da Fernando Rossi (Note) Lunedì 3 giugno 2013 alle ore 16.09

Non ci sono scuse per non aderire alle ASSEMBLEE SOVRANE DELLE COMUNITA’

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Patto tra i cittadini e le cittadine italiane, partiti, movimenti e associazioni per costituire le ASSEMBLEE SOVRANE DELLE COMUNITA’, federate tra loro per realizzare una Comunità Sovrana, governata dal popolo.

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La situazione sociale, economica e culturale del paese è di estrema gravità.

La Costituzione Repubblicana, che è la nostra Legge Suprema, è inapplicata e con i trattati di Mastricht e Lisbona è stata sottomessa alla Commissione Europea; le decisioni finanziarie, sociali ed economiche vengono prese dalla Banca Centrale Europea, che è un organismo gestito dai grandi banchieri privati; la nostra politica estera e le nostre forze armate sono dirette dagli Stati Uniti d’America, che occupano l’Italia con le loro basi militari e gestiscono la NATO.

La globalizzazione dei mercati, voluta e gestita dalla grande finanza internazionale, unitamente alla sua fabbricazione e gestione, arbitraria e speculativa, delle monete e del denaro virtuale, stanno distruggendo la struttura produttiva del nostro paese, comportando un drastico aumento della disoccupazione e una significativa riduzione dei diritti dei lavoratori, dei servizi pubblici, sociali e socio assistenziali.

I partiti avvicendatisi alla guida del paese hanno dimostrato la loro supina accettazione di questo sistema, partecipando alla sua gestione, ci hanno fatto perdere la sovranità nazionale e popolare; hanno saccheggiato le casse pubbliche selezionando una feroce cleptocrazia; hanno stretto rapporti economici ed elettorali con la malavita organizzata; con la falsa ideologia del

“libero mercato” hanno consegnato al potere finanziario la struttura produttiva, l’informazione, l’istruzione, il territorio, l’ambiente, la salute ed i servizi.

Le istituzioni che avrebbero dovuto essere i templi della democrazia (potere del popolo), sono state trasformate in mercato di favori, spartizione e saccheggio delle residue risorse pubbliche.

Noi partiti, movimenti, associazioni nazionali e territoriali, singoli cittadini e cittadine italiane, ci uniamo sotto i comuni obiettivi di :

  •     Togliere la PROPRIETA’ DELLA MONETA alle grandi banche e darla al popolo, ripudiando il debito nella sua attuale composizione e dimensione;
  •     Realizzare la SOVRANITA’ DEL NOSTRO PAESE, energetica, alimentare, culturale, formativa, informativa, territoriale e politica, rendendolo libero di stabilire rapporti internazionali basati sulla coesistenza pacifica e sul reciproco interesse;
  •     Rispettare l’art. 3 della Costituzione, riguardante le diversità razziali, religiose, ideologiche, sessuali;
  •     Costruire un’Italia davvero unita e rispettosa delle diverse culture e popoli che la compongono, attraverso la piena autonomia territoriale delle Assemblee Sovrane delle Comunità, obbligatoriamente federate tra loro e che si doteranno del Parlamento del Popolo Sovrano.

Tale progetto è l’unico che possa farci uscire rapidamente dalla attuale situazione e dai suoi ancor più drammatici sviluppi, ma è anche il solo ostacolo che possiamo frapporre alla ulteriore dissennata crescita della così detta globalizzazione, che non è altro che saccheggio delle risorse ambientali, distruzione degli equilibri ecologici, folle inquinamento di aria, suolo e falde acquifere, distruzione di economie, culture e agricolture, trasformazione di miliardi di esseri umani in utenti-consumatori-produttori, moderni schiavi del dio denaro, della grande finanza e delle sue potenti società e organizzazioni economico finanziarie.

Con gli altri popoli europei che si libereranno dal cappio della moneta debito, con cui la grande finanza controlla governi e partiti, potremo finalmente confederarci e costruire quella Europa dei popoli che, senza cadere in una visione euro centrica, possa davvero agire per la pace nel mondo, per la convivenza e per la libera espressione delle idee, delle scienze, delle culture e delle religioni.

Fatta salva la nostra autonomia politica e il nostro diritto ad esprimere le nostre idee e proposte, noi, soggetti singoli o plurali, ci impegniamo a favorire e garantire la pari dignità tra tutti i firmatari del presente Patto.

Sui problemi che verranno discussi ed eventualmente votati, con il metodo della Democrazia Diretta, nella Assemblee Sovrane delle Comunità, noi sosterremo le nostre idee ma, sottoscrivendo questo Patto, ci impegniamo a rispettarne le decisioni approvate dalla maggioranza dei componenti, relative a quell’ambito territoriale, anche se diverse da quanto da noi proposto o condiviso.

