A meno di 24 ore dalla fine delle consultazioni, si sblocca la situazione dell’esecutivo. Ora tempi rapidi per l’insediamento, in vista del Consiglio Europeo di giovedì
È ufficiale: Sergio Mattarella ha scelto Paolo Gentiloni per formare il nuovo governo dopo le dimissioni di Renzi. Il presidente della Repubblica ha convocato il ministro degli esteri uscente alle 12.30 al Colle per formalizzare l’incarico.
Gentiloni come è prassi, dovrebbe accettare con riserva, anche se rispetto ad altre situazioni i tempi per la formazione del nuovo esecutivo dovranno essere strettissimi. Come Mattarella ha sottolineato al termine delle consultazioni, il Paese “ha bisogno di un governo in tempi brevi” perché ci sono “scadenze e impegni da rispettare, sul piano interno, europeo e internazionale”. E proprio il piano europeo è quello più impellente: giovedì 15 c’è infatti il Consiglio Europeo e Mattarella vuole un governo insediato e con pieni poteri.
Per questo Gentiloni probabilmente preparerà la lista dei ministri (totonomi) e scioglierà la riserva già martedì, per arrivare a giurare entro mercoledì e presentarsi forte in Europa. Poi ci sarà il passaggio della fiducia, anche se la maggioranza che sosterrà il governo sarà praticamente la stessa del governo Renzi, visto che gli altri partiti si sono sfilati – Forza Italia in primis – dalla possibilità di un governo di larghe intese. A quel punto la politica potrà pensare alla nuova legge elettorale per poi andare alle urne nella tarda primavera, probabilmente a giugno.