Versione ufficiale secondo i media mainstream
La vicenda del Kazakistan sta focalizzando l’attenzione mediatica italiana e non solo. Possibile che si tratti solamente di una questione legata all’immigrazione clandestina, al rimpatrio della famiglia di un dissidente e poche altre beghe politiche all’italiana ? Naturalmente la risposta dipende dal grado di informazione che si va a ricercare.
Non necessariamente il primo livello di verità contrasta con quelli più criptici e nascosti che al pubblico naturalmente sfuggono. Vengono semplicemente ignorati, dalla stragrande maggioranza, per mancanza di strumenti cognitivi per orientarsi in una realtà di specchi e di inganni.
Kazako Mukhtar Abljazov

Mettiamo ordine in questa vicenda iniziando a parlare del dissidente Kazako Mukhtar Abljazov grazie all’articolo di Alessandro Lattanzio:

“(…) il ‘perseguitato politico’ in questione, appunto Mukhtar Abljazov, è sì ben perseguitato in Kazakhstan, Paese da cui è fuggito. Ma è fuggito nel Regno Unito dopo aver sottratto diversi miliardi di dollari della BTA Bank, la banca che aveva contribuito a fondare in Kazakhstan grazie alla privatizzazione di una ex-banca pubblica. In sostanza, Abljazov è l’ennesimo speculatore che ha saccheggiato l’economia di una delle Repubbliche dell’ex-URSS. Ed infatti, per far comprendere chi detta i toni di quest’ennesima storielletta sui ‘diritti umani violati’, ecco Radio Free Europe/Radio Liberty (RFE/RL), la radio gestita dalla CIA e da George Soros, elogiare l’eroica figura di Abljazov, ex-tecnocrate del processo avviato da Nursultan Nazarbaev, presidente del Kazakhstan, per modernizzare la nazione: “Abljazov a gli altri avevano rotto i ranghi, adducendo a motivo il disincanto per la corruzione endemica che prosperava nelle cerchie che si muovevano attorno a Nazarbaev”. Va ricordato che Nazarbaev, una decina di anni fa, espulse tutte le ONG legate agli USA e allo speculatore miliardario statunitense George Soros, da cui l’acrimonia di questi paladini della ‘democracy&liberty’ e dei relativi dipendenti verso Nazarbaev e il Kazakhstan.
Nel novembre 2001, Abljazov e altri suoi colleghi banchieri fondarono la Democratic Choice of Kazakhstan (DCK), movimento di opposizione al governo Nazarbaev. La DCK era composta da boss politici e ricchi affaristi che rivendicavano soprattutto il ‘decentramento del potere politico’, ovvero la balcanizzazione del Kazakhstan. Nel luglio 2002, Abljazov fu dichiarato colpevole di “abuso di potere compiuto in qualità di ministro” (accusa più che fondata, vista la carriera successiva di questo ennesimo eroe di cartone della democracy-export) e condannato a sei anni di prigione. Ovviamente i soliti Parlamento europeo e Amnesty International si mobilitarono, su ordine di Soros, per salvare la quinta colonna statunitense in Kazakhstan. Comunque, il ‘perseguitato politico’ Abljazov, già nel 2003 era a Mosca, e nel periodo 2005-2009 fu il presidente del consiglio di amministrazione della BTA Bank. Insomma, contrariamente a quello che ci raccontano e ci racconteranno le varie agenzie di propaganda atlantiste, Abljazov non è mai stato in carcere; anzi Abljazov avrebbe speso “milioni di dollari per finanziare gruppi di opposizione e mass media indipendenti” in Kazakhstan, secondo un altro agente d’influenza al servizio di Washington, Evgenij Zhovtis, capo del Kazakhstan International Bureau for Human Rights and Rule of Law.
Con Abljazov, i prestiti effettuati dalla BTA Bank dal 2005 al 2009 crebbero rapidamente, ma non altrettanto i depositi bancari, trascinando la banca nell’insolvenza. Tra il 2003 e il 2007, i crediti insoluti della BTA Bank crebbero del 1.100%.
Ci troviamo di fronte alla classica situazione in cui la stampa di regime atlantico-sionista ribalta la realtà omettendo numerosi fatti con l’intento di confondere il popolo per giustificare una propaganda così ferrea nei confronti di Nazarbaev.
Bandiere amicizia Kazakistan-Russia
Continuando sul sentiero della ricerca della verità, ecco che ci imbattiamo nella figura controversa e certamente particolare del Presidente del Kazakistan. Ma che paese è il Kazakistan ? Geopoliticamente come si schiera ? Che importanza ha  nello scacchiere internazionale ?
Grazie alle profonde analisi, sempre ben dettagliate della rivista Eurasia possiamo estrapolare alcuni passaggi che meglio faranno comprendere ai lettori quanto sia strategico questa steppa a cavallo tra l’Asia e l’Europa.

