Il telegiallo dei nostri due “fucilieri di Marina” del San Marco, accusati dell’omicidio di due pescatori indiani, agli arresti in India perché sotto processo, e indebitamente trattenuti in Italia al termine della “licenza di voto” dal governo di Roma, si tinge, purtroppo di un colore squallido: il ridicolo.
Non soltanto la decisione di non riconoscere la giurisdizione indiana per il processo era molto discutibile, non soltanto è stato un affronto gratuito all’India trattenere i due “marò” in Italia (loro avevano dato la loro parola d’onore sul rientro) con la scusa di una “giurisdizione italiana” improbabile, ma la calata di braghe del governo Monti (degli eccellentissimi ministri degli Esteri e della Difesa) che, di fronte al “fermo” dell’ambasciatore italiano a Nuova Delhi, si è rimangiato il braccio di ferro, è una beffa e un affronto.
All’onore del popolo italiano, in primis.
Fonte: http://www.rinascita.eu/index.php?action=news&id=19850