Da Stampa Libera (http://www.stampalibera.com/?p=35334)

Che l’Aids sia una malattia inventata l’ho scoperto da anni ed ho avuto fior di conferme da letture di articoli di scienziati che si sono spinti a promettere 100.mila euro a chiunque potesse dimostrare che il virus dell’AIDS esiste.  Anche il fondatore della  Nuova Medicina Germanica R.H.Hamer, ne ha evidenziato la truffa. E’ una presunta malattia che si definisce Sindrome da immuno deficenza acquisita SIDA (ma per noi colonizzati AIDS in inglese). Sfido chiunque a trovarmi una persona che quando sta per morire abbia ancora un apparato immunologico efficente! Questa dell’AIDS è una bugia planetaria che al popolino può essere data a bere ma ad un capo seppur religioso come il Papa non può sfuggire. Abbiamo già postato altri articoli in merito.

Allora la domanda che ci poniamo è: che sia solo voglia di dire cose scontate, come fa Saviano per capirci, o che sia uno spot ed un augurio per le multinazionali della chimica e l’industria dei farmaci mortiferi?

L.B.

dal Corriere on line: l’esortazione apostolica «africae munus»

Il Papa: «Contro l’Aids cure per tutti»

Benedetto XVI in Benin: «È necessaria l’astinenza»

MILANO – Anche per il Papa la «sfida» per l’Africa è debellare i mali storici del continente. L’Aids, innanzitutto, da affrontare rendendo «accessibili a tutti i trattamenti e le medicine necessarie». Ma anche l’analfabetismo, che in Africa è un «flagello» addirittura paragonabile al virus dell’Hiv. Così come i frequenti e sanguinosi conflitti, dietro i quali si celano gli interessi opachi di «responsabili da punire» ad ogni costo. L’impegno programmatico della Chiesa per far fronte a tutte queste emergenze è racchiuso nella esortazione apostolica «Africae munus», 130 pagine nella edizione italiana siglata in Benin, durante la visita pastorale del Papa.

L’APPELLO PER FERMARE L’AIDS – Benedetto XVI si sofferma in particolare sulla lotta all’Aids che sta falcidiando la popolazione africana: «Occorre trovare soluzioni e rendere accessibili a tutti i trattamenti e le medicine, considerando le situazioni di precarietà», scrive il Pontefice. «La Chiesa – ricorda il testo – sostiene da molto tempo la causa di un trattamento medico di alta qualità e a minore costo per tutte le persone coinvolte». In unione con i vescovi africani, scrive inoltre Ratzinger, «rinnovo il mio sostegno e mi rivolgo a tutte le istituzioni e a tutti i movimenti della Chiesa che operano nel settore della sanità e specialmente dell’Aids: realizzate un lavoro meraviglioso ed importante. Chiedo alle agenzie internazionali di riconoscervi e di aiutarvi nel rispetto della vostra specificità e in spirito di collaborazione. Incoraggio vivamente ancora una volta». Nel testo il Papa tedesco si preoccupa anche delle condizioni difficilissime dei detenuti in molti paesi dell’Africa e chiede che «la dignità umana del carcerato sia rispettata».

BANDIRE LA «PROMISCUITA’» – Ma per il Papa l’Aids non è solo un problema medico. Anzi «è anzitutto etico. Il cambio di comportamento che esso esige – ad esempio: l’astinenza sessuale, il rifiuto della promiscuità sessuale, la fedeltà coniugale – pone in ultima analisi la questione dello sviluppo integrale che richiede un approccio e una risposta globali della Chiesa». Ratzinger torna quindi a battere sul tasto della prevenzione: «Per essere efficace, la prevenzione dell’Aids – si afferma ancora nel documento – deve poggiarsi su un’educazione sessuale fondata essa stessa su un’antropologia ancorata al diritto naturale e illuminata dalla Parola di Dio e dall’insegnamento della Chiesa».

LA DIFESA DELLA VITA – Il nuovo documento papale affronta anche altri temi sensibili, come la difesa della vita. Sull’aborto, in particolare, rileva «una mancanza di chiarezza etica» emersa nel corso degli ultimi incontri internazionali: «L’aborto che consiste nella soppressione di un innocente non nato, è contrario – conferma il documento – alla volontà di Dio, poiché il valore e la dignità della vita umana debbono esser protetti dal concepimento sino alla morte naturale. La Chiesa in Africa e nelle isole vicine deve impegnarsi ad aiutare ed accompagnare le donne e le coppie tentate dall’aborto, e ad esser vicina a quanti ne hanno fatto la triste esperienza, per educarli al rispetto della vita. Essa apprezza il coraggio dei governi che hanno legiferato contro la cultura della morte, della quale l’aborto è espressione drammatica, in favore della cultura della vita».

LE INDICAZIONI DEL PAPA – Tra le indicazioni di Benedetto XVI anche la cura degli anziani: «l’Occidente impari dall’Africa». O la difesa dei giovani dalla «mancanza di formazione, disoccupazione, sfruttamento politico» perché non cadano nella «frustrazione» e possano «prendere in mano il proprio avvenire». E infine dai bambini, minacciati dai «trattamenti intollerabili inflitti a tanti di loro in Africa», tra cui i bimbi soldato, i bimbi vittime di stregoneria, i bimbi schiavizzati sessualmente.

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