Da Johnny Cloaca’s Freedonia di Francesco Simoncelli

di Jeffrey Tucker

Questo è intrattenimento puro. La filiale di Chicago della Federal Reserve ha affrontato la grande questione monetaria dei nostri giorni. Un ricercatore ha dato uno sguardo approfondito alle prospettive delle criptovalute, con un focus particolare su Bitcoin. Conclude che Bitcoin non è un sostituto valido per il dollaro. Ma semmai dovesse sostituirlo, profetizza il documento, probabilmente dovrebbe essere schiacciato.

La parte divertente ed affascinante è seguire il ragionamento. Quello che si scopre è il più grande atto di proiezione freudiana che abbia mai visto in uno studio della Federal Reserve.

“E’ difficile immaginare un mondo,” dice lo studio privo di immaginazione, “in cui la moneta principale si basa su un codice informatico estremamente complesso capito solo da pochi e controllato da ancora meno, senza responsabilità, arbitrato o ricorso.”

C’è da restare sbigottiti. Qui la FED parla di cose complesse. Quando il governatore della FED parla al Congresso, egli (presto lei) blatera in un tale gergo tecnico che nessuno osa rispondere per paura di sembrare ignorante. E’ come il primo giorno di frequentzione del corso di Fisica. Il professore chiede se ci sono domande e tutti abbassano lo sguardo in preda al terrore.

In mezzo secolo di questa assurdità, solo Ron Paul ha veramente osato porre seri interrogativi sulla FED. Il modo principale con cui la FED evita domande è quello di accecare le persone con statistiche folli ed analisi complesse. Si potrebbe dire che la sua gestione del dollaro si basa su un “codice estremamente complesso compreso solo da pochi.”

Ma no, questo è ciò che la FED dice di Bitcoin , un protocollo open-source che chiunque può scaricare, esaminare e criticare, una moneta che ha ogni singola operazione tracciata in un registro pubblico. Mai nella storia c’è stata una moneta più trasparente.

C’è di meglio. Ecco un altro esempio di come FED “critica” Bitcoin. Ricordiamo che nessun ente governativo ha creato Bitcoin. E’ stata un’invenzione di una persona, o un gruppo, che ha redatto il protocollo per una moneta perfetta e l’ha scaraventato su un forum di Internet. Otto mesi più tardi, ha ottenuto un valore di mercato. Sin da allora è cresciuto, ed ora viene utilizzato in tutto il mondo. Ha una capitalizzazione di mercato di $4.5 miliardi, e il tasso di cambio con il dollaro mostra un valore in perenne crescita.

Tutto questo è stato realizzato senza alcuna sponsorizzazione di terze parti o sostegno da parte dello stato. Deve risultare un po’ imbarazzante per un’agenzia che sostiene di essere assolutamente essenziale per la gestione dell’impero monetario e globale degli Stati Uniti. Non potremmo mai abolire questa meravigliosa istituzione!

Che considerazione ha quindi la FED di Bitcoin? “Bitcoin è libero dai poteri dello stato,” dice il documento, “ma è anche al di fuori della sua protezione.”

Lo scrittore presume che lo stato abbia protetto il dollaro! Se pensate che 100 anni fa, quando venne creata la FED, $1 valeva $1 e oggi ne vale meno di 5 centesimi…

Al contrario, Bitcoin continua ad aumentare di valore in relazione ai beni e servizi che acquista. Questa è una cosa abbastanza strana e senza precedenti. In altre parole, se possedete Bitcoin, vedrete effettivamente aumentare la vostra ricchezza anche senza investimenti. Questo è il modo in cui funziona la moneta sonante. E’ quello che la FED denigra come “deflazione.”

La FED ci assicura che “durante la maggior parte della storia occidentale, lo stato è stato coinvolto negli affari moentari. Come minimo, lo stato ha utilizzato il denaro come un dispositivo di coordinamento, sostenendo spesso il suo valore accettandolo come pagamento delle tasse.”

Voi pensate che essere tassati equivale ad essere derubati. La FED dice di no. Venite tassati in modo che il dollaro continuerà ad avere valore. Questa è una riaffermazione del “valor impositus” del Medioevo — una grande bugia dei re secondo cui loro avevano ragione su qualsiasi cosa.

Diventa ancora più strano. Il documento aggiunge: “Una funzione principale del denaro è quella di liberare un debitore dai suoi obblighi, legandosi ad una funzione essenziale dello stato, l’amministrazione della giustizia.”

Ma in realtà l’effetto della FED è stato esattamente il contrario. Non ci sarebbe stato modo con il quale il governo avrebbe ammassato $17 bilioni di debito, senza che la FED promettesse di stampare denaro sufficiente per salvare il sistema, non importa a quale costo. In realtà, la ragione per cui venne creata la FED fu quella di permettere al governo di sprofondare nel debito senza dover affrontare le conseguenze del mercato.

In altre parole, la FED non ci ha liberato dagli obblighi del debito, ma piuttosto ha imposto vasti obblighi a noi ed a molte generazioni future.

La FED avanza un’altra grande critica a Bitcoin. Anche qui, la mascella cade a terra. Preparatevi a questa bordata: Bitcoin è “uno status di quasi-monopolio nel campo delle valute digitali.”

Sì, un quasi-monopolio. Forse dovrebbe essere considerato migliore del cartello monopolistico rappresentato dal dollaro. Che c’è dopo? Deve arrivare la Federal Trade Commission e disgregarlo? Sarebbe una cosa molto divertente da guardare.

Non è mai esistita una moneta più resistente al controllo del governo come Bitcoin. Vive in una rete distribuita. I federali potrebbero acquisire un bilione di copie del libro mastro, ma sopravviverebbe lo stesso fino a quando esisterebbe anche una sola copia in circolazione. Viene scambiato da persona a persona, senza coinvolgimento di terzi, il che lo rende ancora più resistente.

Inoltre l’uso della crittografia per garantire l’integrità delle transazioni, rende quasi impossibile agli estranei l’accesso ai dettagli delle identità dietro le transazioni.

Infatti questo è il motivo della struttura di Bitcoin: è stato creato per essere resistente allo stato. E’ stato creato per prosperare senza l’intervento di una banca centrale. Non ha alcun punto debole. Quindi sta facendo andare ai matti le élite.

Ma se questo è il meglio che la FED riesce a fare, il futuro è piuttosto luminoso. Non riesco a pensare ad una critica meno plausibile di quella della FED (un sistema nebuloso, complesso e cartellizzato) nei confronti di Bitcoin — che invece il mercato è stato libero di accettare o rifiutare.

Nel frattempo, Bitcoin è definito il “tasso del miele” per un motivo. La sua marcia procede a prescindere. La presunta bolla ed il bust del marzo scorso sono già alle spalle. Anche se avete acquistato ai massimi, avrete già visto un rendimento del 50% sul vostro denaro.

Bitcoin continuerà ad essere frainteso, insultato, attaccato e denunciato. Ma sapete cosa? A Bitcoin proprio non interessa. Ogni mese che passa, diventa sempre più popolare, più utile, più accessibile. Un giorno potrebbe diventare la nuova moneta di riserva mondiale, e lascerà in lacrime questi ricercatori della FED.

Cordiali saluti,

[*] traduzione di Francesco Simoncelli

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