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Sempre più spesso le guerre dell’era moderna non si combattono solamente con i missili “intelligenti”, i droni e l’ausilio del satellite, ma anche e soprattutto attraverso il controllo e la gestione della realtà a proprio uso e consumo. La creazione di mostri ed eroi
I sei velivoli dell’Air Task Group della RAAF (Royal Australian Air Force), dislocati negli Emirati Arabi Uniti non voleranno più nello spazio aereo siriano
La Russia ha bollato come illegali le operazioni americane in Siria, dalla creazione di una “zona di de-escalation” alle azioni contro le forze armate.
Il cambiamento più importante degli ultimi giorni sono le forze governative siriane che da sud-est avanzano al confine iracheno.
Il punto di svolta della guerra in Siria sembra arrivato. Due fatti contribuiscono a cambiare la situazione, per alcuni aspetti paradossale.
In Siria, gli USA della “coalizione contro il terrorismo” che dice di combattere l’ISIS, hanno attaccato le forze del siriane mentre combattono l’ISIS.
Se l’informazione fosse confermata, sarebbe un terremoto. Le forze governative hanno aggirato i terroristi filo-statunitensi e raggiunto il confine iracheno
Un colonnello israeliano catturato in Iraq con miliziani dell’Isis, e un dossier ufficiale dell’Onu che denuncia il ruolo di Israele nel supporto al Isis.
La guerra in Siria è ormai incentrata alla conquista o liberazione (a seconda dei punti di vista) del fronte orientale, e cioè della terra tra Iraq e Siria.
Il rapporto di Amnesty presenta un numero considerevole di incongruenze. Ai fini di questo articolo ne analizziamo un paio.
Il copione è sempre uguale. Il pretesto è per entrare a casa d’altri con l’approvazione ipocrita degli esegeti parziali del diritto internazionale.
Un aspetto fondamentale della questione siriana, come già lo fu di quella irachena nel 2003 e di quella libica nel 2011, è la propaganda occidentale.
Amnesty International ha oggi trasformato Saydnaya, una delle tante carceri di guerra, in una sorta di campo di sterminio per gli “inermi oppositori".
Il popolo palestinese è privato dei diritti sovrani e umanitari fondamentali dall’entità fascista d'”Israele” che rivendica tutta la terra.
Il governo di Mosca ha presentato relativamente a sorpresa una proposta per creare quattro “zone di sicurezza” nel paese mediorientale in guerra.
La Russia propone la creazione di quattro zone "per ridurre la tensione in Siria", ha riferito ieri, la delegazione dell'opposizione siriana.
Insomma, ha colpito i principali alleati degli Stati Uniti nella guerra contro lo Stato Islamico: ed è un grosso problema.
I media occidentali non solo confermano che il Pentagono ha addestrato i terroristi nell'uso di armi chimiche, ma anche l'esistenza di un piano segreto.
Come noto, non è la prima volta che al governo legittimo della Siria viene accusato di attaccare il suo stesso popolo con armi di distruzione di massa.
Il suggerimento del 'Pulitzer' Thomas L. Friedman arriva con ritardo. Washington e Londra l'hanno già fatto in questi sei anni.
Cinque anni non bastano, non basta mezzo milione di morti ammazzati. La guerra di Siria – sotto forma di genocidio, come vogliono loro – continuerà.
La notizia è partita da Damasco; riportata dai media arabi, sta rimbalzando anche attraverso alcune agenzie occidentali.
Il giornalista pluripremiato Robert Parry sostiene che l’incidente sia stato verosimilmente un’operazione sotto falsa bandiera.
Il delegato russo all’ONU Vladimir Safronkov, ha risposto con straordinaria veemenza a britannico Matthew Rycroft, sul tema della guerra in Siria.
Ora, a credere alle sciocchezze di Washington, dovremmo pensare che i missili furono sparati dopo aver preavvisato i russi del piano.
È un’operazione fallimentare: né Putin ha intenzione di abbandonare la Siria e la Cina, né Jiiping è disposto a farsi ricattare dagli USA.
La contraerea siriana intercettava e distruggeva 34 missili Tomahawk prima che raggiungessero la base aerea Shayrat.
L'organizzazione non governativa “Medici svedesi per i diritti umani” ha accusato gli attivisti dei "Caschi Bianchi" di creare fake sul lavoro in Siria.
Nel caso del conflitto siriano, ad esempio, è necessario uno sforzo notevole per comprendere quali Stati stiano rispettando il diritto internazionale.
L’attacco, militarmente, è stato dunque insignificante. Sicché, col passare delle ore, s’è consolidata la sensazione che avevano colpito alla perfezione.
Comincia a sorgere il leggerissimo sospetto che si sia trattato di un macabro teatro, purtroppo con morti veri. Una versione alternativa dei fatti.
L'’attacco è stato preceduto da una massiccia campagna mediatica di falsificazione e di manipolazione dei fatti, utilizzando un “presunto attacco chimico”.
Da martedì mattina le cancellerie europee strepitano contro l’ipotetico bombardamento dell’aviazione di Damasco condotto contro obiettivi civili.
Quando i Padroni del Discorso prendono un così evidente, potere, vuol dire che è piombata (di nuovo) su di noi la Dittatura della Menzogna.