I Governi, se fossero veri dipendenti del popolo, dovrebbero approntare programmi culturali per tutte le fasce di età carenti su materie e discipline importanti come la biologia, la chimica, la matematica e la fisica, tutti in chiave puramente ecologica al fine di tutelare e progettare meglio il governo del territorio.
Se nel corso dei decenni i Governi hanno saputo distruggere l’identità dei popoli e renderli schiavi con obsoleti programmi scolastici, adesso è necessario fare l’opposto e formare i popoli partendo dalla Costituzione e da una rinnovata cultura scientifica e umanistica. Tale processo consentirà di predisporre le basi culturali per un processo di piena occupazione rispetto ai reali bisogni del territorio italiano, che abbisogna di un’agricoltura naturale (sovranità alimentare) ed il recupero architettonico di tutti i piccoli centri introducendo le reti intelligenti (smart grid). E’ ormai noto che la cancellazione degli sprechi energetici nell’edilizia produce un indotto economico molto alto. Mentre le attuali forze politiche parlamentari continuano il processo di distruzione dello Stato democratico per mezzo della religione neoliberista (privatizzazioni, precarizzazione cronica, delocalizzazione industriale etc.), un’altra forza politica, genuinamente popolare, può concorrere per ripensare la società partendo dalle fondamenta: etica e relazioni umane. L‘autosufficienza energetica è tecnicamente possibile, realizzabile in tempi ragionevoli e lo stesso vale per la sovranità alimentare grazie all’agricoltura naturale o sinergica. Le migliori tecnologie mostrano enormi possibilità: dalla mobilità intelligente alla prevenzione primaria in ambito sanitario. L’Italia ha l’opportunità di bonificare tutti i siti inquinati (Taranto, Porto Marghera, Priolo, Terni etc.) trasformando l‘intero territorio in un’oasi ecologica per mezzo dell’innovazione tecnologica e della sostituzione dei motori a combustione con quelli elettrici, si tratta della fine delle emissioni nocive che evita la morte di milioni di persone ed evita la formazione di tante malattie cardiovascolari, ed evita i parti di bambini morti e malformati.
Parallelamente al processo di formazione culturale è doveroso introdurre tutti gli strumenti di democrazia diretta e partecipativa col fine di autogestire gli Enti locali.