Tradotto da Erminia Scaglione per Informare per Resistere
Se Hillary Clinton e altri leaders del mondo sono veramente dalla parte delle donne afghane, non devono dare supporto ne alla guerra ne ai leaders che sono tuttora attivamente impegnati nel violare i diritti delle donne.
European Phoenix – Qui in Afghanistan, gli Stati Uniti stanno spendendo $ 2 miliardi di dollari a settimana per la guerra con il pretesto di migliorare l’Afghanistan.
A Chicago, al vertice della NATO, Hillary Clinton, Madeline Albright e diversi influenti leader femminili sono arrivate assieme ed hanno affermato pubblicamente che la presenza di truppe americane e della NATO in Afghanistan è stata garantita con la finalità di poter continuare a migliorare la sicurezza per le donne.
Il problema è che queste donne influenti chiedono invece esattamente la cosa che rende insicure le donne afghane. Inoltre, esse stanno avallando proprio il leader afgano che attacca i diritti delle donne. Ma non è solo la guerra che mina la sicurezza e i diritti umani delle donne afghane, ma molto di più i politici che la NATO sostiene facendo questa guerra.
Negli ultimi dieci anni, gli Stati Uniti e la NATO hanno versato trilioni di dollari nell’occupazione dell’Afghanistan, aprendo oltre 400 basi militari all’interno del paese. Da queste basi NATO le forze militari fanno centinaia di incursioni di notte al mese e decine di droni riempiono il cielo. Queste operazioni della NATO hanno provocato una maggiore insicurezza alle donne.
Creano,infatti, innumerevoli vedove, distruggono case e favoriscono la propagazione un terrore psicologico per cui le donne non si sentono sicure, neanche nelle loro case.
Ma non è solo la guerra che mina la sicurezza e i diritti umani delle donne afghane, ma molto di più i politici che la NATO sostiene facendo questa guerra.
Nel mese di marzo, il Presidente Karzai ha approvato un editto non vincolante proclamato dalle autorità religiose dell’Afghanistan, che afferma che le donne sono inferiori agli uomini, che le donne non possono rifiutarsi di avere rapporti sessuali con i loro mariti, e che le donne devono indossare il hijab completo. l’editto ha stabilito che: “gli uomini sono fondamentali e le donne sono di secondaria importanza,” aggiungendo che le donne devono evitare “mescolarsi con strani uomini nelle varie attività sociali quali l’istruzione, nei bazar, negli uffici e altri aspetti della vita, (sociale).”
Inoltre, esso ha sanzionato la violenza fisica sostenendo che “la presa in giro, la molestia ed il picchiare le donne” è stato vietato, ma solo…”in caso non sussista una valida ragione legata alla Shariah”. Attuare questo tipo di discriminazione strutturale contro donne erode ulteriormente i diritti umani delle donne afghane.
Le donne afghane ogni giorno implorano nelle strade, (i loro diritti) e lottano per affrontare il dolore mentale, emotivo e sociale del vivere in una zona di guerra. Questo inverno scorso mentre miliardi sono stati spesi per operazioni militari della NATO, centinaia di donne afghane hanno visto i loro figli congelare fino alla morte per assideramento a causa della mancanza di carburante e di un riparo adeguato. Soltanto a Kabul 100 bambini sono morti assiderati lo scorso inverno. Inoltre, le donne afghane affrontano il secondo tasso più alto al mondo di mortalità puerperale.
Nelle recenti visite a scuole, orfanotrofi e ONG afghane, solitamente gli Afgani non riconoscono le modalità specifiche con cui la NATO o il governo di Karzai abbiano migliorato le condizioni di vita delle donne in Afghanistan.
In realtà, solitamente gli Afgani hanno notato che sempre più donne sono affette da malattie mentali. Di conseguenza, le donne afghane stanno sempre più optando per il suicidio e l’auto-immolazione piuttosto che continuare a vivere nella loro situazione attuale.
È a causa di tutti questi fattori che nel 2011, la Fondazione di Thomas Reuters ha identificato l’Afghanistan come il luogo più pericoloso al mondo in cui essere una donna.
Se la Clinton e gli altri leader del mondo sono a favore di migliorare la sicurezza delle donne afghane, non dovrebbero appoggiare e sostenere ne la guerra e ne i leaders che sono attivamente impegnati nel violare i diritti delle donne.
Se gli americani sono davvero preoccupati per questo problema, sentiamo l’esigenza di chiedergli perché stiamo usando una guerra per promuovere questi obiettivi.
Meglio ancora, non dovremmo ulteriormente oltraggiare e danneggiare gli afgani usando le donne come una scusa per continuare la guerra in Afghanistan. Dobbiamo essere onesti e riconoscere che non possiamo salvaguardare i diritti umani delle donne facendo una guerra e sostenendo quegli stessi individui che ne violano i diritti umani.
Fonte: European Phoenix
Tratto da: Smettete di usare le donne come una scusa per continuare la guerra in Afghanistan | Informare per Resistere http://www.informarexresistere.fr/2012/07/16/smettete-di-usare-le-donne-come-una-scusa-per-continuare-la-guerra-in-afghanistan/#ixzz20uNHyS6y