Calano gli asset in gestione dalle banche private in Europa, negli USA e in Asia
Tornanto i flussi in entrata nei paesi offshore europei, grazie ai più recenti accordi fiscali
In periodi di turbolenze sui mercati finanziari spesso si cerca un rifugio su asset tangibili. Un trend che continua a caratterizzare gli investimenti dei Paperoni di casa nostra, da sempre più propensi a mettere denaro sul real estate piuttosto che negli strumenti del risparmio gestito. E che ora però sembra aver contagiato anche i clienti più danarosi oltre confine.
E’ quanto emerge dall’ultimo rapporto annuale sull’industria di McKinsey & Co,s, anticipato da FTfm, che indica un ritorno di flussi in entrata nei Paesi offshore europei, nonostante la battaglia contro i paradisi fiscali in sede europea negli scorsi anni, grazie anche ai più recenti accordi fiscali tra la Svizzera e paesi quali la Germania, l’Austria gli USA e il Regno Unito.
Stando al rapporto, infatti, nel 2011 le banche private offshore hanno registrato un aumento dei flussi in entrata dell’1%, che seppur modesto rappresenta un segno positivo dopo tre anni di deflussi, portando la performance delle banche private di Lussemburgo, Liechtenstein e Svizzera agli stessi livelli delle banche onshore.
Globalmente, l’industria private ha visto lo scorso anno calare il patrimonio in gestione ancora a livelli molto al di sotto della crisi, anche a causa dello spostamento degli investimenti verso asset tangibili come l’immobiliare. In dettaglio, gli asset in gestione dalle banche private sono calati dell’1% nel Nord America, del 3% in Europa e del 7% in Asia.
In calo anche i profitti in Europa si attestano a 24 punti base degli asset, decisamente al di sotto dei 34 – 37 punti base del 2007, anno precedente la crisi, e in Asia, dove sono crollati a 11 punti base, giù di 14 punti del 2010 e di 35 punti del 2007, mentre i margini resistono in Nord America, dove sono aumentati dai 25 punti base a 28, grazie a una strategia che ha portato gli istituti a concentrarsi sulla clientela più ricca e sulla vendita di prodotti strutturati e fondi hedge.
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