Parla di una “violenza incomprensibile” da parte della polizia il sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo
Momenti di tensione nel corso della manifestazione dei lavoratori Ast in corso a Terni in occasione dello sciopero di quattro ore di stamani organizzato da varie sigle sindacali e dalle Rsu. Il corteo con alcune centinaia di persone che, partito dai cancelli dell’Ast, avrebbe avuto come meta la sede della prefettura, in realtà è proseguito, di corsa, fino alla stazione, con i manifestanti che hanno superato lo sbarramento della polizia. In questa occasione si è registrato un contatto tra agenti e manifestanti, con questi ultimi che sono entrati nella stazione.
L’ingresso in stazione è avvenuto in modo pacifico dopo che manifestanti e agenti si erano fronteggiati per alcuni minuti, senza arrivare a contatto, davanti agli ingressi dello scalo. Secondo quanto si è appreso nei brevi tafferugli avvenuti poco prima dell’ingresso in stazione due persone hanno riportato contusioni: uno di questi è il sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo.
Parla di una «violenza incomprensibile» da parte della polizia il sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo, rimasto ferito questa mattina da una manganellata nel corso del corteo dei lavoratori dell’Ast di Terni.
LA RICOSTRUZIONE DEI FATTA DA PARTE DEL COMUNE
Questa mattina, intorno alle 10, il sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo è stato ferito alla testa nel corso di una carica delle forze dell’ordine avvenuta all’ingresso della stazione: è la ricostruzione fornita dal Comune in una nota sul suo sito. Di Girolamo – si legge ancora nella ricostruzione – ha riportato una ferita lacero contusa, con perdita ematica, recandosi al pronto soccorso per accertamenti. «L’ordine di caricare dato alle forze dell’ordine è molto grave – ha sostenuto nella stessa nota l’assessore allo Sviluppo Economico Sandro Piermatti – e ricade interamente sui vertici della questura e della prefettura.
La lotta che stanno portando avanti i lavoratori dell’Ast è una lotta che riguarda tutta la città di Terni e tutta la regione dell’Umbria ed ha una rilevanza nazionale in quanto si stanno decidendo le sorti di uno stabilimento strategico per le politiche industriali del Paese. In questo clima di grandissima preoccupazione per il lavoro e per le sorti economiche di Terni tutto serve meno che interventi repressivi che acuiscono una tensione già alta e creano un clima torbido. I lavoratori e le organizzazioni sindacali di questa città hanno sempre dimostrato un grande senso civico e responsabilità nel portare avanti le lotte che sono a cuore a tutti i ternani. Sono decenni – conclude Piermatti – che non si registra un episodio che denota una così elevata insensibilità e grande difficoltà nel gestire l’ordine pubblico».