(…)Oggi il Kazakistan sta diventando un punto nodale dello spazio postsovietico. In questo senso, non dovrebbe essere considerato come uno Stato ordinario, che cerca equilibrio tra i “centri di potere” globale, ma come un elemento chiave della grande area multietnica che si espande in tutta l’Eurasia. Anche se la zona è rimasta immutata per secoli – il “corridoio interno” dell’Eurasia, sia che separi sia che unisca le proprie civiltà, dipende dal destino del Kazakistan. Questo ci spinge inevitabilmente a valutare delle questioni geopolitiche. 

(….) Il capo di uno Stato giovane e dinamico ha assistito alla sua realizzazione nel proprio progetto dell’Unione Eurasiatica, in seguito messo in pratica nel modello della Comunità Economica Eurasiatica (EAEC) e dell’Unione Doganale di Russia, Kazakistan e Bielorussia istituita nel 2010. Il progetto dell’Unione Eurasiatica dichiarato ancora a metà degli anni ’90, avrebbe dovuto unire nuovi Stati indipendenti della CSI – Comunità di Stati Indipendenti – entro un comune spazio economico senza rinunciare alla propria sovranità politica. Poco dopo, N. Nazarbayev ripeté la propria offerta con un nuovo intento, proponendo la creazione della Comunità Economica EurasiaticaCome dimostrato dall’esperienza, questo progetto ha una fondamentale base politica, storica e culturale come risultato della particolarità del Kazakistan in veste di potenza eurasiatica.
L’ideologia dell’eurasiatismo è stata ufficialmente riconosciuta in Kazakistan e una delle università principali del Kazakistan stesso è l’Università Nazionale Eurasiatica di Astana, che prende il nome dal famoso ideologo dell’eurasiatismo Lev Gumilev. In generale, possiamo distinguere le seguenti caratteristiche di base del “concetto eurasiatico” secondo il Presidente Nursultan Nazarbayev. Nell’opinione dell’autore, essi consistono in una salda disciplina con i seguenti principi:
  • 1) Carattere realistico, assenza del “primato dell’ideologia”;
  • 2) Tendenza a connettere fermamente l’idea di “integrazione eurasiatica” nello spazio post-sovietico con gli scopi e gli obiettivi della modernizzazione;
  • 3) Attenzione alla priorità degli interessi della Repubblica del Kazakistan come Stato sovrano indipendente;
  • 4) Critica realistica dello stato attuale dello “spazio post-sovietico” e principali tendenze del suo sviluppo.
  • 5) Revisione delle prospettive di “integrazione eurasiatica” nel contesto di una strategia multi direzionale adottata dal governo kazako.
  • 6) Propensione a uno stretto coordinamento dell’integrazione economica e politica.
  • 7) Consultare non solo gli interessi kazaki e russi all’interno del “Progetto d’Integrazione”, ma anche gli interessi degli Stati dell’Asia Centrale. [4]
Quali fattori garantiscono il successo della posizione geopolitica del Kazakistan? In primo luogo, come hanno notato degli esperti kazaki, il Kazakistan rappresentato dal leader Nursultan Nazarbayev ha una forte volontà politica. In secondo luogo, dopo anni d’indipendenza, il Kazakistan ha sostanzialmente attuato la propria volontà nei particolari progetti economici, sociali, politici e umanitari della modernizzazione. Terzo, la Repubblica del Kazakistan è l’erede di una cultura nomade centenaria, le cui ardenti inclinazioni hanno fortemente influenzato la formazione del mondo globale sin dai tempi antichi. Oggi questo ardore si è realizzato nella proposta di un numero di iniziative miranti a comprenderne il significato e l’essenza insiti nella struttura della dottrina eurasiatica contemporanea.
