Slittano 150 mila cause rallentando la macchina della giustizia. Protestano contro una “riforma incostituzionale” voluta dal ministro Orlando che per i giudici viola le direttive comunitarie sul lavoro, non riconosce le tutele della maternità e della salute e il diritto alla pensione
E i motivi della protesta toccano anche lo spinoso argomento delle pensioni. “Già in sede di emanazione del primo decreto legislativo – proseguono i giudici – il ministro Orlando ha disposto il prepensionamento di circa 200 giudici di pace senza nessun preavviso”. Il primo a dare voce al malcontento è il segretario dell”Unione Alberto Rossi: “E’ offensivo della dignità di uomini e donne, che hanno prestato servizio per la giustizia da più di 20 anni, essere mandati a casa tramite comunicazioni ricevute dai presidenti di tribunale mentre stavano tenendo udienza. Ma soprattutto parlare di prepensionamento, per magistrati che per 20 anni non si sono visti riconoscere alcuna tutela previdenziale e non hanno maturato il diritto alla pensione, è incommentabile”.
L’unica soluzione, assicurano i giudici di pace, è ricorrere alle vie legali: “Abbiamo incaricato i nostri legali – aggiunge Rossi – di denunciare il ministro della giustizia per omesso versamento dei contributi previdenziali in contrasto con la Corte di Giustizia Europea visto che, malgrado le centinaia di diffide recapitate dai giudici di pace, Orlando non si è neppure scomodato a dare una risposta”.