di: WSIPubblicato il 19 febbraio 2014|
Il “permesso” del governo britannico. Per far capire che i costi di finanziamento saranno particolarmente onerosi.
Nel 2014 il referendum della Scozia per l'indipendenza dal Regno Unito.

Nel 2014 il referendum della Scozia per l’indipendenza dal Regno Unito.

NEW YORK (WSI)- Prove di indipendenza per la Scozia, che dopo 307 anni vuole staccarsi dal Regno Unito. In attesa del referendum previsto per quest’anno, il governo britannico ha conferito al paese l’autorità di emettere propri titoli di stato.

Un modo per convincere il paese a desistere dalle sue mire di secessione? Il Tesoro britannico ha infatti avvertito che i costi di finanziamento dei bond non saranno affatto “efficienti”, lasciando intendere che saranno particolarmente onerosi.

Lo stesso Tesoro UK ha reso noto che la Scozia potrà raccogliere fino a £2,2 miliardi (l’equivalente di $3,7 miliardi) attingendo al mercato dei debiti, lo stesso ammontare che raccoglierebbe nel caso in cui si finanziasse presso il Regno Unito attraverso un fondo nazionale.

Il ministro delle finanze George Osborne ha avvertito poi la Scozia che, in caso di vittoria del “Yes” alla separazione, nel referendum atteso per il mese di settembre, la Scozia non potrà entrare in una Unione monetaria con il Regno Unito e che la sterlina sarà off limit (la Scozia vorrebbe invece l’indipendenza continuando a utilizzare la sterlina).

E il presidente della Commissione europea Jose Manuel Barroso ha affermato che sarebbe “estremamente difficile, se non impossibile” per una Scozia indipendente aderire all’Unione europea.

Fonte: http://www.wallstreetitalia.com/article/1667691/europa/scozia-verso-indipendenza-da-uk-potra-emettere-bond.aspx
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