È stato il Presidente Nazarbayev ad aver costantemente rafforzato per il Kazakistan lo status di Paese leader della regione dell’Asia Centrale; sembra che egli voglia sostanzialmente estrarre i principi eurasiatici interpretati in chiave moderna senza conferme in ambito politico o economico. Nursultan Nazarbayev è anche promotore di iniziative culturali e civili (Il Mondo e il forum delle religioni tradizionali) nella crisi del mondo contemporaneo e sta provando a rafforzare il dialogo tra Paesi, civiltà e continenti. Il Kazakistan, un membro delle più importanti istituzioni dello spazio post-sovietico (CSTO – Organizzazione del Trattato di Sicurezza Collettiva, EurAsEC – Comunità Economica Eurasiatica, Unione Doganale) e delle organizzazioni internazionali (Organizzazione della Cooperazione Islamica), con una cooperazione in espansione verso i Paesi d’Europa all’interno dell’OSCE (Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa), può ricoprire un ruolo molto importante nell’instaurazione e nella realizzazione delle alleanze multilaterali.
(…)Tutti questi successi e questi sforzi non possono passare inosservati agli occhi dei leader dei Paesi occidentali e orientali. In un simile contesto, non deve stupire che per molti anni diversi Stati, rappresentanti quei “mondi” culturali civilizzati, abbiano cercato di allearsi con il Kazakistan, visto come un promettente partner economico e un attore politico chiave nella complessa e poco prevedibile regione dell’Asia Centrale(…).
(…)Così, oggi ci sono tutte le necessarie fondamenta per dirigenti, élites e popoli della Russia, del Kazakistan e della Bielorussia per compiere un nuovo, decisivo e qualitativo passo verso “l’integrazione eurasiatica” – l’orientamento voluto nei primi anni ’90 dalla guida nazionale, il Presidente del Kazakistan Nursultan Nazarbayev, il quale ha aggiornato l’ideologia dell’eurasiatismo e se ne è ricoperto con un significato moderno e concreto.
Il quadro generale inizia a delinearsi in maniera preponderante e se avete letto l’articolo fino a questo punto, avrete già capito di fronte a quale mistificazione dei fatti ci troviamo, grazie alla propaganda dei media main-stream. Siamo di fronte ad uno scontro geopolitico tra due fazioni che oramai da tempo si danno battaglia. Dobbiamo iniziare a considerarci all’interno di un conflitto globale, sia in chiave bellica, sia in chiave economica.
In tal senso è molto comodo riassumere come sono potenzialmente suddivisi gli schieramenti mondiali in questo momento. Da una parte i BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa) assieme alle componenti sciite del medioriente come IranSiriaLibano e a quasi tutto il continente Sud Americano oltre a molti stati ex URSS che si sono riavvicinati alla componente Russa, quale appunto il Kazakistan e molti paesi Asiatici che sono finiti sotto l’influenza Cinese.
Dall’altra parte abbiamo la NATO (UE, USA, Canada, Giappone, Australia), Israele, Turchia e gli emirati arabi. Ovvero l’occidente così come è conosciuto.
Tornando alla questione Kazaka, teniamo a mente quanto scritto sopra. Un quadro del genere ci fa comprendere la complessità di tali avvenimenti (l’espulsione di Shabalala e di sua figlia) , paradossalmente semplificatati e resi digeribili al grande pubblico  occidentale con menzogne, propaganda e falsificazione della realtà. Eppure fino a qua non abbiamo nulla di cui stupirci, se c’è una guerra non convenzionale in atto da anni, è normale che vivendo nel blocco avverso a quello Russo-Cinese, noi cittadini subiamo la propaganda occidentale. Però in questa vicenda emerge un’ulteriore chiave di lettura che sposta più in alto il piano del conflitto tra paesi allineati e non allineati.

Di seguito un’interessante analisi di Neovitruvian sulla Capitale del Kazakistan Astana, sul presidente Kazako e sulle simbologie massoniche che permeano il paese.

Astana è la prima capitale realizzata nel 21° secolo e rappresenta perfettamente gli ideali dell’elite. L’idea per tale progetto è scaturita dalla mente di un uomo: Nursultan Nazarbayev, presidente del Kazakistan. La città venne costruita da zero in una zona remota e deserta delle steppe asiatiche. Il risultato è sorprendente: una capitale occulta e futuristica, la quale abbraccia i principi del Nuovo Ordine Mondiale, celebrando allo stesso tempo la più antica religione che l’uomo conosca: il culto solare. La città è ancora un enorme cantiere, ma gli edifici già completi riassumono la visione occulta di Nazarbayev.