Le liste elettorali locali saranno denominate “ LISTA APERTA DELLA COMUNITA’” (es. Marsalese o Genovese), conterranno un 10% di candidati decisi dai partiti e movimenti, operanti sul territorio di quella comunità e riconosciuti dalla stessa Assemblea Sovrana come localmente rappresentativi, mentre il 90% dei candidati verrà estratto a sorte tra i presenti aventi diritto; il

capolista sarà deciso dall’Assemblea, (se il territorio dell’Ente Locale interessato al voto coincide con una sola Assemblea Sovrana, il capolista è il Presidente di quella Assemblea) mentre il posto in lista degli altri candidati verrà anch’esso estratto a sorte.

Qualora l’Assemblea debba discutere e pronunciarsi su temi che richiedano approfondimenti scientifici e saperi ancora non presenti tra i suoi componenti, nella seduta precedente verrà deciso quali esperti chiamare dalle Assemblee limitrofe o dal Comitato Scientifico Nazionale.

Le liste elettorali regionali o circoscrizionali (in caso di elezioni politiche nazionali), verranno definite con i medesimi criteri (10 % Associazioni Nazionali aderenti al Patto ; 90% estratti tra i presenti, in rappresentanza di se stessi o delegati dalla propria comunità.

Tutti i candidati alle elezioni politiche dalle Assemblee Sovrane delle Comunità italiane, che prenderà il nome di “LISTA APERTA DELLA COMUNITA’”, comporranno il Parlamento del Popolo Sovrano, presieduto dalla persona che la Lista Aperta della Comunità avrà candidato alla Presidenza del Consiglio; tale assemblea resterà operante per due sedute annuali e con una proprio Ufficio di Presidenza, coincidente con quello della Confederazione (10% partiti, 90% estratti), finché la Lista Aperta della Comunità non avrà raggiunto il governo del paese, da sola o in alleanza con nuovi soggetti politici affini.

ADESIONE

L’adesione alle assemblee sovrane comporta:

  •     Di aver letto il Patto e di condividerne il testo;
  •     Di non essere iscritto a partiti che abbiano già governato l’Italia o siano localmente uniti, maggioranza o in opposizione, con essi;
  •     Di non essere iscritto a logge massoniche;
  •     Di non essere legato a gruppi della criminalità organizzata;
  •     Di non avere carichi giudiziari pendenti o sentenze passate in giudicato (qualora l’interessato ritenga che eventuali procedimenti o sentenze a suo carico siano palesemente ingiuste, oppure non siano in contrasto con l’interesse pubblico, dovrà allegare elementi e/o documenti che lo comprovino. Questo materiale sarà vagliato, accolto o rigettato, a insindacabile giudizio di una commissione composta da 3 componenti eletti dalla prima convocazione dell’ Assemblea Sovrana;

IN CASO DI ELEZIONE

Il candidato eventualmente eletto applicherà le decisioni politico-amministrative approvate dalla sua Assemblea Sovrana di appartenenza, accettando che un suo eventuale venir meno a tale vincolo di rappresentanza, possa essere elemento sufficiente per la richiesta delle sue dimissioni, così come lo saranno tre sue, ingiustificate, assenze ai lavori della Assemblea della sua Comunità.

Si impegna, entro una settimana dalla eventuale elezione, a firmare e consegnare al Presidente della propria Assemblea Sovrana, una fideiussione (non onerosa come tale, quindi coperta con le indennità pubbliche e/o rimborsi, in vigore per quella carica, eventualmente integrati da sottoscrizione tra i componenti della sua assemblea), con cui l’Istituto Bancario o la compagnia Assicurativa, rivalendosi poi su di lui, si impegnerà a rifondere la cifra stabilita dall’assemblea, a seconda del livello istituzionale, qualora egli decida di passare ad altro gruppo consiliare/parlamentare, o rifiuti di dimettersi a fronte di tale decisione assunta dall’Assemblea della Comunità;

Concorda sul fatto che, qualora tale elezione e/o successivi incarichi comportino un impegno non compatibile con la propria occupazione, sarà la sua Assemblea di riferimento a definire entro 15 giorni dall’insediamento, la parte di compenso che egli potrà trattenere per se.L’eventuale surplus sarà messo a disposizione dell’Assemblea che ne deciderà l’utilizzo a fini sociali e assistenziali.

Alti documenti sulle Assemblee Sovrane li trovate su :

www.assembleesovrane.it

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