Alla fine lo ha ammesso anche Angela Merkel: l’euro ha reso la Germania economicamente fortissima. Non che ci fossero dubbi. Tuttavia non era mai accaduto prima che ci fosse il riconoscimento esplicito da parte del capo del governo tedesco della superiorità del suo Paese… Quanti adesso continuano a parlare di solidarietà europea sono serviti.
Non è nemmeno da escludere che le parole siano andate anche oltre le intenzioni della cancelliera. Parlava ai ragazzi di una scuola di Berlino e questo probabilmente ha allentato un po’ i freni. Così ha ammesso che l’euro è fin troppo debole. La causa? La politica monetaria molto accomodante della Bce, che ha reso le esportazioni tedesche troppo a buon mercato. Per questo l’avanzo commerciale è così alto e un aumento degli investimenti in Germania contribuirebbe a ridurlo. Le imprese, però, non lo fanno perché a loro va bene così. Vendono all’estero come mai in passato. Perché dovrebbero spendere altri soldi? Meglio tenersi in cassa. In pratica il ragionamento della Merkel dà ragione a coloro che considerano l’attuale politica europea solo un mezzo per arricchire la Germania. L’euro, infatti, è stato costruito a misura delle esigenze dell’economia tedesca e il risultato è stato anche superiore alle attese. A fronte di questo vantaggio non c’è stato alcun gesto di generosità Non gli eurobond e nemmeno il fondo europeo per la disoccupazione. Nulla. Berlino ha preso tutto quello che ha potuto e non ha restituito nulla se non la richiesta di nuovi sacrifici per i partner,austerità e tasse.
Ora il progetto si sta completando con la richiesta di mettere Jens Weidmann come capo della Bce quando scadrà il mandato di Mario Draghi. In questa maniera anche la politica monetaria della Ue sarebbe governata dalla Germania senza più intermediari. L’obiettivo finale è quello di far risalire l’euro per mettere fuori dal mercato tutti i partner ed esaltare il ruolo della Germania. Il ragionamento è il seguente: l’euro a 1,1 sul dollaro è una medicina per tutti. Secondo le analisi che erano state fatte dal Cer l’Italia per essere competitiva deve tenere il cambio sotto la soglia di 1,2. La Francia può arrivare fino a 1,24. La Germania non ha problemi fino a 1,40. Che cosa allora di più semplice che mettere un tedesco a capo della Bce e riportare l’euro fra 1.30 e 1.40? Così sul mercato resterebbero solo le imprese tedesche.