Chiunque potrebbe coltivare in spazi ridotti ortaggi e verdura se non temesse di non essere capace. E’ la considerazione che ha animato l’azienda francese Myfood a realizzare delle miniserre alimentate da energia solare: funzionano offgrid e si possono posizionare in un semplice giardino, così tutti possono vantare un orto e soprattutto il successo del proprio raccolto.

Tutti sono in grado di diventare piccoli produttori locali, coltivando il cibo che poi portano sulla propria tavola. Non servono per forza studi approfonditi o molto spazio. E’ questo il messaggio di Myfood: coltivare, raccogliere e cibarsi dei frutti della propria terra non è una pratica legata al passato ma qualcosa di molto moderno se i mezzi si adeguano ai ritmi e alla poca dimestichezza delle persone di oggi. Eppure basta una serra.

Le serre di Myfood possono essere posizionate anche su un balcone e permettono di produrre fino a 300-400 kg di ortaggi all’anno. Ad esempio, la “Family22” occupa una superficie di 22 mq e funziona grazie a pannelli solari posizionati sul tetto e ad un sistema di raccolta dell’acqua piovana. La “City” invece è pensata per chi abita in palazzi o aree metropolitane ed è più piccola, ideale per piccoli cortili o persino tetti.

Non servono fertilizzanti e tutto intorno alla serra è possibile realizzare aiuole per coltivare altri prodotti della terra, se si ha a disposizione uno spazio sufficiente.

Questa soluzione sicuramente non è pensata per intenditori ma per chi vuole diventare un “giardiniere stagionale” o non ha alcuna esperienza di giardinaggio, uno degli elementi che spesso si traduce in una rinuncia a nutrirsi di prodotti genuini coltivati personalmente. Con questa trovata tutto si semplifica ed è stata creata anche un’app per il controllo remoto della serra.

Ma quanto costa? In Francia e Paesi Bassi il modello City costa attorno ai 4.820 dollari, mentre il modello Family22 circa il doppio, compresi i costi di consegna e installazione. Non è quindi una soluzione economica né da provare se non si è certi di volersi impegnare un minimo, ma il vantaggio è il basso rischio di insuccesso legato alla poca esperienza con il giardinaggio.

Anna Tita Gallo

Greenbiz


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