di Giovanna Cracco

In merito alle cause e alle soluzioni della crisi economica che sta cambiando il volto delle architetture sociali dei Paesi europei, la propaganda del potere economico-politico ha raggiunto livelli orwelliani.

Una banda di plutocrati siede al Ministero della Verità e una nutrita schiera di giornalisti servili fa da megafono alle menzogne. La materia ben si presta, più di altre, alla manipolazione della realtà: l’economia e la finanza sono ambiti specialistici che le persone comuni poco conoscono. Diventa dunque facile creare una ‘verità’: si formula un postulato – un’affermazione che, pur non essendo né evidente né dimostrata, viene considerata vera e posta come fondamento di una teoria deduttiva che altrimenti risulterebbe incoerente – e tramite l’informazione di palazzo (in Italia tutta la grande informazione) lo si diffonde. Una volta che ha sedimentato nel cervello dei cittadini, la strada per delineare il quadro teorico è tutta discesa.

Un Paese con un elevato rapporto debito pubblico/Pil rischia il fallimento, questo è il postulato. Segue il quadro teorico: i tassi di interesse sui titoli pubblici crescono, perché per investire denaro in un Paese a rischio default il mercato pretende di essere ricompensato con profitti maggiori; dunque, l’unica soluzione per uscire dalla crisi è ridurre il debito pubblico e così riconquistare la fiducia dei mercati.

I dati reali sono, per qualsiasi propaganda, il colpo di vento che fa crollare il castello di carte.

Link: http://www.sinistrainrete.info/crisi-mondiale/2326-giovanna-cracco-europa-menzogne-sul-debito-pubblico.html

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