“L’Europa deve prendere il suo destino nelle proprie mani”, sentenziò furiosa contro Donald Angela Merkel un mese fa al vertice di Taormina.
Il Parlamento europeo ha deciso di rifarsi la casa che occupa a Bruxelles. Spesa prevista 400 milioni. A pagare, naturalmente i contribuenti europei.
La Banca Centrale Europea ha condotto il primo studio empirico sul settore del lobbying in Europa. Ne è risultato un quadro contrastante
Di fronte alla deriva estremista dell’ala sionista oltranzista al potere a Washington, l’Europa si trova ad un bivio che deciderà il suo destino.
La scorsa settimana la Commissione Europea ha diffuso i dettagli riguardanti nuovi piani e decisioni che andranno a favorire l'industria degli armamenti.
L'eurodeputato spagnolo Couso parla chiaro nel Parlamento Europeo a Borges, che é andato a Strasburgo ad invocare sanzioni contro il Venezuela.
I risultati della ricerca dell'istituto austriaco WIFO sulle perdite economiche dei paesi Ue che nel 2014 hanno introdotto le sanzioni contro la Russia.
E’ arrogante pensare che la nostra cultura è superiore? E bigotto criticarne la religione?
Per German Foreign Policy la svolta di Merkel non è solo campagna elettorale a buon mercato e deve essere presa molto sul serio.
E' quello che avremo dal 2019, se la Merkel riuscirà a portare Weidmann, suo ex consigliere e oggi numero uno della Bundesbank, sulla poltrona di Draghi.
Chi si illudeva che il bombardamento della Siria potesse costituire un episodio circoscritto deve cominciare a ricredersi.
Quasi tutte le discussioni sul fallimento della Grecia si rifanno a valutazioni moralistiche. Definire la questione i Cattivi Greci contro la Nobile Europa.
Lo stanco ritornello “dall’euro non si esce” sembra ormai una fissazione. Una paranoia da cui sono colpiti tanti giornali e tv in maggioranza eurofanatici.
Non è nemmeno da escludere che le parole siano andate anche oltre le intenzioni della cancelliera. Parlava ai ragazzi di una scuola di Berlino.
Era irrealistico credere che il sistema bancario francese lasciasse gestire la fine, più o meno prossima, dell’euro a Marine Le Pen.
Monsanto ha scritto o influenzato alcuni degli studi in base ai quali l’UE ha stabilito che il diserbante Glifosato non é cancerogeno.
Le categorie novecentesche della politica risultano superate. Essere di destra o di sinistra non conta più. La discriminante sono l’Euro e l’Europa.
Potrebbe essere necessaria un’opera “gramsciana” di penetrazione di quadri dirigenti del FN nei corpi sociali e nella parte produttiva del Paese.
Sfumato lo scenario di una conflagrazione “politica” dell’UE per una vittoria elettorale della Le Pen, tornano le forze centrifughe di natura economica.
L’obiettivo perseguito dall’iniziativa dei cittadini europei è quello di permettere ai cittadini dell’Unione di partecipare alla vita democratica della UE.
Macron farà “le riforme” che Berlino chiede, spiega Le Monde. Le farà nei primi cento giorni. Le farà “per decreto”, senza passare per le camere.
Ha vinto Macron, il candidato che piace alla gente che piace, uomo da copertina, da salotto, quello che conosce le banche dalla parte del caveau.
Quanto verrà fatto da Macron ricalcherà le idee di Attali spiegate nel saggio in oggetto, vale la pena spiegarvi quale può essere la strategia eurofrancese.
Dovrà diventare il campione del pop-futurismo, trasformare i francesi nei nomadi ideali alla Attali: una classe di precari con qualche competenza.
Si tratta del più elevato rialzo tra le maggiori economie e significa che il Regno Unito dovrebbe crescere a un ritmo superiore di Francia e Germania.
All'inizio del secolo scorso, le grandi potenze europee e il Giappone s'impegnarono in una febbrile corsa agli armamenti, che i loro popoli applaudirono.
I sedici membri della commissione Barroso, pur avendo concluso il mandato nel 2014 continuano ad incassare lo stipendio dalla Ue.
La Commissione Europea valutava un danno complessivo per l’Unione pari allo -0,3% del PIL nel 2014 e lo -0,4% nel 2015 per un valore di 40 e 50 mld di euro.
Il punto di vista delle élite tedesche sul progetto europeo: l'UE è la base del successo economico e politico della Germania nel mondo.
Come è ormai prassi, purtroppo vista dal lato negativo, gli atti di terrorismo continuano a divampare in ogni angolo della vecchia Europa.
Un acceso scontro diplomatico attorno allo status di Gibilterra ha spinto in superficie le tensioni crescenti tra i governi del vecchio continente.
Le previsioni sono ben lontane dagli scenari paventati dalla stampa mainstream: per i Paesi del Sud si tratterebbe di svalutazioni inferiori al 10%.
Siamo in guerra per la Brexit, e per Gibilterra… siamo in guerra commerciale con i francesi per un cantiere navale, siamo in piena guerra commerciale.
Cosa è uscito dalla montagna che possiamo chiamare UE che ha partorito un topolino, vale a dire la Dichiarazione firmata dagli Stati membri, il 25 marzo.
Il manifesto dopo poche righe dal suo inizio apre con la sconvolgente affermazione che il modello democratico ha in sé i germi del nazionalismo imperialista