Quel che sembrava utopia è realtà: in alcune aree del mondo le energie prodotte da fonti rinnovabili, in particolare del solare, sono più convenienti delle fonti fossili. Si tratta di Cina, India, Brasile, Sud Africa, Cile e altre 54 economie emergenti del mondo
di LUCA PAGNI
MILANO – Fino a cinque anni fa sembrava ancora una utopia, fino all’anno scorso una ipotesi ancora troppo ottimistica. E, invece, ci siamo già arrivati: in alcune aree del mondo le energie prodotte da fonti rinnovabili, in particolare del solare, sono più convenienti delle fonti fossili. Anche senza dover ricorrere a sussidi pubblici o incentivi pagati in bolletta dai consumatori.
Lo sostiene l’ultimo rapporto non di un centro studi ambientalista ma di Bloomberg New Energy Finance: grazie al crollo di prezzi dei pannelli e l’evoluzione della tecnologia sempre più efficiente, il costo al megawattora dell’energia fotovoltaica ha superato quella da fonte eolica a terra e ha messo la freccia anche rispetto al carbone. Lo è sicuramente in Cina, India, Brasile, Sud Africa, Cile e altre 54 economie emergenti del mondo. In queste aree, rispetto al 2010 i costi medi per la realizzazione di un impianto solare si sono dimezzati e i prezzi dell’energia sono calati di un terzo.
Non è ancora così vantaggiosa in Europa, dove la presenza di grandi impianti termoelettrici (soprattuto alimentati a carbone è ancora vantaggioso), almeno fino a quando non verranno alzati i costi per le emissioni della Co2.
Secondo il presidente di Bloomberg New Energy Finance, Michael Liebrech siamo ormai entrati nell’era della “energia fotovoltaica sottocosto”. Il rapporto cita il caso del Cile, dove è stato raggiunto il pezzo record di 29 dollari al megawattora, ma anche in Messico e Sud Africa si viaggia ormai stabilmente sotto i 50 dollari.
Così, se tre settimane fa l’Agenzia internazionale per l’energia aveva certificato che nel 2015, la produzione da eolico nel mondo aveva superato la produzione derivante dalle centrali a carbone, Bloomberg assicura che il 2016 sarà l’anno in cui la nuova produzione da fotovoltaico supererà l’energia prodotta dal vento: 70 gigawatt contro 59.
FONTE: repubblica.it