LA PIRAMIDE DELLA PACE

Concepito dall’architetto più prolifico della Gran Bretagna, Lord Norman Forster, questa piramide gigante è una presenza alquanto strana nel mezzo delle steppe asiatiche. L’edificio è dedicato alla “rinuncia della violenza” e al “riunire le religioni del mondo”. Norman Foster disse che l’edificio non ha simboli religiosi riconoscibili per consentire il ricongiungimento armonioso delle confessioni. In realtà, la piramide è un tempio per la vera religione degli occultisti: il culto solareUn viaggio all’interno di questo edificio immerge il visitatore nel simbolismo. Rappresenta infatti il percorso verso l’illuminazione. Iniziamo il nostro tour.

LA FORMA PIRAMIDALE
“Gli iniziati accettato la forma piramidale come il simbolo ideale sia della dottrina segreta che delle istituzioni le quali ne diffondono i principi”-Manly P. Hall, Insegnamenti Segreti di tutte le età
Novus Ordo Seclorum = Nuovo Ordine delle epoche
Come Manly P. Hall ha dichiarato, la piramide è il simbolo supremo che rappresenta i misteri delle antiche civiltà. Sublime nella sua semplicità, divina nelle sue proporzioni, ella incarna sia la conoscenza divina posseduta dagli illuminati sia disorientamento delle masse. L’elite odierna, iniziata all’occulto, è l’erede di questa antica saggezza e utilizza la piramide come simbolo di potere nel mondo moderno. La cuspide fluttuante/mancante rappresenta il principio divino presente nell’universo e in ogni essere umano. Un altro significato simbolico attribuito al vertice mancante è il carattere incompiuto del Nuovo Ordine Mondiale. Si dice che la cuspide della Grande Piramide sarà reintegrata quando questo antico progetto diverrà realtà. Qui sotto possiamo vedere altre piramidi in vari luoghi della Terra, che rappresentano il potere elitario.
Memphis Arena
Luxor Hotel, Las Vegas
Raffles Hotel, Dubai
IL TEATRO DELL’OPERA (PIANO TERRA)
Quando si entra nella piramide, l’interno è buio e cavernoso. Il piano nel seminterrato ospita il teatro dell’Opera di Astana, dove la massa ignara viene intrattenuta.
Il teatro dell’opera
Nonostante l’oscurità, un’enorme immagine del sole occupa quasi tutto il soffitto.
LA SEZIONE INTERMEDIA 
Attorno alla tavola solare
Proprio sopra il teatro dell’opera vi è lo spazio centrale della piramide. Esso viene utilizzato come una sala riunioni per i convegni tra i leader religiosi del mondo. Vediamo velocemente il simbolismo qui presente. Abbiamo i leader religiosi di tutto il mondo seduti intorno ad un’enorme rappresentazione solare, mentre cercano di conciliare le loro differenze per la Nuova Era. Il simbolismo è evidente: tutte queste teologie sono semplicemente la conseguenza dell’oggetto originale di culto: il sole.
Questo spazio è molto più luminoso del teatro dell’opera, in quanto rappresenta il progresso verso l’illuminazione. L’immagine del sole al centro della tavola rotonda è esattamente sopra al “sole” del teatro dell’opera. In questo modo, mentre il popolo in generale viene intrattenuto nel buio del mondo materiale, gli illuminati, seduti proprio sopra di loro, cercano di raggiungere la divinità.
 

Se andate a leggere altri articoli su questo sito, potrete conoscere gli obiettivi del Nuovo Ordine Mondiale. Tra essi vi è la sostituzione di tutte le religioni con una forma di neo-paganesimo. Servono a questo gli incontri svolti in questo edificio. La città di Astana è veramente una città del Nuovo Ordine Mondiale.

L’APICE
L’apice è letteralmente celeste. E’ rotondo, completamente finestrato e inondato dalla luce. Nelle finestre sono incorporate immagini di colombe bianche, che rappresentano la pace, ovvero l’unificazione dei governi e delle religioni del mondo nel Nuovo Ordine Mondiale. L’apice è la rappresentazione finale del raggiungimento dell’illuminazione.
Guardate il soffitto del vertice:

La divinità solare splende sopra l’illuminato.
Le sezioni della piramide (l’oscuro teatro dell’opera, la sala conferenze e l’apice “divino”) incarnano la visione pitagorica del mondo. Gli insegnamenti di Pitagora sono accuratamente studiati nelle moderne società occulte.
 
