di Tino Di Cicco
Fonte: http://www.appelloalpopolo.it/?p=5328
Dalla nomina dei parlamentari a quella dei sindacalisti : il porcellum ha fatto scuola.
Nei Paesi democratici all’italiana l’importante sembra escludere quel popolo che pensa in proprio.
Dal 1° gennaio 2012 non saranno più gli operai ad eleggere i loro rappresentanti, ma i rappresentanti degli operai ( i sindacalisti) verranno nominati dai vertici delle burocrazie sindacali. Ci manca solo che i vertici delle burocrazie sindacali abilitati a trattare con Marchionne vengano nominati direttamente da Marchionne. E allora il capolavoro sarebbe completo.
La democrazia-da-esportazione è l’ideologia che muove la politica dell’Occidente; però nelle fabbriche dove si producono i bombardieri per quelle guerre, la democrazia deve essere sospesa in attesa di tempi migliori; così parlò Marchionne-Fiat.
Certo che i sindacati esclusi ( per adesso Fiom) non avranno vita facile. Ma per quelli inclusi, forse è molto peggio. Una volta c’erano i “sindacati gialli”, ed erano derisi perché ascoltavano solo la “voce del Padrone”. Con Marchionne hanno avuto la loro grande rivincita; adesso sono ammessi solo i sindacati gialli : forse perché il modello cinese ha fatto scuola.
In altri tempi questi comportamenti sono stati chiamati anche dittatura, ma noi possiamo chiamarli : “completamento della libertà”.
Dopo aver subito l’antipasto che ci ha espropriato del diritto di eleggere i nostri rappresentanti in Parlamento, adesso agli operai tocca anche subire l’esproprio del diritto di eleggere i loro rappresentanti in fabbrica. E’ il nuovo che avanza.
Ancora un poco e la nostra società passerà dalle recenti aspirazioni al modello Quality del Giappone, a desiderare gli standard dei diritti degli operai cinesi.
Sembra però che il “buon datore” ( di lavoro) lascerà anche una mancia agli operai che acconsentono.
In altre realtà del mondo l’adesione degli operai agli interessi della fabbrica si conquista con la partecipazione alla gestione della stessa fabbrica ( modello renano ). Negli Stati Uniti i profitti delle società vengono ridistribuiti anche agli operai ( vedasi la Chrysler ); da noi sarebbe troppo. Da noi gli operai non sono all’altezza, pensano Lor-Signori. Anche se quegli operai non-all’altezza, difficilmente sarebbero all’altezza delle Loro bassezze. Da noi gli operai puzzano ancora di “comunismo”; sono immaturi per condividere la gestione di una fabbrica o per condividere gli utili della stessa fabbrica.
Sicuramente i sindacati hanno anche le loro responsabilità nella deriva antisindacale dell’ideologia Marchionne-Fiat, ma i sindacati ( gialli ) che accettano l’esclusione del sindacato più rappresentativo tra i lavoratori, solo per aumentare la loro rendita di posizione; solo per far crescere i dividendi della vergogna, con quale faccia domani verranno nelle piazze o nei salotti ( televisivi) a parlarci di democrazia e di libertà ?