La scoperta di un nuovo pozzo di petrolio vicino alla città di Yapacaní (provincia di Ichilo) porterà la Bolivia a divenire un paese produttore di 44 milioni di barili di petrolio al giorno. Il che significa per il paese triplicare la produzione rispetto ad oggi.
L’azienda di stato YPFB Andina ha scoperto un pozzo petrolifero di 2.500 metri di profondità, il Boqueron Nord (per essere conosciuta come BCN-N-X4D), dopo un’attività di trivellazione iniziata nel 2014 nella provincia di Ichilo, nel dipartimento di Santa Cruz. Lo riporta l’agenzia ANF.
La scoperta contribuirà ad aumentare il flusso di royalties per il dipartimento di Santa Cruz, ma anche per i comuni, i governi e le università che ricevono l’imposta diretta sugli idrocarburi. Inoltre, diminuirà del 25% il gasolio attualmente importato da altri paesi e consoliderà l’autosufficienza energetica nazionale.
I funzionari dicono che YPFB per sfruttare il nuovo deposito ha stanziato un investimento da 220 milioni di dollari, di cui 180 per perforare 24 pozzi per definire l’area di operazione, e 40 milioni saranno destinati ad opere ed infrastrutture. Gli effetti si avranno dal 2017 nell’economia nazionale e, secondo le prime rivelazioni, dopo un decennio la Bolivia otterrà introiti superiori a 1,7 miliardi di dollari.
La Bolivia produce oggi 16 miliardi di barili di petrolio; con il flusso del pozzo Nord Boqueron salirà secondo le prime stime a 44 milioni, vale a dire triplicare la produzione. I tecnici YPFB ritengono che il potenziale del nuovo pozzo può essere anche maggiore una volta che le riserve accertate diventino certificate.
Fonte: http://www.lantidiplomatico.it/dettnews.php?idx=5694&pg=12035
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