di: Andrea Perrone a.perrone@rinascita.eu
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Nuovi accordi energici e commerciali rafforzano le relazioni fra Russia e Germania. Le intese sono state siglate durante la visita del presidente russo Dmitrij Medvedev in Germania al cospetto del cancelliere tedesco Angela Merkel (entrambi nella foto).
Gli accordi hanno rappresentato una svolta importante per i due Paesi. Il rifiuto del nucleare deciso dal governo guidato dalla Merkel sta infatti pesando enormemente sulla Germania che ha bisogno di petrolio e gas per mandare avanti la sua economia, mentre la Russia sta cercando i partner giusti per modernizzare le sue infrastrutture. “Abbiamo discusso le possibilità di cooperazione russo-tedesca sull’energia a seguito della decisione di Berlino di rinunciare al nucleare”, dopo il disastro in Giappone di Fukushima, ha osservato Viktor Zubkov, vice primo ministro russo al termine del Forum di dialogo di San Pietroburgo. È stata l’occasione per Medvedev per incontrare i top manager tedeschi più importanti, compreso il presidente della Volkswagen Martin Winterkorn. Al seguito del capo del Cremlino anche una delegazione di oltre 20 ministri, alti funzionari e amministratori delegati delle più importanti società russe.
Medvedev e la Merkel hanno avuto in mattinata una colazione di lavoro con imprenditori tedeschi. “È prevista l’adesione di diversi top manager, per una ‘colazione economica’, compreso il presidente della Volkswagen Martin Winterkorn”. Non è un caso che il vertice si è svolto ad Hannover, dove l’azienda ha la sua base. Nella prima metà dell’anno, la Volkswagen ha venduto circa 45.000 vetture in Russia. Il marchio è riuscito a raddoppiare le sue vendite e Winterkorn è desideroso di sfruttare al meglio il mercato russo. L’impianto di Kaluga, a sud-ovest di Mosca, non sarà in grado di coprire la domanda. In futuro, la Volkswagen vorrebbe assemblare anche in una fabbrica della russa GAZ.
C’è poi tutto il dossier energetico, visto che Berlino ha da poco annunciato l’addio al nucleare e che resta il principale acquirente di gas russo. Il gigante Gazprom ha colto il momento opportuno per espandersi in Germania e ha già concordato una partnership strategica con la tedesca RWE. Sono al lavoro, per esempio, nella costruzione di centrali a carbone e a gas.
Il commercio tra i due Paesi nel 2010 è cresciuto oltre il 30%, fino a raggiungere i 51,8 miliardi dollari, e il Cremlino ha sottolineato che il livello pre-crisi, in cui gli scambi raggiungevano i 60-70 miliardi, di dollari potrebbe essere raggiunto di nuovo e al più presto.
Russia e Germania hanno deciso di istituire un fondo comune per sostenere le piccole e medie imprese (PMI), per una cifra equivalente a un miliardo di euro. L’annuncio ai giornalisti è stato fatto dal presidente della Russia Vnesheconombank (VEB).
“Un miliardo”, ha detto il presidente della banca russa riguardo ai fondi, ma ha aggiunto che questo non sarà operativo prima della fine del 2011. Il fondo, creato dalla banca russa VEB e la banca pubblica tedesca per lo sviluppo “Kreditanstalt für Wiederaufbau”, è destinato a sostenere progetti delle PMI nel campo delle alte tecnologie, innovazione e risparmio energetico.
Gli accordi hanno rappresentato una svolta importante per i due Paesi. Il rifiuto del nucleare deciso dal governo guidato dalla Merkel sta infatti pesando enormemente sulla Germania che ha bisogno di petrolio e gas per mandare avanti la sua economia, mentre la Russia sta cercando i partner giusti per modernizzare le sue infrastrutture. “Abbiamo discusso le possibilità di cooperazione russo-tedesca sull’energia a seguito della decisione di Berlino di rinunciare al nucleare”, dopo il disastro in Giappone di Fukushima, ha osservato Viktor Zubkov, vice primo ministro russo al termine del Forum di dialogo di San Pietroburgo. È stata l’occasione per Medvedev per incontrare i top manager tedeschi più importanti, compreso il presidente della Volkswagen Martin Winterkorn. Al seguito del capo del Cremlino anche una delegazione di oltre 20 ministri, alti funzionari e amministratori delegati delle più importanti società russe.
Medvedev e la Merkel hanno avuto in mattinata una colazione di lavoro con imprenditori tedeschi. “È prevista l’adesione di diversi top manager, per una ‘colazione economica’, compreso il presidente della Volkswagen Martin Winterkorn”. Non è un caso che il vertice si è svolto ad Hannover, dove l’azienda ha la sua base. Nella prima metà dell’anno, la Volkswagen ha venduto circa 45.000 vetture in Russia. Il marchio è riuscito a raddoppiare le sue vendite e Winterkorn è desideroso di sfruttare al meglio il mercato russo. L’impianto di Kaluga, a sud-ovest di Mosca, non sarà in grado di coprire la domanda. In futuro, la Volkswagen vorrebbe assemblare anche in una fabbrica della russa GAZ.
C’è poi tutto il dossier energetico, visto che Berlino ha da poco annunciato l’addio al nucleare e che resta il principale acquirente di gas russo. Il gigante Gazprom ha colto il momento opportuno per espandersi in Germania e ha già concordato una partnership strategica con la tedesca RWE. Sono al lavoro, per esempio, nella costruzione di centrali a carbone e a gas.
Il commercio tra i due Paesi nel 2010 è cresciuto oltre il 30%, fino a raggiungere i 51,8 miliardi dollari, e il Cremlino ha sottolineato che il livello pre-crisi, in cui gli scambi raggiungevano i 60-70 miliardi, di dollari potrebbe essere raggiunto di nuovo e al più presto.
Russia e Germania hanno deciso di istituire un fondo comune per sostenere le piccole e medie imprese (PMI), per una cifra equivalente a un miliardo di euro. L’annuncio ai giornalisti è stato fatto dal presidente della Russia Vnesheconombank (VEB).
“Un miliardo”, ha detto il presidente della banca russa riguardo ai fondi, ma ha aggiunto che questo non sarà operativo prima della fine del 2011. Il fondo, creato dalla banca russa VEB e la banca pubblica tedesca per lo sviluppo “Kreditanstalt für Wiederaufbau”, è destinato a sostenere progetti delle PMI nel campo delle alte tecnologie, innovazione e risparmio energetico.
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