Barack Obama come Piero Fassino. È la prima cosa che si pensa guardando un filmato del 2011, durante la cena per i corrispondenti, in cui il presidente americano e il comico Seth Meyers prendono in giro Donald Trump. Il tycoon non la prende benissimo. Non ride né muove un sopracciglio. È impassibile. Chissà che cosa starà pensando. Fatto sta che oggi, a distanza di cinque anni, si è preso la Casa bianca, sfrattando Obama.
Meyers prende in giro la capigliatura di Trump, parlando di volpi come parrucchini ed altro. Ma è Obama a dare il meglio di sé: “Michele Bachmann è qui, però,da quanto ho capito, e lei sta pensando di correre per il posto di presidente, il che è strano perché ho sentito che lei è nata in Canada. Sì, Michele, giusto per farti sapere: è così che si inizia. E poi ci sono voci maligne che penso potrebbero davvero ferire Mitt Romney. Ho sentito che ha approvato l’assistenza sanitaria universale, quando era governatore del Massachusetts. Qualcuno dovrebbe andare a fondo della questione e conosco la persona la giusta…Donad Trump. Ora so che sta subendo un po’ di critiche ultimamente ma nessuno è più felice, nessuno è più orgoglioso di mettere a tacere la storia di questo certificato di nascita di Donald”.
“E questo è perché finalmente si può concentrare sulle questioni che contano come: abbiamo abbiamo finto l’atterraggio sulla luna? Che cosa è davvero accaduto a Roswell? dove sono Biggie o Tupac? Ma mettiamo tutto questo da parte. Tutti noi conosciamo le sue credenziali e la sua vasta esperienza, per esempio in un episodio recente della versione delle celebrità di The Apprentice in una steackhouse, la squadra di quest’uomo non impressionò i giudici dell’Omaha Steaks. C’era un sacco di amarezza ma tu, Donald, hai capito che il vero problema era una mancanza di leadership così non hai biasimato Lil Jon o Meatloaf ma hai licenziato Gary Busey. E sono questo tipo di decisioni che mi tengono sveglio la notte. Ce l’abbiamo fatta sir! Dite tutto quello che volete ma di certo Donald Trump porterà dei cambiamenti alla White house, come possiamo vedere”. Erano cinque anni fa. Il tycoon è stato zitto. Ha saputo aspettare. E, alla fine, ha preso la sua rivincita. Cosa dirà adesso Obama?
FONTE: Gli Occhi della Guerra