Chi lavora in edifici ecosostenibili ragiona meglio in ufficio e dorme meglio quando torna a casa. Lo rivela un nuovo studio che ha preso in esame gli edifici green certificati negli Usa in 5 diverse città e li ha comparati con altri edifici.
Sistemi di ventilazione migliori, luci e controllo della temperature sono tra gli elementi che aumentano il benessere psico-fisico delle persone che lavora in uffici green. Questo significa anche che migliorano le performance e che la loro produttività si trasforma per le aziende in un fatturato in crescita anche di migliaia di dollari all’anno.
Senza contare che i lavoratori si sentono più felici in ambienti oggettivamente più luminosi ed esteticamente belli, dove si ha una certa cura per il design.
La ricerca si è concentrata sui lavoratori di 5 edifici green e li ha messi in confronto con quelli che nella stessa città lavrano invece in spazi differenti delle stesse aziende.
Chi lavora in edifici green ha fatto registrare risultati migliori nei test cognitivi, realizzati sotto forma di game per valutare la capacità di pensare e pianificare, così come accade nella routine lavorativa quotidiana. Speciali smartwatch hanno poi consentito di monitorare la qualità del sonno, in base a interruzioni e alla durata effettiva.
Ebbene, chi lavora in uffici green ha raggiunto punteggi migliori del 6%: significa che l’impatto dell’ambiente di lavoro non finisce quando le persone tornano a casa ma si protrae anche oltre.
Inoltre, chi lavora in uffici green è meno soggetto a disturbi quali mal di testa, irritazioni alle vie respiratory o agli occhi, spesso dovuti alla qualità dell’aria o all’efficienza dei sistemi di riscaldamento/raffreddamento. La luce naturale o un’illuminazione migliore consentono, infine, di migliorare la qualità del sonno.
Anna Tita Gallo
FONTE: Greenbiz