“L’Europa deve prendere il suo destino nelle proprie mani”, sentenziò furiosa contro Donald Angela Merkel un mese fa al vertice di Taormina.
Dopo quattro mesi di attesa questo martedì il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha approvato la nomina a nuovo inviato per la crisi in Libia.
L’aggressione politica, diplomatica e mediatica verso il Venezuela ha ormai oltrepassato i limiti dell’ossessione, sostegno di una opposizione inguardabile.
La Sicilia è il centro focale della Intelligence USA non solo per il MUOS, ma anche per quel mega hub di connessioni, cuore di Internet (Sicily Hub).
Il punto di svolta della guerra in Siria sembra arrivato. Due fatti contribuiscono a cambiare la situazione, per alcuni aspetti paradossale.
In Siria, gli USA della “coalizione contro il terrorismo” che dice di combattere l’ISIS, hanno attaccato le forze del siriane mentre combattono l’ISIS.
Di fronte alla deriva estremista dell’ala sionista oltranzista al potere a Washington, l’Europa si trova ad un bivio che deciderà il suo destino.
La scelta di svolgere queste esercitazioni al largo delle coste del Venezuela, è stata da molti osservatori vista come un tentativo di forzare la mano.
C.J.Polychroniou (CJP): Il gabinetto dei ministri del presidente eletto e’ composto da figuri del mondo finanziario e delle corporazioni e da militari.
I leader di entrambi partiti – repubblicani e democratici – stanno negoziando un accordo che prevede nuove sanzioni economiche contro il Cremlino e Iran.
L’uscita degli USA dall’accordo peraltro cambia di poco le cose. Obama aveva disegnato l’accordo in funzione degli interessi delle multinazionali USA.
Il viaggio mediorientale di Trump ormai sembra aver chiuso l’”Operazione Levante arabo” messa in moto durante l’amministrazione Obama.
Il Senato degli Stati Uniti ha votato per far avanzare un disegno di legge che autorizza il presidente a imporre nuove sanzioni contro l’Iran.
Agli Stati Uniti di Trump non interessano accordi cui poi devono attenersi ma tirare avanti per la loro strada, regolare i conti con accordi bilaterali.
Si dice che globalizzazione e apertura ai mercati siano stati per decenni uno dei principali fattori della crescita economica.
I G7 costituiscono da molti decenni dei monumenti all’inutilità ed allo spreco di pubblico denaro, esibizioni del potere fini a se stesse.
Sarà un’altra delle “guerre dimenticate”, lontane dall’opinione pubblica occidentale, pronta ad indignarsi per inezie ma non per le proprie multinazionali.
Un’accelerazione della crisi il cui senso è chiaro: lanciare gli stati petroliferi sunniti alla guerra contro l’avversario principale di Israele, l’Iran.
Nonostante la fine della Guerra Fredda sia stata ritenuta la conclusione della contrapposizione nucleare, la conflittualità missilistica non è terminata.
Rafael Correa in un’intervista a Ryan Dube, del Wall Street Journal, risponde sull’America Latina, sull’ Ecuador e sul Venezuela
L’Istituto Statale “Carlo Gemmellaro” di Catania ospita il Corso di formazione nazionale per insegnanti Le Guerre e i grandi processi migratori...
Questo lavoratore afro-venezuelano, ha commesso il terribile errore di imbattersi in un assembramento di estremisti facinorosi dell'estrema destra razzista.
La cerchia economico-finanziaria transnazionale sta ovviamente al vertice, è il cuore della superclasse mondiale: è il potere del denaro de-regolato.
Avrete letto probabilmente la notizia: “Laura Boldrini alla ricerca di una super-casa nei pressi di Piazza Navona.
L’Unione europea gioca un ruolo chiave nella corsa globale alle terre che minaccia i diritti dei popoli: il land grabbing.
Quanto forte sia il potere degli apparati Usa e delle lobby che manovrano il Congresso, è dimostrato dal fatto che Trump è stato costretto ad allinearsi.
La Cina ha sempre apertamente criticato e messo in guardia la violazione della sovranità statuale in nome della difesa dei diritti individuali.
Nel testo pubblicato qui sotto si parla delle ragioni del finanziamento: "ristabilire la democrazia in Venezuela". E a tal fine, il documento stabilisce che cittadini venezuelani sono stati contattati attraverso le vie diplomatiche
Il copione è sempre uguale. Il pretesto è per entrare a casa d’altri con l’approvazione ipocrita degli esegeti parziali del diritto internazionale.
La visita a Washington del ministro degli Esteri russo ha innescato un furioso attacco contro Donald Trump, col chiaro intento di paralizzarne l’azione.
Un giornalista del Washington Post ha rivelato che la storia dei computer dello Stato islamico che il presidente Donald Trump ha descritto a Lavrov.
Da qualche mese l’esercito degli Stati Uniti sta preparando un’inedita esercitazione militare in Brasile, con il pieno appoggio del presidente Michel Temer.
Con questo lavaggio del cervello, i francesi, convinti che sia fascista battersi per la Francia, hanno votato per i banchieri internazionali e per l’UE.
Perché i neoconservatori spingono verso una guerra nucleare se non ci possono essere vincitori. Se tutti muoiono, a che serve?
La situazione in Venezuela è tesa, molto tesa e basterebbe una scintilla, per esempio l’omicidio di un leader politico, per accendere una guerra civile.