di S. Russo

Navigando in rete ho notato come rivoluzione e protesta tendano a generare entusiasmi e consensi indiscriminati.La situazione economica è pessima e chi segue quotidianamente le notizie e tende a informarsi, prima o poi lascia un commento con su scritto: Serve la rivoluzione.Non ci si chiede quasi mai quale rivoluzione fare, comefarla né con quali personaggi di spicco (che purtroppo sembrano indispensabili per attrarre le masse). Si sa solo che una rivoluzione serve, adesso, prima che sia troppo tardi, possibilmente ieri.

La rivoluzione genera così tanti consensi che anche personaggi ambigui e poco gradevoli se ne servono e se ne riempiono la bocca, come purtroppo è normale che sia.
Ma passiamo agli argomenti seri. Prima di continuare a leggere la nota, è essenziale che chi non conosca questo video si fermi e guardi con attenzione questo breve e importantissimo documento in cui ci si interroga sulle rivolte e le manifestazioni che stan prendendo piede in tutto il mondo.

Dal 15 ottobre dello scorso anno, sono partite delle manifestazioni a livello globale. Queste hanno generato incredibili consensi ed enorme partecipazione di persone di ogni tipo: Auckland, Jakarta, Tokyo, Melbourne, Seoul, Johannesburg e tantissime altre città sono state invase da folle di manifestanti scese in piazza per reclamare il futuro.

Da quel che si è scoperto però, tutte le manifestazioni erano organizzate dal Lucifer Trust, poi ribattezzato Lucis Trust (e fondato da una pioniera di quella New age tanto cara al NWO). Per ovvi motivi quindi, direi che tali manifestazioni erano tutto fuorché partite dal basso e genuine, nonostante molti partecipanti fossero genuini, ma questo è solo l’inizio.

Soros

Dichiarazioni come quelle di GorbachovMario Draghi eGeorge Soros su indignados e movimenti Occupy, non possono che generare dubbi ad un pubblico attento e informato che conosce quei personaggi.
Non mancano legami tra IndignadosRockefeller e associazioni massoniche come il Grande Oriente Democratico.

A questo punto, due dei maggiori movimenti di protesta (Indignados e Occupy) non possono che generare perplessità. Non mi sono meravigliato per nulla, dopo aver visto la polizia spagnola manganellare a sangue gli Indignados (per scatenare le ire dell’opinione pubblica?), vedere che poi gli manifestavano accanto. Due facce dello stesso potere si erano appacificate e incontrate, per il bene e la gioia dell’opinione pubblica.

Ma lasciamo stare momentaneamente le manifestazioni e concentriamoci su Otpor e sulle rivoluzioni. Otpor non è altro che un’azienda che ha il compito di scatenare e portare a termine rivolte popolari (in teoria non violente, ma solo in teoria) atte a rovesciare i regimi al potere. Otpor non ha nulla di genuino o etico, non si riferisce a rivolte giuste o che partono dal basso, il solo scopo di Otpor è servire il signore di turno che paga moneta sonante per avere una rivolta popolare in un determinato stato.

Otpor ha gestito la rivolta serba e la primavera araba, gestisce la primavera messicana e altri gruppi attivi, anche in Italia (come Occupy Green Hill). Otpor è attiva in almeno 40 paesi in tutto il mondo e la cosa più incredibile è che tendono a riciclare sempre lo stesso logo o ad usare nomi notevolmente simili (usano la parola primavera ma anche nomi di fiori e colori) il logo più usato lo troviamo quasi ovunque nel mondo e rappresenta un pugno chiuso.

Otpor ha avuto successo almeno in 6 rivoluzioni in: Georgia, Ucraina, Libano, Maldive, Egitto, Tunisia, ma è presente anche in altre nazioni come Kenya, Venezuela e Messico. Vi invito a fare ricerche per conto vostro e scoprire in quante altre nazioni sia presente Otpor e in quante rivolte organizzate dall’alto venga usato lo stesso logo (o gli stessi nomi ricorrenti), non crederete ai vostri occhi.

E in Italia? Dopo quel che è stato detto sui movimenti Occupy, qualcuno ricorda movimenti di protesta recenti che hanno usato il logo di Otpor? Se non lo ricordate da soli, vi rinfresco la memoria.

Insomma, c’è poco da fidarsi quando parliamo di New Age, Lucis Trust, Indignados, Movimenti Occupy, Primavere (arabe o messicane), sono tutte manifestazioni e rivolte fomentate con i soldi del potere e appoggiate (anche pubblicamente) da facoltosi burattinai e banchieri. Alcune proteste esplicitano messaggi giusti e condivisibili (non potrebbe essere altrimenti o le masse non scenderebbero in piazza), ma non toccano quasi mai il cuore del problema. Occupy Green Hill, per esempio, si scaglia giustamente contro un centro vivisezionista ma si guarda bene dal parlare di tutti gli altri laboratori di tortura presenti in Italia.

Queste finte rivolte non hanno lo scopo di cambiare lo stato dei fatti ma di placare le ire dell’opinione pubblica, di canalizzare l’attenzione altrove e di attirare simpatie usando cause giuste e condivisibili (come nel caso di Occupy Equitalia). Mettono un mostro sotto i riflettori e lo combattono, l’opinione pubblica processa, protesta, si emoziona e contribuisce emotivamente alla lotta: Il mostro è nudo, abbattuto, il sentimentalismo è arrivato alle stelle, l’opinione pubblica piange dalla felicità… credendo d’aver vinto.

Nella realtà invece, non c’è stata nessuna vittoria, un mostro è caduto, ma altri mostri simili (e i loro cloni) sono ancora vivi e indisturbati e mietono le loro vittime tra l’indifferenza generale (come tutti i centri di vivisezione dei quali Occupy non parla). Non a caso, anche la Monsanto è stata “vittima” di attacchi da parte di questi finti rivoltosi. Indovinate quale logo hanno usato i “nemici” della Monsanto?

Diffidate di manifestazioni e rivolte pilotate ed evitate di farvi manganellare a sangue dai questurini. Useranno le vostre sofferenze e il vostro sangue per aizzare l’opinione pubblica e ottenere i loro scopi senza sforzi e con le mani apparentemente pulite.

Otpor non usa sempre lo stesso logo, nei video consigliati si parla di 40 paesi coinvolti ma di un logo ricorrente usato “solo” in 12 paesi (fino al 2011), vengono anche citate altre rivoluzioni come: Rivoluzione arancione in Ucraina, Rivoluzione delle rose in Georgia, rivoluzione dei tulipani in Kirghizistan e rivoluzione dei jeans in Bielorussia. Rivoluzioni con simboli diversi, ma che hanno tutte lo stesso sponsor.

Articolo pubblicato sul sito Tempo di Cambiare
Link diretto:
http://www.tempodicambiare.it/forum/index.php?/topic/317-rivoluzioni-e-manifestazioni-pilotate-movimenti-occupy-indignados-e-otpor/

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