I sostenitori della misura sono stati sonoramente sconfitti in un referendum dello scorso giugno. Ma per dimostrare la bontà del progetto hanno raccolto soldi con il crowdfunding e deciso di elargirli a sorte

di FRANCO ZANTONELLI

LUGANO – Sembra una favola natalizia dal sapore dickensiano quella di cui è protagonista il 39enne Konrad Merkel, un cittadino tedesco immigrato a Ginevra. Con grandi sacrifici si è costruito un food-truck in legno, una di quelle bancarelle che vendono cibo in strada, oggi molto di moda. L’uomo, di professione carpentiere, aveva bisogno di un finanziamento e, come per incanto, scopre che per un anno riceverà, gratuitamente, la bellezza di 30 mila franchi. Ogni mese gliene verranno versati 2500, l’equivalente di poco più di 2000 euro, su cui non dovrà pagare alcun interesse.

Merkel, in realtà, è l’ultimo sorteggiato del progetto “Reddito di base per te”, come scrive il Corriere del Ticino di Lugano. Il reddito di base, un progetto non molto dissimile dal reddito di cittadinanza di Grillo, era stato appoggiato, in referendum nel giugno scorso da una pattuglia di militanti della sinistra rosso-verde svizzera. Sonoramente battuto, dal 73% dei votanti non è, tuttavia, tramontato nello spirito. I promotori non si sono scoraggiati e, per dimostrare che la loro idea di un reddito di base di 2500 franchi mensili per tutti non era da buttare hanno deciso di portarla avanti, nella misura del possibile, invitando i propri simpatizzanti ad effettuare versamenti sul loro sito, tramite il meccanismo del crowfunding.

Funziona in questo modo: una volta raccolti 30 mila franchi si sorteggia il nome di qualcuno cui destinarli. È sufficiente abbia compiuto almeno 16 anni e risieda in Svizzera. “Raccogliendo le esperienze dei vincitori – spiega Daniel Haeni – uno dei membri del comitato di sostegno del reddito di base incondizionato – possiamo capire come reagiscano le persone, di fronte a una nuova entrata fissa”. Il food trucker di Ginevra, Konrad Merkel, sentitamente ringrazia, afferma che “è un bel sollievo poter contare su un’entrata fissa”, però non se la sente di condannare chi ha bocciato il reddito di base incondizionato, ritenendo possa indurre al dolce far niente.

 

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