In reazione a questa mossa, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha mostrato al mondo che non era a capo degli Stati Uniti.
Il sistema dei petrodollari degli Stati Uniti è in gravi difficoltà mentre il più grande produttore di petrolio del Medio Oriente continua a soffrire perché il basso prezzo del petrolio ne devasta la base finanziaria.
Ad opporsi al signoraggio del petrodollaro oggi ci sono i cosidetti BRICS, ovvero stati nazionali come Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica e tanti altri
Un colonnello israeliano catturato in Iraq con miliziani dell’Isis, e un dossier ufficiale dell’Onu che denuncia il ruolo di Israele nel supporto al Isis.
Viene contestato all’Italia il divieto, approvato dal Parlamento italiano a gennaio 2016, ad intraprendere nuove attività di esplorazione e perforazione.
La Sicilia è stata trasformata in una formidabile piattaforma militare, convenzionale e nucleare, in mano straniere, al servizio di progetti avventuristici.
Il local report 2014, l’ultimo fatto dall’ENI e visibile sul loro sito, ci dice che le royalties date dal 1998 al 2014 alla Basilicata ammontano a 1.350 mln
L’Arpab ha costantemente monitorato il sito. Sulla base di queste rilevazioni e “a fronte di inadempienze e ritardi da parte di Eni sulle prescrizioni”.
Fuori controllo il pozzo di petrolio nel North Slope dell'Alaska continua a fuoriuscire gas grezzo e naturale nella zona.
Un grande giacimento di petrolio al largo della Nigeria è al centro di uno scandalo finanziario che coinvolge il paese, UK, Paesi Bassi e Italia.
Invece di proiettarsi nel futuro fatto di risparmio, efficienza energetica ed energie rinnovabili, il governo percorre ancora la preistoria dei combustibili
La Francia ha fortissimamente voluto l’euro, il movente era di poter comprare il petrolio in euro e non in dollari. La questione è assente dal dibattito.
L’accordo tra i paesi produttori di petrolio, i viaggi in Russia ed Iran del ministro degli Esteri e la cooperazione con la Cina rilanciano il Venezuela.
Sei morti e almeno 1500 arresti. È questo il bilancio di giorni di proteste, scontri e saccheggi, che proseguono anche oggi in Messico, contro il gasolinazo
Un nuovo progetto di oleodotto in Nord Dakota minaccia anche la qualità dell'aria e delle risorse idriche nella regione.
Jacques Sapir, Russeurope 13 dicembre 2016 Il vertice che ha riunito i Paesi produttori di petrolio OPEC e “non-OPEC”, avvenuto il 10 e 11 dicembre a Vienna, sotto gli auspici congiunti di Russia e Arabia Saudita, potrebbe annunciare cambiamenti significativi sul mercato del petrolio. La
E’ del 4 dicembre 2016, la firma tra Iran e Giappone per la cooperazione petrolifera. Il documento firmato a Teheran, comporta la fornitura petrolchimica dal valore economico di 320 milioni di euro. L’iraniana Persian Gulf Petrochemical Industries Company ha firmato l’accordo con la giapponese
Vienna, 1 dic – Sembrava ormai fatta: i mercati, ultimamente in deciso affanno nell’azzeccare le previsioni, davano ormai l’accordo in sede Opec sul taglio alla produzione di petrolio praticamente per fallito. Pesava l’ostruzionismo russo, accanto a quello dell’Arabia Saudita non disposta a concedere spazi
La crisi economica, caratterizzata da un’inflazione galoppante, sta trascinando il Venezuela nel dramma sociale e in una spirale di violenza senza precedenti. Lo stato sudamericano, che sta scivolando verso l’orlo del collasso, è stato al centro del dibattito internazionale ospitato nella capitale peruviana di
Il petrolio non basta mai e, dopo il mancato raggiungimento del quorum al referendum trivelle, il Ministero dell’Ambiente approva nuove ricerche, stavolta con l’air gun, tecnica che prevede l’utilizzo dei cannoni ad aria compressa per prospezioni marine, e che consente di ricavare informazioni sulla
Fonte: Reuters La Nigeria ha annunciato ieri il varo di un programma di investimenti da 10 miliardi di dollari per le infrastrutture, come parte di un piano per fermare le rivolte nella regione del Delta del Niger che da tempo stanno compromettendo l’estrazione di
