ROMA – Il paradosso dei paradossi che si pone come l’apoteosi dell’incoerenza di una Repubblica fondata sul lavoro che sembra sempre più riorganizzare lo schiavismo. E’ stata infatti condotta un’ispezione nell’ISFOL e si è scoperto che idipendenti registrati come occasionali e quindi “precari” offrivano invece lavoro continuativo e quindi di subordinazione o dipendenza.
I precari lavoravano quindi come dipendenti e non come collaboratori. Cosa vuol dire tutto ciò? Vuol dire semplicemente che l’ISFOL, l’ente pubblico di ricerca del Ministero del Lavoro non è in regola e che ha trovato dei trucchetti per pagare meno i suoi dipendenti registrando contratti “non genuini”.
A denunciarlo è l’Ente Sindacale del pubblico impiego. “È il caso più emblematico e contraddittorio della lotta alla precarietà condotta dal Ministro Fornero – osserva Enrico Mari, rappresentante USB in ISFOL – un evidente caso di ‘cattiva flessibilità’, per dirla con le parole del Ministro stesso, di cui sono stati vittime ben oltre 200 lavoratori precari. Da tempo il personale ISFOL è in attesa di una soluzione politica da parte del nostro Ministero vigilante. Un’attesa senza fine, densa solo di silenzi e contrapposizioni.”
Fonte: http://www.you-ng.it/news/politica-e-attualita/item/4493-perquisizioni-in-casa-fornero-ecco-cosa-si-%C3%A8-scoperto-fra-le-carte-del-ministero-del-lavoro.html