Slitta a giovedì la formazione di un nuovo governo di unità nazionale. Blindati russi nel centro di Sebastopoli, in Crimea, dove ha sede la flotta russa del Mar Nero. Parlamento: “Tribunale internazionale per Ianukovich”

IL RACCONTO DALL’INVIATO ALESSANDRO FARRUGGIA. E’ caccia al fuggitivo Ianukovich

La prevista formazione del nuovo governo transitorio è stata rinviata a giovedì per la necessità di prolungare le consultazioni. I deputati ucraini hanno approvato una mozione per chiedere al Tribunale penale internazionale all’Aja di processare Viktor Ianukovich per crimini contro l’umanità, una volta che il deposto presidente filo-russo verrà catturato. Con lui dovranno essere giudicati anche l’ex ministro dell’Interno, Vitaly Zakharchenko, e l’ex procuratore generale di Kiev, Viktor Pshonka. Secondo il bilancio fornito dal Parlamento, Ianukovich e i suo alleati sono accusati di aver provocato la morte di oltre 100 persone e il ferimento di altre duemila negli scontri che hanno insanguinato il Paese. Sul fronte politico, l’ex campione del mondo di pugilato Vitaly Klitschko ha ufficializzato la propria candidatura alle presidenziali anticipate del 25 maggio. Oltre al leader del partito nazionalista Udar (colpo), potrebbero presentarsi anche l’ex premier Iulia Tymoshenko e Oleg Tiahnybok, leader del partito di estrema destra Svoboda.

TURCHINOV: “PERICOLOSI SEGNALI DI SEPARATISMO” – Il presidente ucraino ad interim, Oleksander Turchinov, che è anche premier a interim e capo del parlamento, ha lanciato l’allarme sui “pericolosi segni di separatismo” emersi in alcune aree della repubblica ex sovietica dopo la destituzione del suo predecessore, il filo-russo Viktor Ianukovich. Il timore è che nelle regioni orientali e meridionali dell’Ucraina, a maggioranza russofona, la caduta del vecchio regime alimenti tendenze secessioniste.

KLITSCHKO ALLE PRESIDENZIALI, SARA’ AVVERSARIO DI TIMOSHENKO – L’ex campione di boxe Vitaly Klitschko ha annunciato la sua candidatura alla presidenza dell’Ucraina. Già figura di spicco dell’opposizione, leader del partito Udar, tra i più acclamati durante le proteste filo-Ue delle settimane scorse, il campione mondiale di pesi massimi Wbc ha ufficializzato la sua intenzione di candidarsi per la massima carica dello Stato nelle elezioni del 25 maggio. “Mi candiderò alle presidenziali. Sono convinto che si debbano cambiare complementamente i principi e le regole del gioco in Ucraina, bisogna ripristinare la giustizia”, ha dichiarato. Con ogni probabilità Klitschko si ritroverà a gareggiare con l’ex premier Iulia Timoshenko tornata in libertà e con i leader del partito di estrema destra Svoboda Oleg Tiahnybok.

“IANUKOVICH GIUDICATO DA CORTE INTERNAZIONALE” – Il Parlamento ucraino ha approvato con 339 voti a favore la proposta di far giudicare l’ormai ex presidente Viktor Ianukovich e altri funzionari a lui vicini da un tribunale internazionale “per crimini contro l’umanità durante i pacifici cortei di protesta tra il 30 novembre 2013 e il 22 febbraio 2014”.

“SPESE DA CAPOGIRO PER ILLUMINARE LA VILLA DELL’EX PRESIDENTE” – Dopo l’occupazione, sabato scorso, della sfarzosa villa alle porte di Kiev in cui alloggiava Ianukovich, gli attivisti hanno dato vita a ‘Ianukovichleaks’, un sito in cui sono stati pubblicati, per ora, i documenti trafugati nella casa. Su alcune delle carte, compaioni spese per oltre 30 milioni di euro in lampadari, che l’ex presidente ordinato nel 2010. Quello più costoso da 8 milioni per l’ingresso della villa, con un diametro di due metri e mezzo e 5 di altezza. Poi ce n’è uno per la sala principale da quasi 5 milioni e 5 da 2 milioni l’uno per le altre sale della sua ‘reggia’.

