Vi ho già parlato di Steve Pieczenik, personaggio legato a momenti assai importanti e tragici del nostro passato storico, anche italiano, come il caso Moro, nel quale ebbe una parte attiva tra i falchi dell’intransigenza.
 
Dopo averlo ascoltato diverse volte finora in programmi di informazione alternativa sempre celato dietro un silhouetto, ieri per la prima volta dopo quarant’anni abbiamo rivisto la sua faccia. Ce l’ha messa, come si suol dire, per annunciarci su YouTube che negli Stati Uniti sta avvenendo un golpe da parte della coppia diabolica Clinton e che lui ed altri patrioti delle maggiori agenzie governative e di intelligence stanno attuando le contromisure atte ad impedirlo. Vi propongo la traduzione del suo primo videomessaggio, alla fine del quale potrete ascoltarlo in lingua originale.

Trascrizione:

“Il primo novembre 2016 Hillary e Bill Clinton, assieme al loro entourage di assistenti, hanno effettuato un colpo di stato civile, senza coinvolgere i militari e senza occupare la Casa Bianca e i centri di comunicazione, come si vede di solito nei film.
Questo colpo di stato è stato perpetrato in silenzio e attivamente attraverso la corruzione e la cooptazione per farsi assimilare, occupare e riuscire a prevalere in un gruppo più vasto di soggetti di potere.
I Clinton sono coinvolti da diverso tempo nella cooptazione della nostra Casa Bianca, del nostro sistema giuridico, dell’FBI, del procuratore generale Loretta Lynch, del direttore dell’FBI James Comey, allo scopo di riuscire ad essere parte del gruppo di persone che sono interconnesse, grazie al clientelismo politico, ai massimi livelli.
Di conseguenza, allo scopo di fermare questo golpe, noi della comunità di intelligence ed altri ci siamo uniti informalmente ed io, con il loro permesso, sto cominciando ad annunciare l’inizio del nostro contro-golpe, realizzato grazie a Julian Assange e a Wikileaks, e iniziato quando Comey è stato costretto a riaprire il caso riguardante le email di Hillary Clinton finite in mano ad Anthony Weiner [ex marito di Huma Abedin, n.d.t.]
Non era per il caso specifico ma per avvertire l’amministrazione del fatto che sappiamo. “Abbiamo il vostro numero”, come si dice. Non solo ma noi del contro-golpe fermeremo il vostro tentativo di far diventare Hillary Clinton presidente degli Stati Uniti. Allo stesso tempo, metteremo sotto inchiesta e sotto custodia il presidente, Loretta Lynch e chiunque altro sia stato coinvolto nella massiccia corruzione legata alla Fondazione Clinton.
Sia dalla parte del golpe che da quella del contro-colpe si è agito in silenzio e tutto è avvenuto su Internet. E’ probabilmente la prima volta  nella storia di qualunque paese che un colpo di stato viene tentato attraverso Internet e sullo stesso campo avviene la contromossa.
Io sono solo una piccola parte di qualcosa di più grande di me. Sono gli uomini e le donne dell’FBI, della CIA, il direttore dell’intelligence, del servizio segreto miliare e gli uomini e le donne di altre quindici organizzazioni di intelligence che sono stanchi di vedere la corruzione nella Casa Bianca, nel dipartimento di giustizia e nel sistema di intelligence che hanno deciso che dovevano fare qualcosa per salvare la repubblica. Così abbiamo iniziato un’operazione di contro-golpe attraverso Julian Assange, che è stato molto coraggioso e veramente formidabile nella sua abilità di farsi avanti e rendere pubbliche tutte le email necessarie da noi fornitegli, per controbattere Hillary e Bill Clinton. [Dice proprio così: “So we initiated a counter coup through Julian Assange who has been very brave and really quite formidable in his ability to come forward and provide all the necessary emails that we gave to him”. n.d.t.]
Ancora una volta, America, siamo in un periodo di grande transizione e francamente mi sento di considerarlo una seconda rivoluzione americana. Non abbiamo armi, non vogliamo uccidere nessuno, non vogliamo fare del male a nessuno. Ma noi, il pubblico americano e coloro che hanno servito il paese, come i veterani dell’esercito o dell’intelligence, come il sottoscritto, impediremo ai Clinton di assumere un potere che non meritano. Allo stesso tempo sarà nostra cura assicurare che Obama lasci senza usare atti di clemenza o altri atti di tradimento. Vogliamo una transizione pacifica in questa grande repubblica americana.
Vi porto queste notizie e desidero che capiate ciò che sta accadendo. Stiamo vivendo un momento storico e sono fiero di potervelo raccontare.”
Steve Pieczenik

(traduzione: Barbara Tampieri)

