Cinque persone accusate di aver prodotto falsi video per mostrare le devastazioni degli attacchi aerei russi sulla città siriana di Aleppo sono state arrestate a Port Said. Lo ha annunciato oggi il ministro degli interni egiziano e lo riporta The Independent.

Il regista, il suo assistente e i parenti di due bambini che appaiono nel montaggio sono stati arrestati dopo che la polizia ha sequestrato tutto il materiale e l’attrezzatura in un edificio illegale demolito. Lo riporta la nota del Ministero egiziano.

Gli arrestati, riporta il quotidiano inglese, hanno ammesso di aver pianificato di distribuire il loro lavoro sulle reti sociali, cercando di far credere che le scene ritraessero le conseguenze dei bombardamenti di Aleppo.

Nei video amatoriali distribuiti dal Ministero degli Interni, si vede una ragazzina di otto anni con un vestito bianco strappato che tiene in mano un orsetto. Un ragazzo di 12 anni intervistato su quello che significa vivere sotto i bombardamenti russi e dell’esercito siriano. Il vestito della ragazza, ricoperto di rosso, è stato quello che ha attirato l’attenzione della polizia egiziana che si aggirava per l’edificio e che ha fatto scattare l’arresto.

La telecamera e sei telefonini sono stati sequestrati. Il fotografo è ancora in custodia, mentre gli altri cinque sono stati rilasciati.
The Independent ha contattato le autorità egiziane per maggiori informazioni, conclude il quotidiano inglese. Qualora questa notizia venisse confermata, sarebbe la prova definitiva di come le “fake news” vengano confezionate ad arte per l’opinione pubblica occidentale. Vi aggiorneremo sui prossimi sviluppi della vicenda.

Cinque persone accusate di aver prodotto falsi video per mostrare le devastazioni degli attacchi aerei russi sulla città siriana di Aleppo sono state arrestate a Port Said. Lo ha annunciato oggi il ministro degli interni egiziano e lo riporta The Independent.

Il fotografo, il suo assistente e i parenti di due bambini che appaiono nel montaggio sono stati arrestati dopo che la polizia ha sequestrato tutto il materiale e l’attrezzatura in un edificio illegale demolito. Lo riporta la nota del Ministero egiziano.

Gli arrestati, riporta il quotidiano inglese, hanno ammesso di aver pianificato di distribuire il loro lavoro sulle reti sociali, cercando di far credere che le scene ritraessero le conseguenze dei bombardamenti di Aleppo.

Nei video amatoriali distribuiti dal Ministero degli Interni, si vede una ragazzina di otto anni con un vestito bianco strappato che tiene in mano un orsetto. Un ragazzo di 12 anni intervistato su quello che significa vivere sotto i bombardamenti russi e dell’esercito siriano. Il vestito della ragazza, ricoperto di rosso, è stato quello che ha attirato l’attenzione della polizia egiziana che si aggirava per l’edificio e che ha fatto scattare l’arresto.

La telecamera e sei telefonini sono stati sequestrati. Il fotografo è ancora in custodia, mentre gli altri cinque sono stati rilasciati.

The Independent ha contattato le autorità egiziane per maggiori informazioni, conclude il quotidiano inglese. Qualora questa notizia venisse confermata, sarebbe la prova definitiva di come le “fake news” vengano confezionate ad arte per l’opinione pubblica occidentale. Come AntiDiplomatico vi aggiorneremo, chiaramente, sui prossimi sviluppi della vicenda.

FONTE: L’Antidiplomatico

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