Questi fantocci purtroppo vengono usati molto più spesso di quanto si pensi nel portare a termine, senza fiatare, missioni di alto livello e programmati addirittura, per confessare tutto. Se qualcosa va storto, il suicidio fa parte della loro programmazione. Ecco un articolo proveniente da Yahoo News sul caso di Sirhan Sirhan.
L’assassino di RFK, Sirhan Sirhan sostiene la teoria del complotto, cerca la scarcerazione.
“Anche se la pratica della programmazione/controllo mentale tramite ipnosi non è affatto nuova, il pubblico è ignorante riguardo al lato oscuro di questa pratica”, si legge dalla documentazione processuale di Sirhan. “La persona media non è a conoscenza che l’ipnosi può e viene usata per indurre una condotta anti sociale negli esseri umani.”
Gli avvocati William F. Pepper e Laurie D. Dusek sostengono che Sirhan meriterebbe per lo meno un nuovo processo, affermando che, quello originale, nel 1969 fu una frode in quanto la corte permise che venisse utilizzato un proiettile sostitutivo al posto del proiettile originale, rimosso dal collo di Kennedy.
Gli avvocati sostengono inoltre che Sirhan venne ipno-programmato per fungere da diversivo al vero assassino, il fatto che sia arabo avrebbe poi facilitato anche la propensione al giudizio di colpevolezza. Sirhan, 67 anni, è un palestinese cristiano nato a Gerusalemme che nel 1950 assieme alla famiglia emigrò negli States.
Sirhan “fu un partecipante involontario dei crimini commessi in quanto venne sottoposto a sofisticate programmazioni ipnologiche e tecniche per impiantare memorie che lo resero incapace di controllare coscientemente i suoi pensieri e azioni al momento in cui i crimini vennero commessi”.
L’ufficio del procuratore generale della California si è finora rifiutato di commentare alle affermazioni di Sirhan.
Fonte: http://vigilantcitizen.com/
Tradotto e pubblicato da Neovitruvian.wordpress.com