Le banche non è che prendono in prestito soldi e cercano di piazzarli come merce.

Ma non vi basta sapere che un’ente privato ha il diritto di prendere un foglio di carta dal valore di 30 centesimi di euro e prestarlo agli Stati sovrani per 520 euro??

No?

Allora cominciamo dal basso.
Dunque, un tempo l’uomo scambiava beni e servizi in cambio di beni e servizi. Questo sistema si chiama baratto. Poi pensò: forse è meglio creare una convenzione. E da allora un grammo d’oro valeva dieci chili di pane. Poi però l’oro diventava raro, e la gente aveva paura a tenerlo addosso. Nacquero i i banchi di sicurezza. La gente portava oro da persone fidate e loro in cambio davano un pezzetto di carta con su una scritta e una firma: Vale una libra d’oro Bankeinstein. La gente era felice di non dover portare più tante libre addosso, la nota di banco poteva essere spesa lo stesso, la gente si fidava della firma del Banchiere…

Diciamo che andò così per un po’
poi…
DATA FONDAMENTALE 1694
Nel 1694, la Banca d’Inghilterra trasforma l’oro dei cittadini inglesi in carta moneta, e il fondatore della Banca d’Inghilterra, William Paterson, afferma pubblicamente che “La banca (e non i cittadini) trae beneficio dall’interesse, su tutta la moneta che crea dal nulla”

Infatti la Banca d’Inghilterra cominciò a prestare al Tesoro britannico, il denaro di quest’ultimo all?8%, contemporaneamente era autorizzata a battere moneta con lo stesso capitale, tornando a prestarlo un’altra volta al pubblico, sotto forma di banconote.

I maggiori prestiti delle banche ai governanti sono quelli richiesti per finanziare le guerre, prestiti che regolarmente impoveriscono i sudditi.

Nel 1773, Amschel Mayer Rothschild, massimo finanziere tedesco, dichiarava:
” la nostra politica è quella di fomentare le guerre, ma dirigendo Conferenze di Pace,in modo che nessuna delle parti in conflitto possa avere benefici. Le guerre devono essere dirette in modo tale che entrambi gli schieramenti,sprofondino sempre più nel loro debito e quindi, sempre di più sotto il nostro potere “.

Il 22 Luglio 1944, gli stati del mondo, a Bretton Woods, decidono un nuovo sistema monetario.
Tutte le monete erano convertibili in dollari, ma solo il dollaro era convertibile in oro
Ovviamente si ebbero le seguenti conseguenze:

1 – Per garantire l’equilibrio del sistema, gli Stati Uniti stamparono più dollari di quelli necessari ,alla sua precedente circolazione interna
2 – Tutti gli stati del mondo costituirono riserve in dollari per garantire la loro moneta (negli anni settanta, l’80% delle riserve valutarie erano in dollari)
3 – Il Fondo Monetario Internazionale, creato a Bretton Woods e di proprietà per l’80% da Stati Uniti e Inghilterra, controllava le riserve valutarie di tutti gli stati, obbligandoli a politiche economiche favorevole agli Stati Uniti e Inghilterra

Nel 1970 l’OPEC, cioè il cartello dei produttori di petrolio, non solo aumentò il prezzo del greggio, ma pretese il pagamento in oro e non in dollari.
Gli stati che avevano riserve in dollari, cercarono di cambiarli in oro, che si sarebbe dovuto trovare nei forzieri di Fort Knox in USA, ma si scopri che l’oro non era sufficiente e non copriva il valore dei dollari circolanti in tutto il mondo

Le riserve auree nel mondo (valutate al 1975) non superavano le 200.000 tonnellate, mentre per coprire tutte le monete circolanti ne sarebbero occorse 75.000.000 di tonnellate

Il che vuol dire che ogni moneta aveva una copertura del suo valore pari allo 0,3% in oro, cioè carta straccia

Il 15 agosto 1971, Nixon annuncia a Camp David, con decisione unilaterale, di sospendere la convertibilità del dollaro in oro. Una constatazione di fatto del disastro

Da allora i paesi continuano a stampare denaro, fondandolo sul nulla, perché non esiste alcun valore di riferimento che possa far capire quanto vale il biglietto di banca stampato.
Ancora di più carta straccia

La situazione attuale, dal punto di vista logico, è sconvolgente.
Le banche centrali emettono moneta, senza limite e senza costo, e se ne attribuiscono la proprietà a titolo esclusivo e, con i loro prestiti sistematici, creano e incrementano il debito pubblico di ogni stato.

Ma la banca centrale che si dichiara proprietaria di questo denaro, emette denaro del quale è consapevole che non ha un corrispettivo in oro, e quindi non ha valore.

Il valore monetario è dunque creato dal cittadino, che non è proprietario, con il sudore della fronte e accettando una convenzione sulla moneta, basata su niente di concreto, ma semplicemente sulla sua supina accettazione di questo stato di cose.

Il valore della moneta nazionale potrebbe avere forse un solo corrispettivo, la somma dei beni e del lavoro prodotto da coloro che non ne sono proprietari, quindi non cittadini, ma sudditi o schiavi.

Ma questa è una misura largamente discutibile, non univoca e difficilmente misurabile
Questa misura sarebbe il PIL, cioè il prodotto interno lordo, cioè esattamente ciò che produce la comunità di questi schiavi.
Tuttavia un valore non riconosciuto da nessuno, perché se si presenta una banconota all’incasso, la banca non paga, ed è autorizzata dalla legge a non pagare, né con oro, ma nemmeno con ogni altro valore, cioè carta straccia contro carta straccia.

Questo meccanismo infernale è stato adottato e ampliato anche con il trattato di Maastricht.

Infatti secondo l’art.105 A

1 – La BCE (Banca della Comunità Europea, privata, perché di proprietà delle banche centrali che, a loro volta sono private), ha diritto esclusivo di autorizzare l’emissione di banconote.
2 – Gli stati europei possono coniare monete metalliche con l’approvazione della BCE.

Sono inoltre previste misure di “armonizzazione” dei flussi monetari, il che vuol dire che, le banche centrali e tutte le banche proprietarie, possono essere in grado di creare un sistema monetario di controllo finanziario, in mani private, capace di condizionare il sistema politico di ciascun paese e l’economia di ogni comunità sociale, nel suo insieme.

Tutto questo spiega come il potere-monetario possa dominare il potere-politico comunque esso sia costituito, democratico o no.

Questo spiega perché cancellare il debito dei paesi poveri è semplicemente un trucco che non porta alcun beneficio a questi paesi, in quanto cancella interessi composti, e non ricchezza, che comunque non si sarebbero mai potuti incassare.

Le banche centrali è un sistema al cui apice è la BIS (Bank for International Settlements di Basilea, in Svizzera), una banca anch’essa privata, di proprietà delle banche centrali.

Ciascuna, controlla il proprio governo, tramite la capacità di condizionare i prestiti al Tesoro, di manipolare i tassi di cambio, d’influire sul livello delle attività economiche nazionali e di fare pressioni sui politici compiacenti tramite elargizioni mirate nel mondo degli affari. In questo modo si è instaurato un sistema che tramite privati, controlla completamente il denaro pubblico di tutti i cittadini, ai quali si sottrae non solo il potere monetario, ma con la semplice carta straccia anche la capacità di decidere cambiamenti della loro vita.

E’ una carta straccia che a me, fa veramente paura !

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