Il corpo dei marines statunitense ha nuovamente sospeso i voli del cocco tecnologico, il Joint Strike Fighter Lockheed F-35B, almeno dall’Air Station Yuma.
“L’Europa deve prendere il suo destino nelle proprie mani”, sentenziò furiosa contro Donald Angela Merkel un mese fa al vertice di Taormina.
Il 21 giugno, il presidente turco Erdogan condannava ufficialmente l’idea della “Grande Albania” mentre inviava mezzi e rinforzi dell’esercito in Siria.
L’aggressione politica, diplomatica e mediatica verso il Venezuela ha ormai oltrepassato i limiti dell’ossessione, sostegno di una opposizione inguardabile.
La Sicilia è il centro focale della Intelligence USA non solo per il MUOS, ma anche per quel mega hub di connessioni, cuore di Internet (Sicily Hub).
Un alto funzionario saudita avrebbe anche detto che, “non si fermeranno finché l’emiro Tamim non si dimette, unica soluzione della crisi“.
Bhadrakumar è un ex diplomatico indiano, a lungo ambasciatore a Mosca e in Medio Oriente, ed uno dei più lucidi analisti della situazione dell’area.
La Russia ha bollato come illegali le operazioni americane in Siria, dalla creazione di una “zona di de-escalation” alle azioni contro le forze armate.
Il sistema dei petrodollari degli Stati Uniti è in gravi difficoltà mentre il più grande produttore di petrolio del Medio Oriente continua a soffrire perché il basso prezzo del petrolio ne devasta la base finanziaria.
Giovedì il senato USA ha votato una legge che propone di penalizzare le aziende europee che collaborassero con le società petrolifere russe per Nord Stream.
Gli USA hanno venduto al Qatar jet di guerra per un valore di $12 miliardi dopo che il presidente Usa ha definito Doha “sponsor del terrorismo”.
Il punto di svolta della guerra in Siria sembra arrivato. Due fatti contribuiscono a cambiare la situazione, per alcuni aspetti paradossale.
Pittsburgh fa scuola nel mondo per le sue pratiche ecologiche e l’abbattimento di emissioni, primato Usa nella costruzione verde.
Tuttavia il mercato sembrava sorpreso quando la FED ha ribadito che si sarebbe attenuta al suo piano di aumentare i tassi non più di tre volte quest’anno
Ieri la Fed, il cappellaio matto Yellen ha addirittura alzato le sue previsioni per la crescita dell’economia americana nel 2017, un rifiuto della realtà.
E’ possibile che sette alleati degli USA dichiarino una guerra, per il momento diplomatico/economica, contro il Qatar, che è la sede del Comando USA?
In Siria, gli USA della “coalizione contro il terrorismo” che dice di combattere l’ISIS, hanno attaccato le forze del siriane mentre combattono l’ISIS.
Di fronte alla deriva estremista dell’ala sionista oltranzista al potere a Washington, l’Europa si trova ad un bivio che deciderà il suo destino.
La scelta di svolgere queste esercitazioni al largo delle coste del Venezuela, è stata da molti osservatori vista come un tentativo di forzare la mano.
C.J.Polychroniou (CJP): Il gabinetto dei ministri del presidente eletto e’ composto da figuri del mondo finanziario e delle corporazioni e da militari.
I leader di entrambi partiti – repubblicani e democratici – stanno negoziando un accordo che prevede nuove sanzioni economiche contro il Cremlino e Iran.
L’uscita degli USA dall’accordo peraltro cambia di poco le cose. Obama aveva disegnato l’accordo in funzione degli interessi delle multinazionali USA.
Chi era finanziato per alimentare le ragioni del risentimento verso l’occidente, ignorava che la stessa mano loro ‘benefattrice’ alimentava anche la paura.
Il viaggio mediorientale di Trump ormai sembra aver chiuso l’”Operazione Levante arabo” messa in moto durante l’amministrazione Obama.
Ad opporsi al signoraggio del petrodollaro oggi ci sono i cosidetti BRICS, ovvero stati nazionali come Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica e tanti altri
Il debito, pubblico e privato, degli Usa. Debito che secondo l’autorevole “Financial Times”, che cita il Fondo Monetario Internazionale, è il 350% del Pil.
Le grandi banche e le grandi istituzioni finanziarie e assicurative saranno sottoposte a minori controlli rispetto a quelli dell’amministrazione Obama.
Il Senato degli Stati Uniti ha votato per far avanzare un disegno di legge che autorizza il presidente a imporre nuove sanzioni contro l’Iran.
Agli Stati Uniti di Trump non interessano accordi cui poi devono attenersi ma tirare avanti per la loro strada, regolare i conti con accordi bilaterali.
Nonostante la fine della Guerra Fredda sia stata ritenuta la conclusione della contrapposizione nucleare, la conflittualità missilistica non è terminata.
Dopo essere arrivati a $1,315 miliardi a luglio 2011, i possedimenti di US Treasuries nelle mani della Cina sono calati a $1,058 miliardi a dicembre: -19.5%
In un comizio a Francoforte, la cancelliera è stata durissima contro Trump. Per la prima volta la Germania si colloca fuori dall’ amicizia con gli USA.
Non è mai stato così basso il numero di lobbisti registrati a Washington, secondo i dati riportati dal Centre for Responsive Politics.
La Cina ha sempre apertamente criticato e messo in guardia la violazione della sovranità statuale in nome della difesa dei diritti individuali.
Se avesse vinto la Clinton avremmo avuto una vera e propria vipera al comando del mondo. Ma da questo zuzzurellone ci saremmo aspettati qualcosa di più.