VIA I SIMBOLI RUSSI DA KIEV – La Rada, il Parlamento ucraino, ha fatto rimuovere la stella sovietica che da decenni svettava su una guglia del palazzo. Via anche le statue di Lenin e i simboli del passato dalla città.

RIMOSSI VERTICI DELLA POLIZIA  – Importanti cambiamenti ai vertici della polizia in Ucraina dopo la caduta di Ianukovich. Rimossi il capo del dipartimento di pubblica sicurezza e i comandanti della polizia delle regioni di Kiev, Dnipropetrovsk, Cerkasy e della Transcarpazia. Il nuovo ministro dell’Interno ad interim, Arsen Avakov, ha inoltre ordinato un’inchiesta su alcuni dirigenti di polizia accusati di abuso di potere.

“LA RUSSIA NON INTERFERIRA'”, MA IN CRIMEA COMPAIONO I BLINDATI – Mosca non intende interferire negli affari interni dell’Ucraina e spera che anche i suoi partner occidentali assumano la stessa posizione: lo ha detto il ministro degli esteri russo Serghiei Lavrov, definendo inoltre “pericoloso imporre a Kiev la scelta o con noi o contro di noi”. Ma nel pomeriggio un blindato russo è arrivato in piazza Nakhimov, nel centro di Sebastopoli, la città della Crimea che ospita la flotta di Mosca nel Mar Nero. Lo riferiscono via Twitter la tv russa in lingua inglese Russia Today a anche alcuni siti locali, secondo i quali altri mezzi blindati sono stati visti nelle vie principali all’ingresso della città.

Lavrov è intervenuto anche sulla decisione di tenere elezioni presidenziali anticipate in Ucraina il 25 maggio: “sono una deviazione dall’accordo tra governo e opposizione” siglato il 21 febbraio scorso. Il ministro russo ha ricordato che l’accordo prevede le presidenziali dopo la riforma costituzionale, da approvare entro settembre.

Intanto sostenitori del ‘Fronte Crimea’ filorusso hanno manifestato oggi di fronte al Parlamento della Repubblica, a Simferopol, chiedendo una “risposta forte” agli sviluppi politici in corso a Kiev. Il Parlamento è stato convocato in sessione straordinaria domani. Alcuni dimostranti hanno lanciato slogan in favore della secessione e dell’annessione alla Russia.

LAGARDE: “FMI PRONTO CON GLI AIUTI” – L’Fmi è pronto a impegnarsi con l’Ucraina e invierà, probabilmente a breve, sostegno tecnico all’Ucraina. Lo dice – fa sapere Bloomberg – il direttore generale del Fondo monetario internazionale, Christine Lagarde. ‘’Per sostenere al meglio questa economia, dobbiamo impegnarci in un dialogo in cui le autorità ucraine, una volta designate, chiederanno l’aiuto e il sostegno del Fmi’’

BARROSO: MOSCA LAVORI CON NOI  – “La Russia lavori costruttivamente con noi per garantire un’Ucraina unita” che sia “elemento di stabilità” per l’Europa e “abbia buone relazioni con i vicini a est e ovest”. E’ l’appello lanciato da José Manuel Barroso parlando alla plenaria del Parlamento europeo, affermando che la priorità è rispettare “l’unità territoriale del paese”.

AMBASCIATORE UCRAINO A ONU: NON E’ GOLPE – L’ambasciatore dell’Ucraina alle Nazioni Unite Yuriy Sergeyev, sostenitore dell’opposizione nel Paese, insiste: non ci sono stati “colpi di Stato” contro il presidente Viktor Ianukovich (VIDEO).