“Buchi Per Terra – Ovvero cinquanta sfumature di greggio” del giornalista Maurizio Bolognetti, edito da Reality Book, è un vero e proprio viaggio nel ventre petrolifero della Basilicata, tra industria affamata di concessioni e politica asservita al vero potere nella regione del sud Italia:
Nelle ultime due settimane il petrolio ha inanellato una serie di rialzi che hanno portato le quotazioni a superare i 50 dollari al barile, livello da dove sono state respinte nel corso della seduta di venerdì scorso. Evidentemente il mercato sta ponendo fiducia nell’accordo
Cosa sta succedendo? Il Governo del Perù sta elaborando un Master Plan che potrebbe aprire le porte a prospezioni petrolifere su vasta scala all’interno di un parco nazionale di recente costituzione, minacciando le vite e le terre di diverse tribù incontattate. Lo comunica Survival
L’Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio (Opec) ha accettato di ridurre la sua produzione di petrolio a 32,5 milioni di barili al giorno a partire da novembre. L’accordo per tagliare la produzione dell’Opec di 0,75 mb/g del volume attuale di 33.24 mb/d è stato
Secondo i dati forniti da API (l’API è una associazione nazionale che rappresenta tutti i segmenti del settore del petrolio e del gas naturale statunitense) il petrolio e prodotti derivati importati negli Stati Uniti nel mese di Luglio equivalgono a 10.453.000 barili al giorno,
Con un rialzo del 24% in sole 3 settimane, il petrolio è nuovamente in un trend rialzista, ma gli ostacoli che avevano fermato le quotazioni a giugno appena sopra i 50 dollari sono ormai a portata di mano. Avrà quindi lunga vita questo rialzo?
Tyler Durden, Global Research, 1 giugno 2016 Per decenni, la storia del riciclaggio dei petrodollari dell’Arabia Saudita, vale a dire il finanziamento del deficit degli Stati Uniti con l’acquisto di titoli del Tesoro USA con i proventi delle vendite di petrolio (in gran parte
Ariel Noyola Rodriguez* Russia Today *Economista laureato presso l’Università Nazionale Autonoma del Messico (UNAM). Dopo le sanzioni economiche che Stati Uniti ed Unione Europea hanno imposto alla Russia, Mosca e Pechino tessevano una potente alleanza energetica che ha radicalmente trasformato il mercato mondiale del
DA CAMBIAILMONDO 06/05/2016 di Tonino D’Orazio Da quando Kissinger costruì l’accordo globale del petro-dollaro con l’Arabia Saudita e l’OPEP, nel 1973, il dollaro statunitense è rimasto l’unica valuta di riserva mondiale per quasi 50 anni. Dal 9 giugno 2015 il regno monetario sta traballando, poiché
L’Europa potrebbe risparmiare fino a 29 miliardi di dollari all’anno riducendo il fabbisogno di carburante “fossile” nel settore dei trasporti, grazie all’attuazione delle politiche per il contenimento dei cambiamenti climatici, legate all’Accordo di Parigi. Gli scenari delineati nel rapporto “Oil Market Futures”, dell’European Climate Foundation di
Un’oca coperta di petrolio salvata dai volontari Enpa nel Polcevera L’Arpal conferma: piccole chiazze oltre la Diga Foranea. Timori per la pioggia. Toti chiama Curcio (Protezione Civile) per un sopralluogo di DONATELLA ALFONSO e NADIA CAMPINI 19 aprile 2016 Proseguono a Genova le operazioni
Il ministro francese per l’Ambiente Ségolène Royal, ha deciso di applicare una moratoria «immediata» sui permessi di ricerca di idrocarburi nel Mar Mediterraneo. Il plauso del fronte per il “sì” al referendum del 17 aprile 09/04/2016 ROBERTO GIOVANNINI Il ministro francese dell’Ambiente e dell’Energia,
COMUNICATO COBAS: “IMPEACHEMENT PER IL GOVERNO RENZI “SPORCO DI PETROLIO” Il delirio di onnipotenza che caratterizza il governo Renzi – con l’ultima scoperta corruttiva per far decollare l’impianto di estrazione idrocarburi/Tempa Rossa-Comune di Corleto Pericata(PZ) – che ha provocato le dimissioni della ministra Guidi,
La questione fu presa in carico direttamente dal presidente del consiglio per mano del sottosegretario Luca Lotti. Ma anche il ministro delle Riforme, Maria Elena Boschi, ha ricevuto più volte nel suo ufficio gli emissari delle due compagnie straniere di Antonio Massari | 3