225px-Elsa Fornero-Festival dellEconomia 2012Contributi sempre più alti, pensioni sempre più basse e sempre più lontane: queste sono le prospettive per il sistema previdenziale a partire dal 1° Gennaio 2013. Sia per i lavoratori dipendenti che per quelli dipendenti, infatti, le prospettive dell’età pensionistica vanno ad allungarsi addirittura fino ai 70 anni di contro ad una riduzione degli assegni e ad un simmetrico aumento dei contributi da versare.

In numeri, dal primo Gennaio, gli assegni previdenziali subiranno riduzioni fino, in alcuni casi, al 7% e, sulla base del principio di adeguamento alla speranza di vita, si dovrà lavorare anche di più, sulla base di proporzionalità e calcoli ancora dalle matrici ignote.

L’impressione è che si vada verso un sistema pensionistico sempre più “snello” dal punto di vista dei costi ma totalmente distaccato da principi basilari quale la proporzionalità tra contributi versati e assegni ricevuti e un’età consona per raggiungere il pensionamento.

Fonte: italiaoggi.it

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