PUTIN CONVOCA VERTICI DI STATO: VOCI DI UN PIANO CRIMEA – Vladimir Putin ha discusso oggi la crisi in Ucraina con i “ministeri forti” e le più alte cariche dello Stato, segnalando che il presidente russo si prepara a prendere in mano il dossier dopo settimane di profilo basso sulla vicenda. Il silenzio del capo del Cremlino è stato dai più motivato con la volontà di non creare ulteriori tensioni durante le Olimpiadi di Sochi. E mentre il ministro degli Esteri Sergey Lavrov condanna la linea diplomatica occidentale sugli eventi di Kiev, si starebbe valutando il riconoscimento dell’indipendenza dell’Ucraina o la concessione a tutti gli abitanti della penisola della cittadinanza russa: una sorta di scenario stile Ossezia del Sud, la regione separatista georgiana riconosciuta da Mosca dop la guerra del 2008. Per ora queste teorie non trovano tuttavia conferma ufficiale, anzi, sono accompagnate da smentite. Mosca ha fatto sapere di avere sospeso il versamento di una nuova tranche del credito che era stato concesso all’Ucraina dopo la rinuncia da parte di Viktor Ianukovich di firmare l’Accordo di associazione con l’Ue, 15 miliardi in tutto.

E, spento il braciere olimpico a Sochi, si attende che la Russia scopra le sue carte. Una mossa, molto temuta, perchè dalle conseguenze imprevedibili, potrebbe riguardare la Crimea. Una dichiarazione del presidente della commissione della Duma per la Csi (Comunità degli Stati Indipendenti), Leonid Slutsky, ha scatenato le voci di una prossima “distribuzione di massa” di passaporti ai cittadini della Crimea, la penisola che era territorio russo sino al 1954, quando Nikita Krushev la regalò all’Ucraina.

Slutsky ha poi smentito, “sono stato frainteso”, ha detto, “i colleghi di Crimea hanno trasformato i desideri in realtà”. Però la notizia ha preso a circolare e oggi campeggia, con le dovute cautele, in apertura del notiziario di Google in lingua russa e del sito del servizio russo della Bbc. “L’Ucraina è una polveriera, qualsiasi provocazione può portare a uno spargimento di sangue, bisogna essere cauti e arrivare con grande ponderazione a qualsiasi decisione”, ha precisato il deputato russo, che in Crimea ha incontrato alcuni eletti del partito filo-moscovita Unità Russa. Secondo ricostruzioni giornalistiche, Slutsky in realtà avrebbe assicurato che, in caso di referendum sull’indipendenza, o di una richiesta di annessione alla Russia, “la questione sarà esaminata con grande sollecitudine”. In Crimea, a Sebastopoli, è di stanza la flotta russa del Mar Nero, in base ad un accordo di locazione che scade nel 2017.

FERITO L’EX ASISTENTE DI IANUKOVICH . – Un ex assistente del deposto presidente ucraino Viktor Ianukovich è stato ferito da colpi d’arma da fuoco. Lo hanno reso noto fonti del governo ucraino. Non è chiaro se Andriy Kliyuev, questo il nome dell’assistente, si trovasse insieme a Ianukovich. Klyuev, ex capo di gabinetto di Ianukovich, è stato ferito dopo che la sua casa, alle porte di Kiev, era stata saccheggiata. La sua vita, ha riferito il suo portavoce Artyom Petrenko, non è in pericolo. Lo stesso Petrenko aveva ricevuto la notizia del ferimento di Klyuev da una “fonte fidata” ma non ha potuto parlare con lui al telefono e non sa dove l’ex assistente di Ianukovich si trovi.

FEMEN A PARIGI CONTRO LA TIMOSHENKO  – Tre “Femen”, le attiviste femministe, sono state fermate oggi dalla polizia a poca distanza dalla Tour Eiffel, mentre protestavano a seno nudo per la situazione in Ucraina. Timoshenko = Ianukovich avevano scritto in nero sul seno scoperto le tre attiviste, Sasha, Oksana e Yana, aggiungendo ai loro bersagli anche l’eroina dell’opposizione, appena uscita di carcere.Secondo una delle scritte nere mostrate sulla loro pelle, le Femen sostengono che la Timoshenko e’ “il nuovo pupazzo di Putin”. La polizia ha fermato le attiviste dopo pochi minuti sul piazzale del Trocadero, dove sono state fotografate sullo sfondo della Tour Eiffel. In alcuni scatti, le tre appaiono con lunghe trecce bionde, ad imitazione della Timoshenko, con le quali fingono di impiccarsi. GUARDA LE FOTO

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