“Lo dite voi ai ragazzi di Manchester che siamo amici degli sponsor dell’ISIS?”: è questa la domanda posta dal giornalista Fulvio Scaglione.
Il 21 giugno, il presidente turco Erdogan condannava ufficialmente l’idea della “Grande Albania” mentre inviava mezzi e rinforzi dell’esercito in Siria.
Bin Salman: pieno di soldi senza una precisa idea di quanto valga il denaro, “impulsivo”, poco intelligente, autore orgoglioso dell’aggressione allo Yemen.
Il sistema dei petrodollari degli Stati Uniti è in gravi difficoltà mentre il più grande produttore di petrolio del Medio Oriente continua a soffrire perché il basso prezzo del petrolio ne devasta la base finanziaria.
Una vera pianificazione di inclusione di alcuni degli arcipelaghi delle Maldive nell’asse economico, politico, militare e anche culturale dell’Arabia.
La destabilizzazione a tutto campo operata oggi dall’Arabia Saudita ha determinato per l’Iran anche uno spazio di nuove opportunità.
E’ possibile che sette alleati degli USA dichiarino una guerra, per il momento diplomatico/economica, contro il Qatar, che è la sede del Comando USA?
l regolamento di conti tra sauditi “reazionari” e qatariori “rivoluzionari” supera i confini della Penisola Arabica con un impatto su tutto il Medio Oriente
Le motivazioni ufficiali della rottura e le cause scatenanti specifiche appaiono poco convincenti e certamente insufficienti a spiegare questa posizione.
Chi era finanziato per alimentare le ragioni del risentimento verso l’occidente, ignorava che la stessa mano loro ‘benefattrice’ alimentava anche la paura.
Al Jazeera annuncia email trapelate che mostra il rapporto tra Emirati Arabi Uniti e Think Tanks collegati agli israeliani.
Un’accelerazione della crisi il cui senso è chiaro: lanciare gli stati petroliferi sunniti alla guerra contro l’avversario principale di Israele, l’Iran.
A chi vende l’Italia? A parte il Kuwait, per complessivi 7,7 Mld, principalmente all’Arabia Saudita e sono cifre da urlo, circa 427 milioni di euro.
L’Oriente è la peggiore minaccia al petrodollaro, e l’Arabia Saudita già guarda al commercio petrolifero in yuan
La stessa setta islamica dei Wahabiti di cui la monarchia saudita è leader, rappresentava sin dal XVIII secolo uno strumento dell’imperialismo britannico.
Il giornalista pluripremiato Robert Parry sostiene che l’incidente sia stato verosimilmente un’operazione sotto falsa bandiera.
Un piano del Pentagono per cancellare le restrizioni stabilite da Obama all’uso militare in Yemen a sostegno dello sforzo bellico dell’Arabia Saudita.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) mette in guardia su di un carico saudita di farmaci contraffatti inviato come “spedizione di aiuti umanitari”.
Il trio israelo-saudita-turco che ha infiltrato le due versioni di al-Qaida in Siria (SIIL e al-Nusra), le ha schierate su tutti i fronti, finanziandole.
La crisi di Riyadh s’aggrava mese dopo mese, sgretolandone la potenza finanziaria e facendo vacillare la sua leadership fra gli Stati arabi.
Per comprendere l’Arabia Saudita è necessario prendere in considerazione le tre regioni fondamentali che la costituiscono.
Quello di cui il Presidente Trump ha bisogno è un progetto pronto all’uso, con cui trasferire in patria un quantitativo significativo di bottino imperiale.
Mettere in relazione diretta Riad col terrorismo alle volte non è facile e soprattutto non conviene. Rimane però evidente il coinvolgimento dell’Arabia.
La Russia ha trovato l’equilibrio perfetto nella politica estera nel Levante. I russi, piuttosto che cadere in un pantano afghano, hanno scelto il rafforzamento dell’alleata Siria
Siamo stati tra i primi a darne notizia su Unimondo. Lei, o meglio il suo Ministero, lo aveva subito smentito minacciando querele. A loro dire la visita a Riyad e i colloqui col principe saudita e ministro della Difesa sarebbero stati solo “politico istituzionali”.
Ziad Fadil, Syrian Perspective 13 dicembre 2016Scrissi un articolo sull’imminente scomparsa di Abu Muhamad al-Julani e Abdullah al-Muhaysini, dopo i loro ripetuti fallimenti nel comando. Beh, ora i rapporti confermati indicano la fuga di Abdullah al-Muhaysini in Turchia e il suo volo per l’Arabia Saudita,
Arriva il collocamento più atteso dell’anno sui mercati mercati finanziari internazionali. Una prima volta in assoluto per l’Arabia Saudita, il cui governo non aveva mai fatto ricorso a una emissione obbligazionaria per finanziare le casse pubbliche. Lo fa ora, con una operazione che potrebbe
Giulietto Chiesa L’Arabia Saudita è da gran tempo, dalla sua nascita, al servizio degli Stati Uniti d’America. Creata e protetta dai colonialisti ha potuto sopravvivere grazie a uno scambio strategico: fornendo petrolio ai prezzi definiti dall’Impero in cambio della protezione fisica della monarchia e
Attraverso finanziamenti Riyadh destabilizza la Mauritania e alimenta il terrorismo nel Sahel. Una rete di organizzazioni per mettere le mani sul Paese. Da anni un flusso di denaro proveniente dai Paesi del Golfo Persico, attraverso canali sotterranei, finanzia ong, associazioni e comunità della Mauritania,
La Diga di Najran era già stata obiettivo di attacchi Houthi molti mesi addietro, a dimostrazione di come i coraggiosi e tenaci combattenti yemeniti siano in grado di penetrare a volontà le province meridionali saudite; ora però la situazione é molto cambiata e anzicheè
L’Arabia Saudita è il terreno di coltura del terrorismo in paesi pacifici del mondo, si legge in un articolo pubblicato, ieri, dal quotidiano nordamericano New York Times. Qual è paese islamico così filo-americano che ha una statua di Bill Clinton (nella capitale)? Che paese
Nei media ormai quasi universalmente ‘allineati e coperti’ passano raramente notizie autentiche, news in grado di dare un quadro reale di quanto accade nel mondo. di Piero Cammerinesi Ogni tanto, però, qualcosa trapela e, anche se minimizzato o tardivamente negato o ridicolizzato, può aiutare il
Dall’estate 2014 a fine 2015, Russia ed Arabia Saudita hanno venduto attività finanziarie degli USA pari a 52,4 miliardi di dollari, secondo un rapporto annuale del dipartimento delle Finanze. Il fatto che questi due Paesi siano produttori di petrolio non è ovviamente una coincidenza.
Qualche giorno fa l’agenzia Bloomberg è ricorsa al Freedom of Information Act , la legge che negli Usa dal 1966 garantisce la libera diffusione delle informazioni essenziali, per chiedere di sapere quale sia la quota del debito pubblico americano detenuta dall’Arabia Saudita. Particolare non
di Michele Paris Il dibattito in corso negli Stati Uniti sul possibile coinvolgimento di esponenti della monarchia saudita nell’organizzazione degli attentati dell’11 settembre 2001 si è infiammato questa settimana dopo l’approvazione di una legge cruciale da parte del Senato di Washington. Il provvedimento in