Kiev, spiazzata dalla vittoria di Trump, riapre le ostilità, sperando forse in un intervento russo, o in una pesante controffensiva delle Repubbliche del Donbass, per poter così passare per vittima.
– di Massimiliano Greco per L’Opinione Pubblica –
Il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin, durante la conferenza stampa tenuta nel corso della sua visita in Ungheria, ha spiegato come mai Kiev sia arrivata all’escalation: “Kiev ha bisogno di soldi, ecco perché sta facendo aggravare la situazione in Donbass. Il suo scopo è quello di fare la vittima ed estorcere soldi ad Europa e Stati Uniti”.
“Venerdì scorso”, ha continuato il presidente russo in visita da Orbàn, “sono iniziate le azioni di combattimento e i cosiddetti battaglioni di volontari ucraini hanno preso una roccaforte, circa 200 metri in profondità nel territorio controllato dalle forze di autodifesa del Donbass. Da lì poi sono stati ributtati fuori.
Spero che in Ucraina le persone interessate al risolvere le questioni con mezzi politici non lascino che la situazione nel sud-est dell’Ucraina si sviluppi secondo il peggior scenario possibile e che, al contrario, si sforzino per ottemperare agli impegni di di Minsk.
Come è noto, mentre la campagna elettorale presidenziale americana era ancora in corso, il governo ucraino ha assunto apertamente una posizione sbilanciata in favore di uno dei candidati. Inoltre, alcuni oligarchi, sicuramente con l’approvazione da parte di Kiev, hanno finanziato la Clinton. Hanno riaperto le ostilità per condizionare i negoziati con Trump”.
Kiev, spiazzata dalla vittoria di Trump, riapre perciò le ostilità, sperando forse in un intervento russo, o in una pesante controffensiva delle Repubbliche del Donbass, per poter così passare come soggetto che subisce un’aggressione. È presto, tuttavia, per capire come si muoverà Trump.
Massimiliano Greco
Fonte: L’Opinione Pubblica