Ho pensato a lungo a come avrei potuto dire che gli italiani avrebbero rimpianto la dipartita politica di Sciagura Nazionale senza che questo blog perdesse di colpo la credibilità delle posizioni sostenute in questi anni e la propria incrollabile ostilità a Berlusconi.
Ma è proprio la circostanza attuale che mi consente di farlo.
Il mio antiberlusconismo è stato così profondo e argomentato, di certo meglio argomentato rispetto agli antiberlusconisti salottieri, che ora, nel momento più drammatico per l’Italia dall’8 settembre ’43, non posso certo avere paura di dire che lo rimpiageremo se chi lo segue è oggettivamente peggiore.
Sì perché Berlusconi in questa età politica da lui dominata ci ha dato patemi, mala amministrazione, leggiad personam, ha portato senza vergogna gli interessi mafiosi (tra cui i propri) nelle aule del governo e del parlamento, ha ridotto la politica a una barzelletta più di quanto già non fosse mettendo in posizioni importanti donnucole da commedia erotica anni ’80.
Eppure in ultima battuta, con tutta la sua mediocrità Silvio Berlusconi, una delle peggiori calamità politiche che si sono abbattute sul nostro paese, non è riuscito ad andare oltre il commettere mali intrasistemici, potremmo quasi dire da prima repubblica.
E’ innegabile che Sciagura negli ultimi tre anni di governo non abbia sempre seguito l’agenda di Eurolager e tantomeno quella dei vari Bilderberg e Trilaterale: lo avesse fatto non sarebbe finito così, dalla sera alla mattina, senza opporre resistenza.
Certo, Berlusconi ha così operato non certo per patriottismo o per saggezza, ma solo per interesse personale a preservare un’immagine di sé millenaristica che avrebbe voluto costruire.
Lui, uomo di Mediaset, di Mediolanum, di Capitalia, ha pensato di essere più forte dei poteri forti, di essere lui un potere forte in prima persona e di poter fare come se tutto il resto non esistesse.
Si è sbagliato.
Per fortuna, possiamo dire in coro con gli ingenuotti che hanno applaudito la sua ingloriosa uscita dall’agone governativo.
Per sfortuna dovremmo dire se guardiamo cosa lo ha seguito: il protettorato eurobancario della BCE, di Goldman Sachs, del FMI. Di tutti, tranne che del popolo.
Il governo Monti farà tutto ciò che le banche vogliono per allineare l’Italia al modello di società ed economia caro al costituendo Governo Mondiale, il totalitarsimo globale.
E la cosa peggiore è che lo farà in un quadro culturale tale da far apparire ogni propria mossa come saggia, cosa che con Berlusconi non accadeva, e inevitabile, senza possibilità di alternative, spegnendo ogni volontà di opposizione popolare nella rassegnazione e nell’ineluttabilità.
Non immaginavo che avrei mai detto una cosa del genere, ma, parafrasando ciò che dicevano gli americani a proprosito del dittatore nicaraguense Somoza,”Berlusconi era un figlio di puttana… ma era il NOSTRO figlio di puttana”.
Un figlio di puttana che come ultimo regalo ci ha lasciati un mare di merda ancora più grande di quanto lui stesso non avrebbe saputo fare.
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