05/12/2011 – Gabriele Bindi
Nell’anno appena trascorso l’Italia ha guadagnato il primato mondiale di installazioni fotovoltaiche. Gli incentivi stanno diminuendo, ma calano anche i prezzi d’acquisto dei moduli. Attesi nuovi posti di lavoro nel settore… sempre che il pannello non sia fatto in Cina.

C’era chi voleva spegnere il sole ma non c’è riuscito. In questo anno trascorso si è eclissata definitivamente l’illusione di un ritorno al nucleare, e il fotovoltaico italiano ne è uscito trionfante. In molti troveranno questa affermazione un po’ esagerata, ma la realtà è che senza saperlo abbiamo vinto il campionato del mondo del sole, togliendo il titolo alla pluripremiata Germania!

Diciamolo meglio: secondo Solar-Plaza, nel 2011 siamo cresciuti più della Germania, fino a oggi mercato di riferimento per l’energia del sole, e siamo diventati il primo mercato mondiale del fotovoltaico. E questo è avvenuto in un anno di nuvole e tempeste, che ha visto morire un generoso sistema di incentivazione e ha dato agio a una serie di tentennamenti legislativi. A un certo punto sembrava tutto perduto, pareva che dovessero fuggire gli investimenti sul fotovoltaico in Italia, ma l’intento non è riuscito.

Sicuramente il taglio improvviso alle tariffe incentivanti ha istigato una rincorsa all’ultim’ora per rientrare nel vecchio regime di incentivi. Ma la crescita degli ordinativi contistiche: con il Quarto Conto Energia, partito lo scorso giugno, sono entrati in esercizio già oltre 27 mila impianti. Mettiamo pure che la progressiva decurtazione delle tariffe incentivanti (nel primo semestre del 2012 si riducono del 15%), abbia portato a concludere l’affare in fretta. Ma il fenomeno è una sorta di contagio, a cui è difficile sfuggire: la bolletta energetica incide sempre di più sui bilanci familiari, e anche molti italiani spingono per l’autoproduzione di energia pulita.

I numeri hanno superato le più rosee aspettative: secondo il Gestore dei servizi elettrici (Gse) siamo arrivati sulla soglia dei 12 mila megawatt installati, contro i mille megawatt dell’inizio 2010 e i tremila dell’inizio 2011. Certo, si tratta ancora di una quota esigua della fornitura complessiva di elettricità, pari a una copertura del 3% del fabbisogno elettrico nazionale,ma lamarcia del sole è destinata ad accrescere la propria forza, soprattutto in termini di impianti installati e di distribuzione decentrata. A metà settembre 2011 si contavano già 270 mila impianti sul territorio, concentrati soprattutto in Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna…

Sempre nell’articolo:

– La grid parity
– Pannello locale o made in China?
– La green economy nostrana: una felice controtendenza
– Il nuovo Conto Energia
– Le ombre sul termico e sull’efficienza
– Previsioni di crescita
– L’International energy agency
– Dove finiscono i pannelli?

La versione completa dell’articolo è pubblicata nel numero cartaceo della rivista Terra Nuova – Dicembre 2011 disponibile anche come eBook.

La nostra rivista: TERRA NUOVA

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