Lunedì 11 Aprile 2011 |
Appena due giorni fa, un Tribunale di El Paso ha assolto Luis Posada Carriles, terrorista confesso e arcinoto, in un processo intentatogli per essere entrato illegalmente in territorio statunitense. Si è trattato di un escamotage per evitare le accuse i terrorismo di cui esistono abbondante prove e per restituirlo alla società assolto da ogni colpa. E’ un fatto davvero scandaloso di cui la nostra stampa –come al solito- non parla. Qui di seguito il comunicato del Ministero degli Affari Esteri cubano, ma vorrei rivolgere un pensiero affettuoso al padre di una delle vittime delle attività illegali di posada Carriles, Giustino Di Celmo, che ha visto morire suo figlio Fabio e da quel giorno reclama giustizia.
Nel pomeriggio dell’8 aprile 2011 si è conclusa la farsa cominciata 13 settimane fa a El Paso, Texas, con l’assoluzione del terrorista Luis Posada Carriles da tutte le imputazioni nel processo per violazione della legge migratoria mosso contro di lui. Per tutti coloro che hanno seguito la tenebrosa traiettoria del terrorista e i suoi vincoli con successivi governi nordamericani, con l’FBI e con la CIA, nella loro guerra sporca contro Cuba, si tratta di una ulteriore dimostrazione dell’appoggio e protezione che storicamente gli hanno offerto le autorità nordamericane. Da quando Posada Carriles è sbarcato in Florida proveniente da Islas Mujeres, in Messico, a bordo dello yatch “Santrina”, come ha suo tempo aveva denunciato Fidel Castro, ha continuato a stare, come lo era sempre stato, sotto la tutela e la protezione del governo degli Stati Uniti. Il processo per aver mentito in materia di migrazione e non per essere un terrorista, è un insulto al popolo di Cuba e alle famiglie a lutto a causa delle azioni di Posada. La vergogna che si è verificata a El Paso è del tutto contradittoria rispetto alla politica antiterrorista che dice di perseguire il Governo degli Stati Uniti e che ha provocato perfino interventi militari in altre nazioni al costo di migliaia di vite. Il governo degli Stati Uniti conosce bene la partecipazione di Posada Carriles al sabotaggio all’aereo di Cubana de Aviación sulle Barbados nel 1976, la campagna di bombe contro istallazioni turistiche cubane nel 1977 e i suoi piani per attentare alla vita del nostro Comandante in Capo a Panama nel 2000, per cui è stato addirittura condannato in quel paese. Il governo di Washington ha in mano tutte le prove dei crimini di Posada e molte di queste prove sono state presentate a El Paso. Dobbiamo vedere se adesso sarà capace di intavolare un nuovo processo contro Posada Carriles per terrorismo o se vorrà procedere alla sua estradizione in Venezuela, come gli è stato chiesto più di cinque anni fa da questo paese, e a cui è obbligato giuridicamente dai trattati internazionali di cui è parte e dalla risoluzione 1373 (2001) del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, promossa dallo stesso governo degli Stati Uniti. Ma il paradosso è che, mentre Posada Carriles viene assolto, cinque combattenti antiterroristi cubani restano ingiustamente in carceri nordamericane per aver cercato informazioni su azioni di terroristi di origine cubana che, come Posada Carriles, passeggiano liberi e impuni per le strade di Miami. Cuba insiste sul fatto che il governo degli Stati Uniti è il principale responsabile di come è andato a finire il processo e lo sfida ad assumere i suoi obblighi nella lotta contro il terrorismo, senza ipocrisie e senza usare due pesi e due misure. La Habana 9 aprile 2011 Latino America |