
E’ ben nota la mia viscerale avversione per gli avidi insipienti che da decenni stanno distruggendo l’Italia stando comodamente seduti e riccamente foraggiati in Parlamento, in particolare per Casini, un soggetto di cui si può dir tutto tranne che sia uno tutto d’un pezzo.
Da arido opportunista senza vergogna, reuccio della “strambata” politica al cui cospetto voltagabbana del calibro di Scilipoti, Razzi, De Gregorio ed altri appaiono dei ridicoli apprendisti di fronte a un’irraggiungibile maestro, ha cambiato spesso alleati a livello comunale, provinciale e regionale ed ha addirittura stretto alle anze a macchia di leopardo, il suo indecente “doppio forno” per garantirsi in ogni caso un pezzo di torta.., e spesso si è alleato su due fronti opposti in due cittadine a pochi chilometri l’una dall’altra.
Ha scarabocchiato e poi difeso a spada tratta il “Porcellum” che ora disprezza, ha votato una trentina di leggi vergogna in favore dei corrotti, si è incenerito entrambi le mani mettendole sul fuoco per Cuffaro, ha un segretario (Cesa) “reo confesso” salvato da una dura condanna da il solito “cavillo”, è lui stesso padrone di un partitino infarcito di condannati indagati e prescritti.. ma ora sbraita invocando “liste pulite” nono stante i nomi che gli girano intorno a fargli da corollario.
Come solo in Italia è possibile, qui da noi il “nuovo” nella politica si fa riciclando senza alcuna vergogna il “vecchio” che però, nientemeno, fa l’immane sforzo di cambiarsi nome e logo. Scommettendo ancora su questo squallido espediente, il Casini, che da trenta anni annaspa tra il 4 ed il 6% cosa che in qualunque altra parte del mondo lo avrebbe fatto precipitare nel dimenticatoio da decenni, con la “geniale” operazio ne “togli il cognome e metti Italia”, è convintissimo di essere lui la massima espressione del “travolgente nuovo” della politica tutta intenta a percorrere la strada del “Nuovo Ordine Mondiale”. Quel “nuovo ordine” fortemente desiderato dall’ottuagenario “boccuccia a tarallo” che dopo oltre sessanta anni di indefessa contribuzione al drammatico disastro italiano, non rendendosi conto di essere giunto al capolinea, un giorno sì e l’altro pure invoca la cessione della “sovranità nazionale”, certo di poter essere ancora a lungo tra i fautori del cambiamento..
A 57 anni, di cui 30 passati comodamente assiso in Parlamento senza aver mai provato a vivere un sol giorno del suo lavoro (nessuno immagina quale potrebbe essere..), dal 1983 ha militato servilmente portan do la borsa a notabili Dc, poi nel Ccd ferreo alleato di Berlusconi, poi ancora nell’Udc acerrimo (per finta) nemico di Berlusconi.. ed oggi, da sedicente alto stratega della politica del nulla, ha furbescamente sciolto l’inquinata e decotta Udc per mimetizzarsi nell’immaginario “Partito della Nazione”.., un coacervo di incarta pecoriti personaggi (Casini, Fini, Rutelli, Montezemolo ecc.) che si propone nientedimeno di formare una grande coalizione, assieme a Bersani e Berlusconi, per continuare a sostenere Monti nell’operazione macelleria sociale con allegato “salvataggio garantito” di Banche, Vaticano e Fondazioni.
