
repubblicano Donald Trump con 36,5 milioni di dollari. Tutto questo, ripetiamo, almeno a livello ufficiale.
Il sistema elettorale USA non considera come corruzione quella autentica asta pubblica che avviene prima delle elezioni, e che permette di comprarsi preventivamente i favori del candidato prescelto, qualora vincesse le elezioni. Stando così le cose, quasi sempre vince chi raccoglie maggiori finanziamenti. In un sistema elettorale indiretto, di secondo grado, i voti non designano direttamente il presidente ma la quota di “super elettori” di cui dispone astrusamente ogni Stato della federazione,
Il famigerato Bush II divenne presidente nonostante non disponesse della maggioranza dei voti dei suoi concittadini.
Pertanto, sarà possibile disporre di più finanziamenti della candidata di Wall street Hillary Clinton? Riuscira Donald Trump a pareggiare i conti senza sacrificare il suo patrimonio personale? Continuerà il curioso sistema delle “dinastie familiari” con un Clinton II+I?