Angela Merkel sta per lanciare l’Opa per definire una volta per tutte il potere in Europa. Noi italiani, insieme agli altri Paesi Ue diventeremo le articolazioni del comando tedesco. Dove hanno fallito i cannoni e i carri armati riusciranno l’euro e le esportazioni. Ci faremo comprare l’anima per due soldi. In un comizio a Francoforte, subito dopo il G7 di Taormina, la cancelliera è stata durissima contro Trump. Per la prima volta la Germania si colloca fuori dall’ amicizia con la Casa Bianca. Angela usa la parola Europa, che «deve riprendere in mano il suo destino». Ma Europa è oggi nei fatti e nelle politiche sinonimo di Germania a cominciare dalla moneta unica costruita in fotocopia sul marco. Con la forza leonina che ci piacerebbe avesse il capo del nostro governo la cancelliera ha lanciato il suo programma che punta su tre pilastri: contenimento dell’immigrazione stabilizzando la Libia, costituzione di una forza armata europea con comando a Bruxelles e, soprattutto, la riforma dell’Eurozona. I dettagli del progetto sono contenuti in una anticipazione di domenica del Frankfurter Allgemeine Zeitung entrato in possesso del resoconto di un meeting riservato a Bruxelles. All’incontro erano presenti Pierre Moscovici, commissario per gli affari economici e monetari, e Valdis Dombrovskis, vice-presidente della Commissione Ue. Sono stati loro a presentare ai deputati europei il progetto. Si parte dal presupposto di rafforzare la «supervisione democratica» dell’unione monetaria. Attualmente una parte rilevante dei poteri sulla moneta unica stanno nella mani dell’ Eurogruppo, l’istituzione che rappresenta i ministri delle finanze dell’ eurozona. La riforma prevede l’incremento delle deleghe per il Parlamento. Ma soprattutto immagina la nascita di un ministro dell’Economia europeo con il compito di guidare la politica economica e fiscale. Tuttavia l’ipotesi degli eurobond per condividere il debito pubblico non è stata nemmeno discussa nell’incontro. Viceversa l’obbiettivo della Commissione è quello di «completare» l’unione monetaria. Attualmente l’eurozona è costituita da 19 paesi e l’Ue da 27. Bruxelles vorrebbe far entrare gli altri 8 stati (Polonia, Rep. Ceca, Ungheria, Croazia, Romania, Svezia, Danimarca e Bulgaria) membri dell’ Ue dentro l’euro entro il 2025.

uneuropadiversa.it

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