Un chiaro esempio della sua capacità di passare da una “ferma posizione” ad altra altrettanto “ferma.. ma agli antipodi”, ci viene offerta dalla feroce avversione che provava nel dicembre 1994 per i governi tecnici che egli, “l’ondivago per eccellenza”, si rifiutò di appoggiare definendo quel governo tecnico (Dini) “la ver sione raffinata, tecnico-universitaria, del ribaltone politico, dunque un gioco scorretto contro il bipolarismo che abbiamo costruito, allo scopo di far dimenticare il voto popolare e negare la parola agli elettori “. Era il 17 gennaio 1995! Quando un anno dopo Dini si candidò con una sua lista nel centrosinistra, Casini tuonò ancora con un “Se c’è una persona inaffidabile è Dini (con cui successivamente è andato lunga mente a braccetto) perché ha fatto un governo tecnico che doveva restare neutrale e invece è diventato un partito”. Era il 24 marzo ’96! Ora, con la sua ridicola percentuale, vorrebbe a tutti i costi imporre una Lista Monti.. zeppa di “ministri tecnici” e sputazza inviperito schizzi di saliva biancastra ed appiccicosa in faccia a chiunque si azzarda a definire incoerenti quei “tecnici” che ormai dichiarano apertamente la loro ambizione a fare i “politici”.
Divenuto presidente della Camera per esagerato ringraziamento berlusconiano per avergli portato in dono i suoi quattro voti, l’intonso Casini (lavorativamente parlando), ha vergognosamente usufruito pure della norma riservata agli onorevoli conviventi “more uxorio” proprio mentre la Camera capeggiata da lui stron cava brutalmente i tentativi di far discutere una legge sulle unioni civili o sul matrimonio gay, cioè eliminare che i parlamentari eterosessuali usufruissero di diritti che non erano estesi a tutti i cittadini mettendo sotto i riflettori la loro ipocrita doppia morale.
Inebriato dal ruolo presidenziale, minacciò pure di far cadere il governo se la tracimante maggioranza di cen tro destra sia alla Camera che al Senato, non avesse immediatamente cambiato la legge elettorale.
Il “Porcellum” lo presentò Calderoli ma sembra che fu scritto sotto dettatura dei consigliori di Casini e dunque fu subito un proporzionale senza preferenze.. con liste bloccate e soprattutto con uno stratosferico premio di maggioranza alla coalizione vincente! Oggi, con ben altri obiettivi personali e di famiglia (Caltagi rone) poiché è noto a tutti che il soggetto antepone sempre i suoi interessi a qualsiasi altra cosa, inveisce pesantemente contro il “Porcellum” e addirittura minaccia di promuovere una raccolta di firme (che raccoglierebbe solo le firme sue e forse della moglie) per reintrodurre le preferenze.. bocciate da lui!
E così se nel 1995 definiva il governo Dini “nemico del bipolarismo che abbiamo costruito”, oggi che sogna la “grande brodaglia ” non vuol sentire parlare di una legge elettorale che costringa i partiti a dichiarare pri ma del voto con chi si alleeranno.. La cosa per lui, massimo esponente delle giravolte opportunistiche, non gli consentirebbe di allearsi, ma solo dopo i risultati definitivi,.. con il vincitore!
Insomma un uomo tutto d’un pezzo.. che dopo aver votato una trentina di leggi vergogna in favore dei corrotti, invece di andarsi a nascondere per l’incancellabile vergogna che rimarrà scolpita negli annali, tutti i santi giorni auspica la legge anticorruzione dichiarando (ancora non ha perso il vizio..) “Riteniamo sia giusto presentare un’offerta politica composta da persone perbene”!
Dichiarazione gravemente indecente, visto che a pronunciarla è il soggetto che portò in Parlamento Totò Cuffaro, Calogero Mannino e Saverio Romano quando erano già imputati per storie di mafia.. e che oggi ad ascoltare i suoi farneticanti soliloqui seggono in prima fila gente come Paolo Cirino Pomicino (due condan ne definitive), Giorgio La Malfa (una condanna), Lorenzo Cesa (reo confesso di una dozzina di tangenti salvato.. per un vizio di forma), Emma Marcegaglia (la cui azienda di famiglia ha patteggiato per corruzione), Passera (indagato per frode fiscale) e alcuni emissari di Italia Futura di Luca Cordero di Montezemolo (condannato in primo grado per abusi edilizi)..
Avrà mica già cambiato idea?
Fonte: http://www.italiachevoglio.com/2012/10/14/il-reuccio-della-strambata/