Pitagora divise l’universo in tre parti, che chiamò il mondo supremo, il mondo superiore e il mondo inferiore. Il più alto, o mondo supremo, è un’essenza spirituale sottile, inter penetrativa la quale pervade tutte le cose ed è dunque il vero piano della Divinità Suprema, in quanto essa è onnipresente, onnipotente e onnisciente. Entrambi i mondi inferiori esisto all’interno della natura di questa sfera suprema.
Il Mondo Superiore era la casa degli immortali. Fu anche la dimora degli archetipi; la loro natura non è in alcun modo parte della materialità, tuttavia proiettando le loro ombre (nel mondo inferiore), potevano essere riconoscibili. Il terzo, o mondo inferiore, è la dimora di quelle creature che prendono parte alla sostanza materiale. Questa sfera è dunque il luogo dove risiedono, temporaneamente, l’uomo e i regni inferiori, i quali sono in grado di superarla tramite la ragione e la filosofia. -Ibid

Le tre sezioni della piramide

In altre parole, questa piramide, è molto più che un’attrazione turistica, è una rappresentazione della filosofia degli iniziati. Come Dan Cruikshanks ha detto nel suo piuttosto criptico documentario, si tratta di una “rappresentazione del potere che verrà” 

BAYTEREK
Progettato dal noto architetto britannico Sir Norman Foster, il monumento è destinato a incarnare un racconto popolare riguardo un mitico albero della vita e un uccello magico della felicità. L’uccello, chiamato Samruk, aveva deposto il suo uovo nella fessura tra due rami di un albero di pioppo. L’uovo – il globo d’oro nella parte superiore del monumento – rappresenta, ancora una volta, il Sole, la Divinità Suprema.
Questo “albero della vita”, rappresenta il canale attraverso il quale gli spiriti lasciano il mondo materiale e si uniscono al mondo divino. Questo concetto è ricorrente nella maggior parte (se non in tutte) le società esoteriche.
ALL’INTERNO DEL GLOBO DORATO
UNA DEDICA AL FILM ATTO DI FORZA
I visitatori possono andare in cima alla torre e avere una splendida vista della città. Si possono trovare anche stani oggetti.

All’interno del globo troviamo questo oggetto enigmatico. E’ un triangolo d’oro con un’impronta del presidente Nazarbayev. Perché? Onestamente non lo so. Tutto quello che posso dire è che sembra uscita del film Atto di Forza.
COMPOSIZIONE BATA

Si tratta di un globo firmato dai rappresentanti di diciassette confessioni religiose. Sì, ancora una volta, ci troviamo di fronte al concetto di unificare le religioni in un Nuovo Ordine Mondiale.

COLONNE MASSONICHE
Due pilastri assieme ad uno centrale in lontananza. Potrebbe trattarsi di simbolismo massonico?

Sì, i due pilastri d’oro rappresentano i due pilastri della Massoneria di nome Jachin e Boaz. Non voglio entrare nel merito sul simbolismo di questi pilastri (tra l’altro analizzati in diversi articoli), tuttavia si può supporre che Nazarbayev sia un massone.

PALAZZO PRESIDENZIALE
Situato in una posizione dominante, il Palazzo Presidenziale si trova alla fine di un percorso cerimoniale che parte dalla torre Bayterek. Una grande cupola si trova sulla cima del palazzo, in rappresentanza del principio femminile, in contrasto con la torre fallica di Bayterek – il principio maschile. Questo layout è presente in quasi tutte le città importanti, tra cui Washington DC e Parigi.

IL KHAN SHATYRY ENTERTAINMENT CENTER (IL TENDONE PIU’ GRANDE DEL MONDO)

Quest’opera incompiuta è concepita, ancora una volta, da Sir Norman Foster (che fondamentalmente ha progettato tutta la città). Sotto la tenda, c’è una superficie più grande di 10 stadi di calcio, che sarà adibita a parco urbano, con negozi e luogi di intrattenimento con piazze e strade, un fiume, un centro commerciale, un minigolf e una spiaggia. La struttura è fatta per assomigliare ad un tabernacolo, alla pari del Tempio di Salomone. Questi luoghi di culto, composti da tende, venivano utilizzati dagli ebrei durante i tempi biblici. Gli iniziati attribuiscono a questi antichi insediamenti un significato esoterico.

