Maria Rita D’Orsogna
Dopo l’Emilia toccherà al Veneto!
Le trivelle texane hanno già le autorizzazioni in mano per le prospezioni. Le popolazioni sono all’oscuro di tutto. Il pericolo incombe ed i politici si guardano bene dall’affrontare l’argomento, come sempre. (Ndr)
Betta contro la Aleanna Resources dal sito http://dorsogna.blogspot.itQuello che segue e’ uno scambio di email fra Elisabetta Sala, una Cittadina coraggiosa e combattiva di Fabbrico, in provincia di Reggio Emilia, nella zona del terremoto di Maggio 2012 e Stefania Bruni, una rappresentante della Aleanna Resources che cercava di tranquillizzare tutti con la solita sciorina del “sono solo esplorazioni” e noi portiamo lavoro, soldi, felicita’ a tutti.
La pubblico perche’ e’ bella e perche’ la Aleanna e compari devono sapere che qui non prendono in giro nessuno, e che nessuno ce li vuole qui, ad insistere con il trivellare una zona sismica, e gia’ bucata a piu’ non posso.
Della Aleanna Resources abbiamo parlato tante volte su questo blog. Ad esempio qui, qui, e qui.
L’indirizzo email – pubblico – della dottoressa Stefania Bruni e’ sbruni@aleannaresources.com. Notare che i petrolieri hanno bisogno di una “specialista” nella comunicazione e nei contatti con la stampa, ovviamente per ripulirsi la coscienza.
Ecco una cosa carina, sommergere questa Bruni di email di contrarieta’, e non perche’ ce l’abbiamo con lei, che e’ solo una semplice impiegata, ma se non altro per dare il messaggio ai capi di Roma, Dallas o dovunque essi siano che VERAMENTE NON CE LI VOGLIAMO QUI:
Ecco allora cosa dice Betta alla Aleanna Resources:
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Buongiorno dottoressa Bruni
vi ringraziamo per la solidarieta’ dimostrata pubblicamente per noi popolazioni colpite dal recente terremoto.
Ma terremoto a parte, che ci volete fare con i permessi esplorativi proprio su casa mia ? O di fianco a casa mia perche’ non e’ che Novellara, Reggiolo o Rolo sian lontani…. E comunque non e’ nemmeno piu’ questo il principio.
Lo sapete che adiacente a noi c’e’ gia’ operativa la concessione Mirandola da oltre 30 anni – vero?
Alcuni di noi, come la sottoscritta, hanno anche amici, parenti o conoscenti che lavorano presso i pozzi esistenti.
Percio’ noi emiliani siamo informati sulle tecniche esplorative e su come funzionano le estrazioni di idrocarburi nel sottosuolo.
Voi avete eliminato il video delle perforazioni, ma i vostri colleghi di Po Valley hanno interessanti Brochure…
La ricerca di idrocarburi viene effettuata con tecniche conosciute benissimo dal pubblico, ormai anche da quello di bassa o media cultura.
Percio’ bando alle chiacchiere signori.
Come abitante del comune di Fabbrico RE, come cittadina emiliana, sono contraria a qualsiasi attività esplorativa nel sottosuolo che possa danneggiare fauna e flora locale.
Abbiamo oasi faunistiche. Zone di riserva.
Siamo in tanti ad essere contrari ai vostri interventi, a quelli di Po Valley, Terracon, Edison.
Siamo in tanti sopra e sotto Reggio Emilia. Chi ignora verrà informato.
Io mi metto di traverso.
Nella mia zona non bucherete un cm.
Deferenti ossequi.
Elisabetta Sala abitante di Fabbrico RE
Saturday, July 14, 2012
Sacramento boccia i pozzi di stoccaggio del gas
E cosi mentre in Italia si copiano solo le cose sciocche degli americani, le cose buone passano in sordina.
Il nome “Florin gas field” forse non dice molto in Italia, ma per circa cinque anni e’ stato un piccolo di campo di battaglia fra cittadini e petrolieri.
Questo campo di gas – Florin – e’ in realta’ esausto dal 1987, avendo finito il suo ciclo produttivo.
Venti anni dopo, nel 2007, una ditta dal nome Sacramento Natural Gas Storage ha avuto la brillante idea di usare i pozzi dismessi per farci un centro di stocccaggio.
Pompo dentro d’estate, estraggo d’inverno, e poi conto i soldi.
Esattamente come si vuol fare a Rivara, a San Martino sulla Marrucina, a San Benedetto del Tronto, a Porto Sant’Elpidio.
Il giorno 12 Luglio 2012, dopo 5 anni di battaglie, il progetto e’ stato definitivamente bocciato dalla PUC dello stato della California, per 3 a 2. La PUC e’ la Public Utilities Commission che decide sul’utilita’ delle opere pubbliche e di atto impatto e il cui direttivo e’ costituito da 5 membri votanti.
Ora, se abbiamo paura del gas naturale, cosa fara’ lo stato per i prossimi 20 anni. E’ il ponte verso l’energia rinnovabile. Se ti fermi qui, e’ dura per l’economia e per tutto il movimento di energia verde Ma non gli hanno creduto, ne residenti, ne la maggioranza dei membri della commisione, appunto perche’ i rischi non valgono i benefici.Nel 2010 infatti a San Bruno, vicino a San Fransisco e’ scoppiata una tubatura di gas, causando la morte di otto persone.Mark Ferron, anche lui membro votante della PUC:While the project no doubt would provide added flexibility and reliability for natural gas, it is clearly not essential.
Anche se il progetto avrebbe portato flessibilita’ e certezze per il gas naturale, e’ chiaramente non essenziale.Interessante l’opinione di Catherine Sandoval, ultimo membro che ha votato no al progetto. Lei e’ originaria di Montebello, CA dove c’era un vecchio campo di gas trasformato – nel 1956 – in un sito di stoccaggio del gas. La Sandoval ricorda che il sito ha avuto numerose perdite nel corso degli anni, che l’area scelta a Sacramento e’ intensamente popolata e anche qui, che per questo il gioco non vale la candela.Il rapporto finale della PUC e’ che…not building the project is the “environmentally superior” alternative. The project poses “significant and unavoidable” impacts including the potential for gas leaks and groundwater contamination.
…non costruire il progetto e’ l’altermativa “superiore dal punto di vista ambientale”. Il progetto pone degli impatti “significativi e inevetabili” fra cui il potenziale di perdite di gas e di contaminazione delle falde acquifere.
E poi si aggiunge
The proposed project is not considered environmentally preferable due to the potential consequences of release of natural gas within an area containing a substantial population.
Il progetto proposto non e’ considerato preferibile dal punto di vista ambientale a causa del poteniale rilascio di gas naturale in un area che continene popolazione elevata.
Gas migration could result in groundwater impacts, health effects and potentially flash fires or explosions.
Le migrazioni di gas potrebbero risultare in impatti alle falde acquifere, danni alla salute e potenziali esplosioni di incendi.
E in Italia?
Dobbiamo aspettare anche noi una nuova catastrofe a San Martino sulla Marrucina, a Porto Sant’Elpidio, a San Benedetto del Tronto a Rivara, dove vogliono stoccare gas in zone densamente abitate, prone a terremoti e subisdenza per decidere che e’ forse non e’ utile a nessuno continuare a insultare madre natura per speculazioni di dubbia utilita’?