MOSCA – Le accuse di interferenze da parte della Russia nella campagna elettorale Usa sono infondate e Mosca “non lascerà senza risposta le sanzioni” decise dall’amministrazione americana. Lo dichiara il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov che, come risposta a quanto annunciato ieri dal presidente americano Barack Obama per 35 diplomatici russi da espellere dagli Usa in 72 ore, propone quindi una serie di misure punitive di pari portata.

In particolare, il capo della diplomazia russa chiede l’espulsione di 35 diplomatici americani: 31 funzionari della ambasciata americana a Mosca e 4 del consolato generale Usa di San Pietroburgo. “Agiremo secondo il principio di reciprocità” sottolinea Lavrov. Il ministro propone anche di vietare agli Usa l’uso “di due strutture a Mosca”.

La smentita del Cremlino arriva anche per quanto riguarda la notizia diffusa dalla Cnn, della chiusura a Mosca di una scuola anglo-americana. “È una menzogna” commenta su Facebook la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharovala. “Evidentemente la Casa Bianca è impazzita completamente e ha iniziato a inventare sanzioni contro i propri bambini”. “Cnn e altri media occidentali, citando fondi ufficiali americane, hanno nuovamente diffuso informazioni non attendibili”, conclude.

Incalza anche il primo ministro russo, Dmitri Medvedev, che definisce “agonia anti-russa” l’introduzione di nuove sanzioni contro Mosca da parte degli Usa: “È triste che l’amministrazione Obama, che aveva iniziato il suo lavoro con il ripristino della cooperazione, termini con un’agonia anti-russa. RIP” (Rest in Peace), scrive il premier sul suo account Twitter.

It is regrettable that the Obama administration, which started out by restoring our ties, is ending its term in an anti-Russia agony. RIP

FONTE: repubblica.it

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