Di FunnyKing , il

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Ieri sono usciti i dati sul Fabbisogno* dello Stato ad Aprile 2016, ovvero quanto lo Stato ad Aprile ha speso rispetto alle entrate, dati in netto peggioramento sia mese su mese che nel confronto sui primi 4 mesi del 2015 rispetto a quelli del 2106.

dal Mef

Nel mese di aprile si è realizzato un fabbisogno del settore statale pari, in via provvisoria, a circa 8.200 milioni, che si confronta con un fabbisogno di 6.182 milioni nel corrispondente mese del 2015.
Il fabbisogno dei primi quattro mesi dell’anno si attesta sui 34.578 milioni con un aumento di circa 5.000 milioni rispetto al periodo gennaio-aprile del 2015.
Sul sito del Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato è disponibile il dato definitivo del saldo del settore statale del mese di marzo 2016.…….

Dunque lo Stato per Aprile dovrà attingere alla “cassa” o fare più debito per oltre 2 miliardi in più di quanto fatto ad Aprile 2015. In totale per la “cifretta” di 8,2 miliardi di euro.

Se andiamo a vedere le Tabelle del Mef fino a Marzo 2016 (i dati di Aprile sono preliminari):
Schermata 2016-05-05 alle 12.52.42Schermata 2016-05-05 alle 12.52.48

Si nota come i nodi arrivano al pettine.

L’anno scorso è stato possibile abbellire i conti per cassa, specie con il giochetto dello Split payment sull’IVA, quest’anno il giochetto non funziona più e i mega bonus per le assunzioni più altre prebende elargite a pioggia cominciano ad incidere sui conti pubblici (taccio sull’INPS la quale dovrà anche per il 2016 chiedere più soldi allo stato)

Dunque nei primi 4 mesi dell’anno, alla faccia della fantascienza targata Padoan, lo Stato Italiano “necessita” di ulteriori 5 miliardi di euro da prendere da qualche parte ovvero:

  • Drenando le disponibilità liquide del tesoro (la cassa)
  • Facendo altro debito oltre a rinnovare quello in essere

Si noti infatti anche come nei primi 4 mesi del 2016 stia peggiorando il nostro saldo primario (a fine anno sarà positivo ma “meno” positivo dello scorso anno).

No ma #statesereni va tutto bene.

*Fabbisogno (definizione di Banca D’Italia)

Il fabbisogno è il saldo riferito ai conti pubblici, valutato in termini di cassa, delle partite correnti, di quelle in conto capitale e di quelle di natura finanziaria. Può essere inoltre espresso come saldo fra le accensioni e i rimborsi di prestiti (che rappresenta il ricorso all’indebitamento nei confronti di altri soggetti, in forma di titoli, crediti bancari e altri strumenti finanziari). Nel primo caso il fabbisogno viene calcolato dal lato della formazione, nel secondo da quello della copertura.

Il fabbisogno calcolato dal lato della copertura non coincide con la variazione del debito principalmente per effetto del diverso trattamento riservato alle disponibilità liquide del Tesoro (depositi presso la Banca d’Italia e impieghi della liquidità) esso è ottenuto infatti come variazione del debito al netto della variazione delle disponibilità liquide del Tesoro.

Fabbisogno e debito differiscono anche per i diversi criteri contabili adottati. In particolare:

  • nel fabbisogno, con l’eccezione dei BOT, le emissioni di titoli e il rimborso di titoli zero coupon sono valutate al “netto ricavo”, mentre nel debito esse sono incluse al valore nominale
  • nel fabbisogno le passività denominate in valuta estera sono convertite al tasso di cambio vigente al momento della regolazione dell’operazione, mentre nel debito la conversione è effettuata al tasso di cambio di fine periodo
  • nel fabbisogno, la rivalutazione dei titoli indicizzati nel capitale (BTP€i) espleta i suoi effetti solo all’atto del rimborso mentre nel debito viene periodicamente imputata.

Fonte: rischiocalcolato.it

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