L’effetto di campo della coscienza, più noto come l’Effetto Maharishi, a partire dagli anni ‘70 è stato osservato e verificato più volte. E’ quindi un fatto accertato: sono possibili influenze reciproche tra persone distanti, a patto che siano in sintonia emozionale. Sappiamo che esistono tecniche mentali che permettono di aumentare la “coerenza” delle onde cerebrali in modo semplice ed efficace, come dimostrato da centinaia di ricerche scientifiche condotte da varie Università in tutto il mondo.

Molte ricerche hanno confermato che nelle città, regioni o Stati in cui almeno la radice quadrata dell’1% della popolazione pratica la Meditazione seguendo certe indicazioni, si ottiene un netto miglioramento dei principali indici sociologici: ad esempio minor numero di episodi criminali, di incidenti, di malattie, e molte altre conseguenze positive. Trattasi di effetti statistici molto significativi, non imputabili alle normali fluttuazioni casuali.

Alla fine del 1983 fu creato per la prima volta un Effetto Maharishi di portata planetaria, grazie ad un’assemblea di 7.000 esperti che per tre settimane praticarono un gruppo il programma di Meditazione (7.000 era circa la radice quadrata dell’1% dell’intera popolazione mondiale). I risultati furono analoghi a quelli ottenuti in precedenza a livello locale, ma si estesero a tutto il mondo. L’Effetto Maharishi ha perfino prodotto forti attenuazioni della conflittualità in regioni afflitte da guerre.

Considerando questi straordinari risultati sarebbe opportuno creare in ogni Nazione dei “gruppi di coerenza” che permettano rapidi progressi nella soluzione dei vari problemi sociali, politici ed economici. Quello che gli scienziati stanno scoprendo è precisamente ciò che gli antichi testi ci dicono: il linguaggio che il Campo energetico riconosce, è il linguaggio dei sentimenti e delle emozioni. Questo significa che possiamo imparare a creare intenzionalmente, con consapevolezza!

Il Campo di energia ha tre qualità: è sempre e ovunque, è stato qui sin dall’inizio e possiede un’intelligenza che reagisce alle emozioni umane. C’è chi lo chiama il Campo. Altri parlano di Mente di Dio. Gregg Braden lo definisce la Matrix Divina. Questo Campo è la sostanza di cui sono fatti i nostri corpi e il mondo. Esso contiene in potenza tutto ciò che sperimenteremo o conosceremo nel nostro mondo. Tutte le esperienze esistono sotto forma di possibilità, potenzialità non realizzate all’interno di tale Essenza Quantistica. Le scelte che compiamo in ogni momento sono ciò che dà vita a questi potenziali energetici.

Dobbiamo imparare il linguaggio del Campo Quantistico per poter creare un mondo migliore. Tutti hanno tutto ciò che occorre per creare gioia, abbondanza e buona salute nella propria vita, ogni giorno. Il linguaggio che questo Campo riconosce è il linguaggio dei sentimenti e delle emozioni umani. Non occorre che tutte le persone del mondo esprimano lo stesso sentimento per creare l’Effetto Maharishi. Gli studi dimostrano che un numero relativamente ristretto di persone con un’intenzione focalizzata ha un grande peso nel determinare la risposta della nostra realtà.

Un esperimento importantissimo fu fatto durante la guerra tra Israele e il Libano nei primi anni Ottanta. Questo esperimento consisteva nel trasferire persone ben addestrate a sviluppare la pace nel proprio corpo in aree mediorientali devastate dalla guerra. Quando queste persone provavano tutte insieme un senso di pace in periodi determinati, il livello di violenza nell’area intorno a loro diminuiva significativamente. Il crimine, le attività di pronto soccorso e gli incidenti stradali diminuivano; cessavano anche le attività terroristiche. E quando i praticanti si fermavano, tutte quelle attività riprendevano. Poiché questi praticanti avevano appreso la Meditazione da Maharishi, questo fenomeno divenne noto come «l’effetto Maharishi». E i risultati erano così evidenti che i ricercatori furono in grado di determinare la percentuale esatta di popolazione necessaria per creare questo effetto. Essa è la radice quadrata dell’1% di una data popolazione. Per cui, quando si forma questa massa critica di partecipanti, gli effetti cominciano a essere visibili. Ovviamente, più persone partecipano, e meglio è. La radice quadrata dell’1% sono appena cento persone su un milione, e solo ottomila sull’attuale popolazione mondiale di sei miliardi e mezzo

di persone. Questo è tutto ciò che occorre per fare la differenza.

Sintetizzando: un numero relativamente ristretto di persone con un’intenzione focalizzata ha un grande peso nel determinare la risposta della nostra realtà, sia nel nostro corpo che nel mondo. Questo perché un simile sistema sviluppa una coerenza interna che lo mantiene integro e in grado di produrre coerenza anche nel mondo circostante. La coerenza è la forza che crea unità, coesione, sinergia dinamica, pace, armonia. Secondo il concetto di “coerenza quantistica”, quando gli elettroni che trasportano la corrente elettrica si muovono tutti insieme in modo coerente, come se fossero un’ unica gigantesca particella, la corrente elettrica scorre senza ostacolli (Effetto Meissner). Allo stesso modo, quando dei soggetti entrano in uno stato di comunicazione empatica silenziosa, tra le onde elettroencefalografiche dei loro cervelli si produce un forte aumento di coerenza. E questo, come è stato ripetutamente dimostrato, determina il medesimo effetto anche nella coscienza collettiva. Lo stato di pace e di armonia sperimentato dal singolo individuo, contemporaneamente agli altri individui del gruppo, si irradia nell’ambiente esterno, provocando un’induzione di coerenza a livello globale.

Il numero minimo di persone richiesto per attivare un cambiamento di coscienza è la radice quadrata dell’1% della popolazione. Quando si forma questa massa critica di partecipanti, gli effetti cominciano a manifestarsi in maniera visibile. Ovviamente, più persone partecipano, più rapidamente si possono scorgere questi effetti. 8.000 persone che imparino a sentire emozionalmente la pace e la sentano contemporaneamente sarebbero sufficienti a portare la pace sul nostro pianeta. Chiaramente ognuno è libero di usare il metodo meditativo che ritiene più congeniale per raggiungere quello stato di pace necessario affinché si producano gli effetti desiderati. Ottomila x otto = 64.000. Questo è un numero giudicato più sicuro. 8.000 vanno bene, ma conosciamo la natura umana e le sue fluttuazioni comportamentali negli impegni che assume. 64.000 è un numero che ci mette al riparo da certe sorprese.

Daniele Barbarotto

Fonte: http://pontidelcuore.altervista.org/blog/?p=406

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