Dico subito che mi auguro con tutto il cuore che Pieczenik stia dicendo la verità, ovvero che finalmente stia arrivando la cavalleria contro quei neocon rappresentati da Hillary Clinton, una cavalla azzoppata mandata a correre l’Arc de Triomphe, che tanti lutti addussero agli americani e al resto del mondo negli ultimi quindici anni. Dalle elezioni truccate di George Dubya Bush, all’11 settembre; dal progetto per un nuovo secolo americano, in realtà globalista, alle sanguinose guerre in Afghanistan, Iraq; e poi le rivoluzioni arancioni, Al Qaeda e poi ISIS, le armi di migrazione di massa, la caduta a filotto di tutti gli stati arabi laici, dalla Libia di Gheddafi fino all’attacco alla Siria ancora in corso e ad ogni immaginabile casino stia tormentando il mondo. E, nel mezzo, grazie alla deregulation finanziaria firmata da Bill Clinton nel 1999, una delle più spaventose crisi economiche della storia dalla quale non si riesce ad uscire e che ci sta rendendo tutti più poveri e schiavi di un regime che ha esteso i suoi tentacoli su tutto il mondo occidentale.
Era inevitabile che qualcuno dicesse basta, soprattutto dopo che una cretina, gareggiando per il titolo di comandante in capo, ha rivelato i tempi di reazione nucleari del suo paese in diretta televisiva.
Mi fa piacere comunque sentire la conferma del fatto, da me sostenuto da sempre, che Assange racconta ciò che gli permettono di raccontare. E così probabilmente Snowden.
Pieczenik, tra le agenzie che collaborano al contro-golpe, non nomina il Pentagono e forse è una scelta strategica, per non “militarizzare” l’azione di resistenza, ma sospetto che questa sia la vendetta del Pentagono per il pertuso nella sua parete esterna l’11 settembre; vendetta lasciata raffreddare da quindici anni. Ci sono i generali in questa rivolta, eccome se ci sono. Uno di essi, Michael T. Flynn, uno tosto, è stretto consigliere di Donald Trump da tempo.
Ripeto, spero che, visto che Pieczenik è purtuttavia una vecchia volpe del dipartimento black ops, non si tratti di sceneggiata o di ennesima operazione in nero.
La narrazione del vecchio spione potrà essere anche incompleta e da prendere con le dovute cautele ma che qualcosa di grosso stia accadendo con la scusa delle elezioni presidenziali è innegabile. Anche perché i me(r)dia si guardano bene dal raccontarvela.
Non illudiamoci però che questi del contro-golpe siano né i buoni né l’asinistra, anche se, per la verità, lo scontro epocale ormai in questo mondo dai poli invertiti, non è più tra destra e sinistra ma tra progressismo reazionario e conservatorismo progressista. Sono ciò che passa il convento.
La resistenza contro la catastrofe neocon è sicuramente formata da conservatori, liberali anche se forse non così ultraliberisti. E’ élite ma di quella che non ha certo voglia di fare a testate nucleari con la Russia né di farsi scannare dai wahabiti sotto casa. Il vecchio reaganismo che risorge contro il rampantismo del lato oscuro bushista, una guerra iniziata quarant’anni fa a pistolettate reciproche.
Ci saranno sicuramente israeliani non neocon stufi del shitliberalism buonaiolo ma a scopo di lucro di Soros che ha scatenato la transumanza del terzo mondo nel primo, risvegliando i sogni di conquista islamica d’Europa e di conseguenza l’antisemitismo.
Tra parentesi, alcune zelanti immigrazioniste europee di espressione germanica potranno subire dei poderosi contraccolpi, se questa rivoluzione americana sarà vittoriosa.
Come in ogni spy story dobbiamo attenderci nei prossimi giorni numerosi colpi di scena.
In campo democratico c’è aria di smobilitazione. Obama ancora sostiene Hillary, non si sa quanto ob torto collo, ma Michelle ha fatto cancellare tutti i suoi tweet fino al 2013.
Forse, nel prosieguo di questo House of Cards meglio di House of Cards, scopriremo quale è stato il vero ruolo di Huma Abedin e del coniuge “pedofilo”. Infiltrati? Agenti doppi, tripli?
In un secondo video Piezcenik annuncia intanto un grosso scandalo pedofilia che coinvolgerebbe i coniugi Clinton. Il tirare in ballo la pedofilia, in questi casi, è una sorta di firma. In Italia ne sappiamo qualcosa. (“Ho messo sotto inchiesta Berlusconi”,  ha detto di recete Pieczenik, elencando le sue “imprese” in una conversazione con Alex Jones). Ripeto, o questa minestra o saltare dalla finestra. Zitti e inghiottite, come Madonna.
Questo per ora è quanto, folks, dal fronte occidentale.
Se la cosa vi crea ansia, i me(r)dia mainstream, i vari La Rephillary, Il Clinton Quotidiano, L’Unihillary, il Corriere di Hillary, SkyHillary24, HillaryNews24, ecc. continueranno nel frattempo a raccontarvi con grande obiettività queste storiche elezioni presidenziali americane.
P.S. Stasera, accendendo la TV, ho visto trasmettere e tradurre il discorso di Melania Trump.
(“Attenzione, il proprietario della linea editoriale è pregato di riposizionarla”.)
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