PROSSIMAMENTE AD ASTANA

Astana è ancora in costruzione, tuttavia, in cantiere, ci sono alcuni progetti davvero sorprendenti. Eccone alcuni.

MERCATI CENTRALI
Progettati dal buon vecchio Norman Foster.
CRAZY TOWER (Non è il nome ufficiale)
 
STADIO “OCCHIO CHE TUTTO VEDE” (Non è il nome ufficiale)
Come ci ha spiegato molto bene Neovitruvian,  Nazarbayev è quasi certamente un appartenente alla massoneria. Di quale ordine e tipo non lo possiamo sapere, ma una cosa è certa: quando si costruisce una città del genere, divenuta poi capitale, non si può parlare di coincidenze o di casualità architettoniche. Siamo di fronte alla celebrazione dell’occulto o più semplicemente del culto massonico o del sistema massonico che governa il mondo. Ricollegando questa vicenda con il fatto iniziale di Shalabayeva non possiamo soprassedere sui dettagli degli eventi che hanno portato al suo rimpatrio. Poniamo alcuni punti fissi:
  • Il governo Kazako ha fatto pressione con i suoi diplomatici sulla polizia Italiana.
  • La Polizia Italiana di fatto aveva una situazione di vuoto di potere durante quei giorni di Maggio.
  • Alcuni agenti dei servizi Kazaki erano a Roma e sorvegliavano la casa di Shalabayeva.
La domanda quindi risulta molto semplice ed immediata: Come ha fatto l’ambasciatore Kazako ad imporsi sulle autorità Italiane ? Le ipotesi sono tre:
  1. Alfano Sapeva di questa vicenda e ha autorizzato lui il rimpatrio della moglie e figlia del ricercato internazionale.
  2. Alfano non sapeva niente, i vertici della polizia hanno agito in segreto e alle sue spalle senza copertura politica.
  3. Alfano non sapeva niente, i vertici della polizia hanno agito in segreto e alle sue spalle con copertura politica parziale (PD?).
Ognuna di queste affermazioni merita delle riflessioni. Per individuare quale possa corrispondere maggiormente allo svolgersi dei fatti, andremo per esclusione considerando come fattori determinanti il ‘Cui Prodest’ e la probabilità, dato il contesto nazionale e mondiale, che si siano effettivamente svolti in quella maniera.
Alfano Sapeva.
Questa per quanto mi riguarda è la meno probabile, naturalmente per un motivo molto semplice: chiudere un occhio su una vicenda del genere non porta a lui alcun vantaggio politico. Anzi, rischia palesemente di bruciare una carica importante e di essere assimilato dal partito in caso di elezioni immediate. La sua figura istituzionale è stata seriamente danneggiata, pur ritenendosi all’oscuro di tutto, figuriamoci con il suo consenso.
Alfano non sapeva e i vertici hanno agito in combutta con altri partiti politici.
Ipotesi da non trascurare. Il vantaggio sarebbe multiplo: indebolire Alfano, indebolire il PDL e porre le basi per elezioni anticipate. In questo caso è possibile che una componente renziana del PD si sia saldata con il PDL (i falchi) per tendere una trappola ad Alfano, fare un favore ad un amico di Berlusconi ed indebolire l’esecutivo. Risulta però molto improbabile che i migliori amici del sionismo-atlantico abbiano potuto (attenzione, potuto non voluto) aiutare così direttamente un paese non allineato e nemico dell’occidente americanizzato. Probabilmente, analizzando la vicenda solo dal punto di vista Italico, questa ipotesi risulta la più convincente, ma se osserviamo il quadro mondiale, è certamente improbabile per non dire inverosimile.
Alfano non sapeva e i vertici della polizia hanno agito in segreto senza copertura politica.
Decisamente l’ipotesi più probabile. I legami massonici tra Nazarbayev e Berlusconi [Entrambi sembrano poi mostrare una certa passione per l’esoterismo, nonostante, ancora una volta, l’allievo non riesca a superare il maestro: il mausoleo di Villa San Martino od i legami massonici del Cavaliere appaiono ben poca cosa di fronte al trionfo esoterico dell’architettura della capitale kazaka, Astana.] sono il fulcro trainante di tutta questa vicenda. Eppure come sempre accade in dinamiche così complicate, le convergenze di interessi fanno si che più persone abbiano un ‘Cui Prodest’ nell’accentuare ulteriormente le tensioni sul caso. Ragionando sulla catena di comando si intuisce subito che solo legami massonici possono impartire ordini dall’ambasciatore del Kazakistan ai vertici della polizia Italiana. Solo grazie ad un’adeguata copertura politica [non ufficiale], sarebbe possibile portare a termine un’operazione di polizia e dei servizi segreti italiani (erano presenti da settimane agenti Kazaki a Roma, quindi i nostri Servizi erano certamente informati di ciò che stava succedendo) così evidente. Ricordiamoci della P2 e di coloro i quali ne facevano parte (Vertici della polizia, dei servizi segreti, carabinieri, magistratura, politici, imprenditori, etc).
