
Una domanda elementare: cos’è il denaro?
A tal proposito, per comprendere a fondo il problema, dobbiamo porci una domanda elementare:Cos’è il denaro? Il denaro da sempre è uno strumento di misura del valore (come insegnavaAristotele già 2500 anni fa). Quando la moneta era d’oro, lo strumento rappresentava sia l’unità di misura che il valore del materiale impiegato per la sua costruzione (un materiale che, per la sua rarità o per l’utilità del suo impiego, veniva convenzionalmente accettato da tutti) e quindi LA PROPRIETA’. Dall’avvento della moneta nominale le cose sono notevolmente cambiate. Ecco perchè!
Dalla creazione della Banca d’Inghilterra
Dal 1694 (anno di creazione della Banca d’Inghilterra) la moneta pur mantenendo le caratteristiche dell’unità di misura, ha perso via via (fino ad arrivare a Bretton Woods ed ai “capolavori” FED e BCE) tutte le altre. Invece dell’oro vi è un pezzo di carta e al posto della proprietà abbiamo il debito (come insegna il grande professor Giacinto Auriti). Perché ricordiamo LA MONETA viene emessa dalle banche centrali (in mano a privati) solo PRESTANDOLA.
Il Grande Inganno, da Bretton Woods: Popoli Debitori del loro Denaro
Così i popoli sono diventati, inconsapevolmente, i debitori del loro denaro. Oggi con questa trasformazione possiamo affermare che la moneta è diventata un contenitore di riserva di un valore reale di costo nullo. Purtroppo però non tutti sanno che la banca presta solo un contenitore VUOTO. Ricordiamo che dal 15 agosto 1971, il Presidente Americano Nixon dichiarò unilateralmente la fine degli accordi di Bretton Woods. Attraverso quella dichiarazione il dollaro e tutte le altre monete mondiali, non potevano più essere convertite in oro.
La Grande Scoperta del Professor Giacinto Auriti
Questo ha segnato una tappa fondamentale nella comprensione del valore indotto della moneta, scoperto in maniera a dir poco geniale dal Professor Giacinto Auriti. Poiché da quella data il dollaro continua ad avere valore, significa che la moneta ha valore puramente convenzionale e non più creditizio. Ha valore cioè perché viene ACCETTATA da tutti i cittadini partecipanti alla convenzione, quindi per porre fine a questo gioco al massacro che finirà per schiavizzare mediante il debito l’intera umanità – asservendolo al volere ed al potere di una mera élite costituita da una manciata di banchieri – necessita urgentemente che la moneta sia dichiarata DI PROPRIETA’ DEI CITTADINI che compongono la comunità che utilizza quello strumento monetario e ne creano il valore. Se ai cittadini di una comunità, viene quindi preclusa la possibilità di quantificare e conservare, attraverso lo strumento monetario, né il proprio lavoro né i propri prodotti che producono, per i loro scambi commerciali, sono costretti ad utilizzare il baratto. Che significato avrebbe nell’era della tecnologia ritornare al baratto?
Portata politica della scoperta del Valore Indotto
Ma soprattutto, con la scoperta del valore indotto (che certifica di fatto anche la possibilità di creare denaro in quantità sempre sufficiente a soddisfare le esigenze di tutti), quale politico potrebbe permettersi di precludere al popolo, che egli rappresenta, questa possibilità che in questi tempi moderni è diventata un assoluto bisogno? Quale criminale rappresentante politico di una comunità potrebbe arrogarsi il diritto di negare questa esigenza vitale? A queste domande vi è un’unica risposta e cioè: NESSUNO.
Nessun Politico può più permettersi questo orribile lusso!
Nessun politico può arrogarsi il diritto di privare il popolo che egli rappresenta di uno strumento di vitale importanza, che è GRATUITO. Uno strumento che deve rappresentare la quantità in maniera speculare corrispondente ai beni prodotti e producibili. E’ ovvio che sulla base di questo principio, dire che c’è poca moneta in circolazione è un’assurdità che non può essere supportata da nessuna spiegazione logica. Sulla base di questo potrebbe essere realizzata un’unica moneta mondiale DI PROPRIETA’ DEGLI ABITANTI DEL PIANETA TERRA e non più di una cricca parassitaria di bancheri privati. Sarebbe il coronamento di un sogno che sancisca l’affermarsi di una verità ormai inconfutabile e la fine dell’era della MONETA DEBITO. Ma anche la fine di un’epoca: quella della privazione della capacità monetaria ai danni dei popoli, nel nome di un presunto ideale di giustizia… Lo sapeva bene Stalin: il primo in epoca moderna (A.D. 1937) a fare gli interessi di questa famosa cricca massonico-bancaria, privatizzando – per primo – la Banca Centrale Russa (Gosbank) , mentre nel mondo dilagava la favoletta dell’uguaglianza e della lotta di classe, per confondere un pò le ancque, e creare utili contrapposizioni funzionali ai loschi interessi della casta massonico-bancaria al fine di poter rendere credibile il proprio piano di dominio globale. E ciò proprio a partire dal dogma della moneta-debito.
– di Nicola Arena e Sergio Basile –
fonte: www.losai.eu/moneta-debito-iniziamo-lanno-riflettendo-sul-grande-inganno/#
Tratto da: http://www.signoraggio.it