Must read di Ambrose Evans Pritchard del Telegraph, che sfida i vigilantes contro la stampa di moneta affermando che l’austerità è un nonsense e una sentenza di morte per l’eurozona.
Questo farà infuriare molti lettori – in particolare i vigilantes “austriaci” di internet – ma devo dirlo.
C’è l’idea quasi universale che la crisi dell’Europa possa essere risolta solo dai governi e dalla politica fiscale, con differenti vedute sul corretto dosaggio dell’austerità.
Mi permetto di dissentire. Questa è una crisi monetaria, causata da una banca centrale insipida che ha interrotto una fragile ripresa aumentando i tassi all’inizio di quest’anno, ha portato al collasso l’offerta di moneta nell’Europa meridionale, e ha causato una recessione completamente inutile – e profonda, a giudicare dal crollo nei nuovi ordini delle PMI manifatturiere a novembre.
Inutile dirlo, la drastica austerità fiscale sta peggiorando di molto le cose. Non si può spingere i due terzi della zona euro in una contrazione fiscale e monetaria sincronizzata, senza conseguenze.
Sopra l’ultimo grafico sugli aggregati monetari Italiani dalla Banca d’Italia.
L’economia dell’eurozona è nell’imminente pericolo di urtare contro la deflazione, abbattere l’intero edificio ad incastro del debito sovrano e gli istituti di credito in difficoltà. E teniamo a mente che l’interconnessione del sistema bancario Europeo – tra cui Regno Unito, Svizzera, e paesi Scandinavi – è di 31 miliardi di €. Roba grossa.
Questa crisi può essere fermata molto facilmente dalla politica monetaria, che operi tramite la vecchia regola di Hawtrey-Fisher-Friedman sulle operazioni di mercato aperto che espandano la quantità di moneta nella misura ideale per mantenere in equilibrio la crescita del PIL nominale.
Questo non risolve il 30 per cento di disallineamento delle valute intra-EMU tra Nord e Sud, naturalmente, ma letteralmente “risolve” la crisi di solvibilità per l’Italia e la Spagna. Questi paesi non sarebbero insolventi se la BCE non li avesse cacciati in depressione facendo implodere la loro offerta di moneta.
Sì, lo so che ci sono un sacco di banchieri centrali che dicono o pensano che la politica monetaria non può fare questi miracoli. Si sbagliano. Certo che può. Un’intera generazione di politici sono stati depistati dentro dei cul-de-sac come il “creditism”(Bernanke), o le religiose teorie Tedesche sulle “contrazioni fiscali espansionistiche”. (A proposito, la scorsa settimana in Irlanda ho scoperto che l’esperienza del paese del 1980, utilizzata come un manifesto per bambini di questo credo, si basa su dati falsi. Non convalida affatto la teoria).
Hanno dimenticato alcune basilari lezioni di storia economica. Come l’ha messa Adam Posen della Bank of England, il disfattismo politico ha preso il sopravvento.
Non ho idea se il capo della BCE Mario Draghi crede veramente al mantra che è costretto a pronunciare. Poco importa. Ma la sua insistenza sul fatto che questa crisi deve essere risolta dai governi – con “un nuovo patto fiscale”, come l’ha chiamato oggi – è un’omissione di doveri d’ufficio.
Sì, l’articolo 123 del trattato di Lisbona rende illegale l’acquisto diretto di titoli di Stato. L’articolo è assurdo. Si tratta di un fondamentale difetto di progettazione dell’Unione monetaria.
Ma la BCE sta già violando le regole nel modo peggiore possibile, acquistando le obbligazioni degli stati in difficoltà, a 8 miliardi di € alla settimana – abbastanza per spaventare i possessori di obbligazioni residue riducendoli a creditori junior (sotto la BCE), ma non sufficiente a risolvere il problema. La politica è idiota.
Quello che dovrebbero fare è il quantitative easing, che in realtà è perfettamente legale secondo i trattati UE e il mandato della banca. La dottrina pilastro della BCE non dice che la moneta M3 dovrebbe crescere a 4.5%? Beh, questo non succede. E’ in contrazione dal mese di ottobre, mese su mese. Quindi, si può procedere.
La crisi può senza dubbio essere immediatamente fermata dalla BCE. La banca può riportare il Club Med oltre l’ostacolo. Sceglie di non agire per ragioni politiche, perché questo significherebbe una maggiore inflazione per la Germania. Questo è lo sporco segreto. Si deve crocifiggere chiunque per mantenere l’inflazione Tedesca interna sotto il 2%.
A proposito, ho trovato molto strana l’esuberanza dei mercati per laFed-BoJ-ECB-et al currency swap. I rendimenti Spagnoli a 10 anni sono scesi di 100 punti base.
“L’intervento coordinato di ieri della banca centrale era come il capitano di un volo transatlantico che prende il microfono per dirci che, benché tre dei quattro motori siano andati, l’ultimo rimanente ci può portare a destinazione”, ha dichiarato Steen Jakobsen da Saxo Bank.
“Le banche centrali sono ora l’unica fonte – o motore – di finanziamento per le banche. Sì, questo significa che ora abbiamo ancor più garanzie di denaro a buon mercato/liquidità nel sistema, ma è ancora un aereo pericoloso, con un solo motore. La liquidità della banca centrale è quel motore, mentre il mercato privato che un tempo rappresentava gli altri tre motori, si è bloccato e ha smesso di funzionare.”
“Le banche francesi hanno perso oltre € 120 miliardi di finanziamenti a breve termine dal mercato degli Stati Uniti nell’ultimo mese, e la durata del finanziamento è sceso da una media di 44 giorni a meno di 5 giorni.”
Abbastanza.
Cosa stanno pensando i mercati? Che un bazooka EFSF-FMI sarà presto pronto con 1000 miliardi di € di potenza di fuoco? O che il Cancelliere Angela Merkel sia in procinto di cedere sugli Eurobonds e lo stimolo della BCE? Che la BCE faccia un ammutinamento contro la potente Bundesbank.
Senza dubbio qualcosa verrà fuori dal vertice della UE del 9 dicembre, ma la probabilità di un intervento rivoluzionario è finora scarsa. Ritengo che il flirt dei ministri delle Finanze Austriaco, Olandese e Finlandese con il campo delle colombe è un cambiamento notevole, ma ieri Merkel stava ancora dicendo: “Nein, Nein, Nein”.
Chiaramente molti investitori pensano che il dramma della banca centrale di mercoledì è un segno che sta iniziando qualcosa di grande, e che le autorità d’Europa e del mondo lo “capiscano”, alla fine.
Beh, mi dispiace. Il mondo l’ha capito, OK, ma la Germania no, e nemmeno la BCE.
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