Eppure c’è ancora qualcosa che non torna, ovvero la componente interna puramente Italiana. Se risulta facile immaginare che un sistema massonico favorisca i propri adepti (in questo caso, il rientro della famiglia di un criminale finanziato dagli USA-UE-UK), meno scontato appaiono i danni prodotti sulla politica del nostro paese. Eppure anche in questo caso, c’è una spiegazione. Sembra essere sempre più evidente il tentativo di abbattere l’esecutivo al governo, con ogni mezzo. L’aver saldato la componente Renziana (che chiede indirettamente le dimissioni di Alfano) con quella Berlusconiana (da sempre contraria alle primarie, quindi ad Alfano e alle colombe del partito) ha prodotto un fuoco incrociato che finirà, forse, per disarcionare il governo Letta (leggersi Bilderberg, Aspen e Trilateral). E’ questo l’obbiettivo della vicenda Shalabayeva che unisce la componente Massonica del nostro Stato (Vertici della polizia, Magistrati, Servizi Segreti), che ha eseguito materialmente il rimpatrio, con la componente politica sovranazionale (indebolire l’esecutivo di governo è alla base dei paesi Non-Allineati) e quella nazionale (Renziani-Berlusconiani).
Il motivo, anche in questo caso, è semplice: Interessi comuni (Renzi e Berlusconi hanno tutto da guadagnarci politicamente a liberarsi di Alfano e Letta), Ordini Massonici (i legami Berlusconi-Nazarbayev) ed interessi geopolitici (il perenne scontro tra paesi Allineati e Non allineati).
La vicenda del dissidente si inserisce nel pieno della lotta tra le super potenze mondiali. Ma come sempre avviene è la massoneria a livello planetario a determinare gli equilibri da perseguire. In questo caso lo scopo è multiplo e certamente fautore di una maggiore cooperazione tra Italia e Kazakistan. Ovviamente non ci siamo dimenticati dell’aspetto economico, anche se in questo caso non è il punto focale. Al contrario invece è sempre bene  ricordare come una politica Italica, ai tempi di Berlusconi, molto poco Atlantica abbia causato non pochi problemi sia al Cavaliere, sia agli interessi geostrategici del bel paese. Da Gheddafi, passando per Putin, Lukashenko e naturalmente Nazarbayev. Osserviamo qua di seguito:
“Al cospetto del Presidente Nursultan Nazarbayev e del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, sono stati sottoscritti cinque accordi bilaterali di natura interstatale e intergovernativa nonché quattro documenti commerciali tra imprese kazake e grandi gruppi italiani, come Eni e Finmeccanica”, dichiarava l’ambasciatore in Italia Almaz Khamzayev in un’intervista del luglio 2011. In effetti l’anno prima, a novembre, si tenne un business-forum “Kazakhstan-Italia” che produsse 12 accordi commerciali dal valore di diverse decine di miliardi. Nella stessa intervista l’ambasciatore spiega che questi 12 accordi sono nulla di fronte alla firma del trattato di partenariato strategico.
Fra la Repubblica del Kazakhstan e l’Italia c’è infatti un accordo di “profonda” amicizia che comprende tutti i settori economici. E non solo, assieme i due Paesi devono affrontare pure strategie comuni di business. Senza nulla tralasciare.
In conclusione possiamo affermare che dato l’attuale sistema massonico in cui viviamo, l’obbiettivo dei media è quello di confondere le acque, far apparire i fatti in maniera distorta e manipolare le menti il più possibile. La disarticolazione delle capacità cognitive degli individui, la totale sottomissione ad un pensiero unico è il modo migliore per creare un popolo ignorante ed inconsapevole. A pensarci bene, visto il mondo che ci circonda, senza un inganno costante dei popoli, ma soprattutto senza un totale ribaltamento dei fatti un caso come quello Kazako sarebbe stato impossibile da realizzare.
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