I propagandisti di Wall Street si attivano a coprire i legami degli USA con i manifestanti russi
Tony Cartalucci – Landdestroyer
Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora
11 dicembre 2011 – Mentre le prove cominciano a uscire, puntando il dito accusatore contro i sempre più illegittimi occupanti finanziario-corporativi dei governi dell’Occidente, che hanno costruito i movimenti di opposizione russi e sono dietro i continui disordini che ora riempiono le strade della Russia, i media corporativi hanno già iniziato a riscrivere gli avvenimenti mentre si svolgono.
Foto: Wall Street e la macchina mediatica di Londra sostengono che le proteste in Russia sono “senza leader” e non sono organizzate da movimenti di opposizione politica – anche se intervista gli organizzatori della protesta, come il leader dell’opposizione nella foto, Boris Nemtsov, ripreso mentre costruisce una apparentemente “spontanea” protesta, con una troupe di leader di ONG e partiti di opposizione finanziati dalla NED degli USA, che tifano per quello che è chiaramente un’altra rivoluzione colorata finanziata dall’occidente.
Uno straordinario pezzo del revisionismo negli eventi, è intitolato “Mosca brucia mentre le protesta per le elezione si diffondono“, cercando disperatamente di dipingere le proteste come “senza guida“, anche se lo stesso articolo intervista degli “organizzatori“. Citando degli anonimi e molto probabilmente inesistenti manifestanti, l’articolo presente sul Sydney Morning Herald insiste sulle affermazioni dei manifestanti: “Sono venuto da solo. L’ho saputo sul web.” Ma l’articolo poi afferma (enfasi aggiunta), “e ieri sera, grazie al web, gli organizzatori si aspettavano più di 30.000 persone a manifestare contro quello che considerano i risultati truccati delle elezioni di domenica scorsa, perché è così che molti si sono iscritti in una lista di adesione su Facebook.”
Mentre l’articolo sostiene che nessun partito politico ha reclutato i manifestanti, precedenti servizi dei media occidentali contraddicono tutto ciò, come il Telegraph di Londra che riproduce un post del blog del leader dell’opposizione, finanziato dalla statunitense NED, Boris Nemtsov, che dichiarava prima delle proteste del 10 dicembre: “Parlo dei picchetti a Petrovka 38 (la principale stazione di polizia) e al Simferopol Boulevard, dove i fermati sono detenuti, e di altre azioni ancora. Iniziamo da oggi. Prenderò parte a tutto ciò io stesso. Sabato, 10 dicembre, un incontro generale si terrà a Piazza della Rivoluzione (a Mosca) alle due, per protestare contro queste elezioni false.“
Il Daily Mail ha inoltre riferito, “e l’organizzatore del raduno di Mosca, il politico dell’opposizione Vladimir Ryzhkov, ha annunciato che ci sarà un’altra protesta il 24 dicembre che, dice, sarà due volte più grande“, e RIA Novosti riferisce “su un palcoscenico blasonato con il logo “Power Return to the People” degli esponenti dell’opposizione più noti della Russia, dai leader culturali come Navalny e al critico musicale dell’opposizione Artèmij Troitsky, ai politici dell’opposizione Boris Nemtsov, Vladimir Ryzhkov e il giovane leader di Solidarnost, Ilija Jashin, si rivolgono a una folla saltellante“.
Immagini: il leader del movimento dell’opposizione Vladimir Ryzhkov non è solo un beneficiario dei finanziamenti statunitensi, ma è lui stesso un tesserato del Movimento Mondiale per la democrazia (WMD) della NED statunitense. La pagina “Chi siamo” di WMD indica chiaramente che il gruppo è una filiale del National Endowment for Democracy finanziato dal Dipartimento di Stato.
Va notato che il consigliere politico di Boris Nemtsov, Vladimir Kara-Murza, è anche membro “attivista” del gruppo di Ilija Jahsin, Solidarnost, e un partecipante di un recente seminario, finanziato dal NED, dal titolo “Elezioni in Russia: sondaggi e prospettive“. Il gruppo Solidarnost di Ilija Jahsin appoggia la campagna “Strategia 31” finanziata dal NED degli USA, in tandem con il Gruppo Helsinki di Mosca, una ONG finanziata da NED, Ford Foundation, USAID e Open Society di Soros. Da segnalare anche i legami di Alex Navalny con la National Endowment for Democracy, come anche che egli è uno dei co-fondatori di DA! (Democratic Alternative), un movimento attivista finanziato dal NED, come afferma il suo curriculum su Yale World Fellows.
Immagine: Una schermata dal “Gruppo Helsinki di Mosca” chiaramente sovvenzionato da proventi dall’estero. Il significato di questo gruppo e delle sue proteste, indicano niente meno il finanziamento estero della sedizione dispiegantesi nelle strade della Russia.
Quasi senza guida, appena disorganizzata, quasi anche indigena, la presenza di gruppi e leader dell’opposizione, così come appelli per proteste future già fatte da agenti come Vladimir Ryzhkov e il suo partner Boris Nemtsov, membro del comitato direttivo del Wold Democracy Mouvement finanziato dal NED degli Stati Uniti, getta dubbi molto gravi non solo sulle indicazioni senza senso del Sydney Morning Herald sulla natura spontanea della protesta e la sua legittimità, ma sull’integrità giornalistica dell’Herald stessa, adattandosi a trovare tali assurdità per la stampa. Alla fine dell’articolo, l’Herald scrive “Washington Post“, un nome già sinonimo di propaganda e di interessi compromessi impigliati con all’agenda delle élite corporative-finanziarie di Wall Street e Londra.
E anche se il tentativo del Sydney Morning Herald e Washington Post di rappresentare le proteste russe come spontanee, rivolte apolitiche contro i brogli elettorali “dichiarati” da Golos, finanziato da USAID e NED statunitensi, un’agenzia di monitoraggio elettorale che è stata presa mentre inviava e-mail al suo sponsor statunitense, cospirando contro leadership della Russia, la vera leadership centralizzata di queste proteste dalla chiara motivazione politica, ha già fatto appello a un altro giro di disordini per il 24 dicembre. Non solo le proteste e le loro illegittime leadership sono finanziate dagli USA, ma distorcono spudoratamente la percezione pubblica facendole vedere come qualsiasi cosa, tranne che come sedizione finanziata dall’estero, i media copeorativi hanno ancora una volta ingannato il pubblico cercando di adempiere all’agenda-guida corporativo-finanziera di Wall Street e di Londra.
Immagine: Uno screenshot dal sito web dell’US National Endowment for Democracy (NED) che indica i suoi finanziamenti all’agenzia “indipendenti” di monitoraggio del voto Golos. Anche l’USAID finanzia Golos fondi. Le accuse urlate da Golos di brogli elettorali, sono state citate come giustificazione retorica per la troupe dei gruppi di opposizione finanziati dalla NED, per convergere sulle strade della Russia.
Guardatevi da questi revisionisti e dalle sempre più infondate, e anche ridicole piatte affermazioni fatte dai media. Fare i nomi, seguire le affiliazioni, le organizzazioni di ricerca, cliccare su “Chi siamo”, seguire i soldi, e scoprire la verità che i media aziendale volontariamente nascondono al pubblico. Esporre sia questa doppia agenda perseguita in Russia, così come i bugiardi malafede, che viene spacciata in tutti i media occidentali. E soprattutto, boicottare e sostituire gli interessi corporativi di questa agenda, per cominciare.
Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora